«Per Monsignor Raffaele Calabro, Ambasciatore di Dio nella nostra diocesi»
Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani, ricorda il presule in occasione dell'anniversario della sua scomparsa
lunedì 2 settembre 2019
07.00
Mercoledì 4 settembre, in Cattedrale alle ore 20.00, si ricorda il secondo anniversario della partenza per il Cielo del nostro Vescovo Emerito Monsignor Raffaele Calabro: "Ambasciatore di Dio" nella nostra Diocesi di Andria per oltre 27 anni.
Molti sono i momenti, i colloqui, i ricordi che mi riportano affettuosamente a lui e che tutti fruttavano un rinnovato amore per il Vangelo e di conseguenza amore per la nostra gente, i nostri concittadini, la nostra Città. Tra questi ricordi ce né uno semplice e piccolo ma che porto in cuore in modo particolare: quello della Preghiera del "Patto di Concordia".
Monsignor Calabro condivise la proposta che gli presentammo a nome del Centro Igino Giordani perché si realizzasse almeno una volta l'anno, una Giornata che favorisse il dialogo tra Amministratori e cittadini e che aiutasse tanti a rispondere insieme ai bisogni della Città per renderla più vivibile, più bella, coinvolgendo le componenti più diverse della società aprendola e dandole uno spirito di Fraternità, a ritrovare il coraggio e il fascino di parlare soprattutto ai giovani testimoniando che una Città più fraterna è possibile così come è possibile vivere la Fraternità anche nell'agone della Politica.
Molti segnali negativi che stavano accadendo in Città, ci aiutarono a comprendere che realizzare una tale Giornata rappresentava una preziosa chance per mirare a nuovi orizzonti. Così, la Giornata, denominata della "Concordia Cittadina" cominciò a realizzarsi il 23 aprile del 2002 a partire dal quartiere di San Valentino suscitando un inaspettato dialogo e propositi di bene. Per la "Giornata della Concordia" il Vescovo mi chiese di pensare una preghiera che, unitamente ad un suo articolo, fosse pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno grazie al nostro caro amico Giornalista Professor Michele Palumbo. La composi e la volli rivedere con lui che mi offrì preziosi suggerimenti e ne apprezzò la semplicità.
Un piccolo equivoco nacque nell'affidarla a Michele il quale pensò che la preghiera fosse stata composta dal Vescovo e, pertanto, sulla Gazzetta l'attribuì a lui. Grande fu il dispiacere del Vescovo nel constatare che la preghiera era stata attribuita a lui invece che a me, dispiacere che cercai di lenire dicendogli che per me non c'era cosa più bella che aver accolto il suo invito, di averla composta, donata, persa…ma… ritrovata più bella nel suo cuore di Vescovo, nel cuore della Chiesa. E così si rasserenò!
Oggi che questo suo anniversario cade nella nostra Città ancora profondamente ferita, con molte ombre… e poche luci… oggi, si avverte adamantina la spinta a riprendere quella Preghiera, a Pregarla, a Riproporla come potente forza motrice che rilanci la meravigliosa storia della nostra Andria e contribuisca a realizzare il mai abbandonato sogno che, "norma di ogni norma" anche in Politica sia la "Fraternità". Sicuri che Monsignor Raffaele Calabro dal Cielo sorriderà e intercederà.
"Patto di Concordia"
O Signore Gesù, che nella sofferenza di tanti uomini e donne, famiglie e popoli, fai giungere ancora oggi l'eco del Tuo misterioso grido di dolore e di abbandono, in questa Giornata vogliamo stringere un Patto cominciando tra noi, per essere seme nuovo di Concordia, di Pace e di Fraternità. Col Tuo aiuto intendiamo seminarlo a piene mani nel cuore della nostra Città. Fa che porti frutto, diventi nutrimento quotidiano delle coscienze, risposta viva ad ogni umano perché. In sintonia con il Tuo stesso anelito, l'umanità diventi una sola famiglia. Amen.
Molti sono i momenti, i colloqui, i ricordi che mi riportano affettuosamente a lui e che tutti fruttavano un rinnovato amore per il Vangelo e di conseguenza amore per la nostra gente, i nostri concittadini, la nostra Città. Tra questi ricordi ce né uno semplice e piccolo ma che porto in cuore in modo particolare: quello della Preghiera del "Patto di Concordia".
Monsignor Calabro condivise la proposta che gli presentammo a nome del Centro Igino Giordani perché si realizzasse almeno una volta l'anno, una Giornata che favorisse il dialogo tra Amministratori e cittadini e che aiutasse tanti a rispondere insieme ai bisogni della Città per renderla più vivibile, più bella, coinvolgendo le componenti più diverse della società aprendola e dandole uno spirito di Fraternità, a ritrovare il coraggio e il fascino di parlare soprattutto ai giovani testimoniando che una Città più fraterna è possibile così come è possibile vivere la Fraternità anche nell'agone della Politica.
Molti segnali negativi che stavano accadendo in Città, ci aiutarono a comprendere che realizzare una tale Giornata rappresentava una preziosa chance per mirare a nuovi orizzonti. Così, la Giornata, denominata della "Concordia Cittadina" cominciò a realizzarsi il 23 aprile del 2002 a partire dal quartiere di San Valentino suscitando un inaspettato dialogo e propositi di bene. Per la "Giornata della Concordia" il Vescovo mi chiese di pensare una preghiera che, unitamente ad un suo articolo, fosse pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno grazie al nostro caro amico Giornalista Professor Michele Palumbo. La composi e la volli rivedere con lui che mi offrì preziosi suggerimenti e ne apprezzò la semplicità.
Un piccolo equivoco nacque nell'affidarla a Michele il quale pensò che la preghiera fosse stata composta dal Vescovo e, pertanto, sulla Gazzetta l'attribuì a lui. Grande fu il dispiacere del Vescovo nel constatare che la preghiera era stata attribuita a lui invece che a me, dispiacere che cercai di lenire dicendogli che per me non c'era cosa più bella che aver accolto il suo invito, di averla composta, donata, persa…ma… ritrovata più bella nel suo cuore di Vescovo, nel cuore della Chiesa. E così si rasserenò!
Oggi che questo suo anniversario cade nella nostra Città ancora profondamente ferita, con molte ombre… e poche luci… oggi, si avverte adamantina la spinta a riprendere quella Preghiera, a Pregarla, a Riproporla come potente forza motrice che rilanci la meravigliosa storia della nostra Andria e contribuisca a realizzare il mai abbandonato sogno che, "norma di ogni norma" anche in Politica sia la "Fraternità". Sicuri che Monsignor Raffaele Calabro dal Cielo sorriderà e intercederà.
"Patto di Concordia"
O Signore Gesù, che nella sofferenza di tanti uomini e donne, famiglie e popoli, fai giungere ancora oggi l'eco del Tuo misterioso grido di dolore e di abbandono, in questa Giornata vogliamo stringere un Patto cominciando tra noi, per essere seme nuovo di Concordia, di Pace e di Fraternità. Col Tuo aiuto intendiamo seminarlo a piene mani nel cuore della nostra Città. Fa che porti frutto, diventi nutrimento quotidiano delle coscienze, risposta viva ad ogni umano perché. In sintonia con il Tuo stesso anelito, l'umanità diventi una sola famiglia. Amen.