Pedofilo 23enne andriese condannato per violenza sessuale su due bambini
Li aveva attirati nella villa comunale. Oggi la sentenza del Gup del Tribunale di Trani
mercoledì 22 luglio 2020
16.26
Un 23enne andriese è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per violenze sessuali ai danni di due bambini che avrebbe attirato nella villa comunale di Andria col pretesto di una bella bicicletta da fargli usare. Ma secondo l'accusa sostenuta dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani, dr.ssa Mirella Conticelli, tra il 2016 ed il 2019 con lo stesso stratagemma il giovane avrebbe adescato anche altri ragazzini meno che 14enni.
La condanna è stata inflitta a conclusione del giudizio abbreviato celebrato dinanzi al Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani dr.ssa Lucia Anna Altamura che, in particolare, ha riconosciuto colpevole il 23enne per aver condotto a casa sua, in distinte occasioni, i due ragazzini (dopo averli adescati nella villa comunale) costringendoli a masturbarlo ed a masturbarsi.
Alle vittime sarebbe stato anche chiesto, con toni minacciosi, di inviargli attraverso whatsapp videomessaggi dello stesso genere. La sentenza di primo grado prevede pure che a pena scontata l'oggi 23enne, per un anno, non si avvicini a luoghi abitualmente frequentati da minorenni, nonché il divieto di svolgere lavori che prevedano contatti con minori.
La condanna è stata inflitta a conclusione del giudizio abbreviato celebrato dinanzi al Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani dr.ssa Lucia Anna Altamura che, in particolare, ha riconosciuto colpevole il 23enne per aver condotto a casa sua, in distinte occasioni, i due ragazzini (dopo averli adescati nella villa comunale) costringendoli a masturbarlo ed a masturbarsi.
Alle vittime sarebbe stato anche chiesto, con toni minacciosi, di inviargli attraverso whatsapp videomessaggi dello stesso genere. La sentenza di primo grado prevede pure che a pena scontata l'oggi 23enne, per un anno, non si avvicini a luoghi abitualmente frequentati da minorenni, nonché il divieto di svolgere lavori che prevedano contatti con minori.