Per gli studenti "Non c'è più tempo" da perdere
Manifestazione anche ad Andria dove la situazione scolastica non è delle migliori
venerdì 11 ottobre 2013
13.06
"Non c'è più tempo" da perdere. Con questo slogan declinato in forme differenti per ogni istituto di istruzione superiore della Città di Andria, si è svolta stamane la manifestazione nazionale studentesca organizzata dall'Unione degli Studenti e che ha visto coinvolti migliaia di ragazzi: «Siamo qui per chiedere con forza un'attenzione verso i problemi della Scuola - ci dice Michele Catapano, per l'Unione degli Studenti di Andria - non abbiamo più intenzione di star zitti o di non contribuire direttamente alla necessità di investire nel futuro del vero motore dello Stato sociale».
Il corteo è partito da Largo Torneo attorno alle 9 di questa mattina e si è snodato per le vie del centro sino a Piazza Catuma dove si è svolto un breve dibattito sulle tematiche scolastiche a livello cittadino: «Oggi siamo tantissimi e protestiamo anche per il territorio - ha concluso Michele Catapano - da quando c'è la BAT non si sono visti troppi miglioramenti anche nell'edilizia scolastica che resta ancorata a vecchie strutture e situazioni di degrado. Il caso del Liceo Scientifico è emblematico con noi studenti costretti a fare dei turni assurdi con rotazioni complesse per frequentare normalmente la scuola».
Uno spirito nuovo rivendicano i ragazzi con una manifestazione che lancia un monito forte al Governo Letta reo di aver riportato in secondo piano gli investimenti su istruzione e strutture scolastiche, borse di studio e tassi di dispersione, diritto allo studio e totale mancanza di finanziamenti pubblici.
Il corteo è partito da Largo Torneo attorno alle 9 di questa mattina e si è snodato per le vie del centro sino a Piazza Catuma dove si è svolto un breve dibattito sulle tematiche scolastiche a livello cittadino: «Oggi siamo tantissimi e protestiamo anche per il territorio - ha concluso Michele Catapano - da quando c'è la BAT non si sono visti troppi miglioramenti anche nell'edilizia scolastica che resta ancorata a vecchie strutture e situazioni di degrado. Il caso del Liceo Scientifico è emblematico con noi studenti costretti a fare dei turni assurdi con rotazioni complesse per frequentare normalmente la scuola».
Uno spirito nuovo rivendicano i ragazzi con una manifestazione che lancia un monito forte al Governo Letta reo di aver riportato in secondo piano gli investimenti su istruzione e strutture scolastiche, borse di studio e tassi di dispersione, diritto allo studio e totale mancanza di finanziamenti pubblici.