Pecore sbranate da lupi, Cia Puglia: “Serve un piano, aziende danneggiate”
Nei mesi passati i predatori hanno colpito anche sulla Murgia andriese
mercoledì 8 novembre 2017
8.17
Si cerca di trovare una soluzione agli attacchi che stanno compiendo i lupi nelle nostre campagne. E' di qualche mese fa il raid compiuto da un piccolo branco sulla murgia andriese, testimoniato dai Volontari federiciani. E intanto si registra l'uccisione di pecore nell'agro di Putignano, in provincia di Bari proprio da parte dei lupi: è avvenuto di nuovo, negli ultimi giorni, e i casi di questo tipo diventano sempre più frequenti. A darne notizia questa volta è la CIA Puglia.
"Bisogna essere molto pragmatici", ha dichiarato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani Raffaele Carrabba, "i problemi causati dalla fauna selvatica vanno affrontati subito, a partire dal disegno di legge all'esame della quarta Commissione Consiliare della Regione Puglia".
Per CIA Puglia, innanzitutto bisogna stabilire regole e tempi certi per i risarcimenti agli allevatori. Quello zootecnico è un settore che sta già affrontando grandi difficoltà, anche in Puglia. Nel sud est barese, con diversi episodi e avvistamenti anche nei pressi del centro abitato di Noci, si sono verificate diverse aggressioni agli allevamenti ovini e caprini da parte di lupi. L'ultimo episodio ha creato danni ingenti, poiché anche alcune pecore gravide sono finite sotto le fauci dei lupi. Gli allevatori sono danneggiati 2 volte: la prima quando perdono il loro patrimonio zootecnico; la seconda nel momento in cui devono sobbarcarsi anche i costi, molto elevati, per lo smaltimento delle carcasse degli animali sbranati. Al continuo incremento della fauna selvatica, e alle sue conseguenze più nefaste, non è stato ancora posto alcun freno.
"La salvaguardia della fauna selvatica è importante", ha aggiunto Carrabba, "ma lo è anche la tutela degli animali da allevamento e la sicurezza delle aziende agricole e zootecniche continuamente danneggiate". Per il presidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, dunque, "occorre un piano che coinvolga organicamente tutti i livelli istituzionali e organizzativi cui compete intervenire su questa problematica". E' necessaria una norma che regolamenti un controllo efficace della fauna selvatica e preveda il giusto risarcimento per le aziende che subiscono attacchi imputabili alla fauna selvatica in generale. "Alle nostre istituzioni regionali", ha aggiunto ancora Carrabba, "chiediamo di essere attente e solerti nell'operare tempestivamente per affrontare la questione. CIA Agricoltori Italiani di Puglia è pronta a offrire ogni contributo, per quanto le compete, utile a risolvere un problema che negli ultimi anni sta assumendo dimensioni e caratteristiche sempre più drammatiche. Il disegno di legge in discussione presso la IV Commissione consiliare della regione Puglia è una traccia, si faccia presto e i risarcimenti dei danni siano congrui e tempestivi. Le aziende di allevamenti e gli animali da reddito", ha concluso Carrabba, "devono essere tutelati al pari della fauna selvatica, anche perché rimangono l'ultimo presidio di alcuni territori e contribuiscono in maniera decisiva alla tenuta del tessuto sociale di quelle aree".
"Bisogna essere molto pragmatici", ha dichiarato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani Raffaele Carrabba, "i problemi causati dalla fauna selvatica vanno affrontati subito, a partire dal disegno di legge all'esame della quarta Commissione Consiliare della Regione Puglia".
Per CIA Puglia, innanzitutto bisogna stabilire regole e tempi certi per i risarcimenti agli allevatori. Quello zootecnico è un settore che sta già affrontando grandi difficoltà, anche in Puglia. Nel sud est barese, con diversi episodi e avvistamenti anche nei pressi del centro abitato di Noci, si sono verificate diverse aggressioni agli allevamenti ovini e caprini da parte di lupi. L'ultimo episodio ha creato danni ingenti, poiché anche alcune pecore gravide sono finite sotto le fauci dei lupi. Gli allevatori sono danneggiati 2 volte: la prima quando perdono il loro patrimonio zootecnico; la seconda nel momento in cui devono sobbarcarsi anche i costi, molto elevati, per lo smaltimento delle carcasse degli animali sbranati. Al continuo incremento della fauna selvatica, e alle sue conseguenze più nefaste, non è stato ancora posto alcun freno.
"La salvaguardia della fauna selvatica è importante", ha aggiunto Carrabba, "ma lo è anche la tutela degli animali da allevamento e la sicurezza delle aziende agricole e zootecniche continuamente danneggiate". Per il presidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, dunque, "occorre un piano che coinvolga organicamente tutti i livelli istituzionali e organizzativi cui compete intervenire su questa problematica". E' necessaria una norma che regolamenti un controllo efficace della fauna selvatica e preveda il giusto risarcimento per le aziende che subiscono attacchi imputabili alla fauna selvatica in generale. "Alle nostre istituzioni regionali", ha aggiunto ancora Carrabba, "chiediamo di essere attente e solerti nell'operare tempestivamente per affrontare la questione. CIA Agricoltori Italiani di Puglia è pronta a offrire ogni contributo, per quanto le compete, utile a risolvere un problema che negli ultimi anni sta assumendo dimensioni e caratteristiche sempre più drammatiche. Il disegno di legge in discussione presso la IV Commissione consiliare della regione Puglia è una traccia, si faccia presto e i risarcimenti dei danni siano congrui e tempestivi. Le aziende di allevamenti e gli animali da reddito", ha concluso Carrabba, "devono essere tutelati al pari della fauna selvatica, anche perché rimangono l'ultimo presidio di alcuni territori e contribuiscono in maniera decisiva alla tenuta del tessuto sociale di quelle aree".