PD Andria: «Il risultato delle elezioni ci impone una seria autocritica»
Nota di Lorenzo Marchio e Michele Di Lorenzo
lunedì 26 settembre 2022
20.05
«Il dato delle ultime elezioni politiche, che ha visto soccombere in malo modo il centrosinistra, impone una autocritica seria e profonda. La scelta di passare dal campo largo ad un insensato isolamento, ci ha restituito un risultato scandaloso, facilmente immaginabile con la legge elettorale in vigore. Peraltro la sconfitta non è dipesa solo dalle mancate alleanze, ma da un'offerta politica debole e piuttosto ambigua.
Anche la rabberciata maniera di costruire la lista proporzionale a livello provinciale ha avuto il suo peso. Non è concepibile che venga esclusa immotivatamente la sottosegretaria Assuntela Messina e nessun dirigente abbia considerato il pericolo di lasciare una città come Barletta senza rappresentanza, il cui risultato negativo è sotto gli occhi di tutti. Dal livello nazionale al livello locale si è lavorato in maniera chirurgica per creare un clima di tensioni e diffidenza reciproca, inventando perfino la figura della candidatura ad insaputa del candidato. È arrivato il momento di sovvertire queste posizioni di potere e le logiche che tendono a salvaguardare solo la carriera di taluni. Il dato elettorale dice, in maniera incontrovertibile, che nessuno in politica può ritenersi autosufficiente, neppure se ricopre ruoli apicali.
A questo punto, dobbiamo ringraziare i candidati dell'uninominale, Zinni e Lomelo che, pur consapevoli delle difficoltà, hanno deciso con grande generosità di affrontare la sfida. Poi dobbiamo pretendere che il partito avvii immediatamente una fase congressuale per rilanciarlo attraverso una seria riorganizzazione, un rinnovamento della classe dirigente e la ridefinizione di un profilo politico autenticamente progressista. Il PD è ormai ad un passaggio cruciale: o riflette su sé stesso e cerca di capire quali sono gli errori compiuti, oppure rischia di sparire. Questa volta non basterà semplicemente cambiare segretario». La nota è a firma di Lorenzo Marchio, sub commissario del Partito Democratico di Andria, e del capogruppo consiliare Michele Di Lorenzo.
Anche la rabberciata maniera di costruire la lista proporzionale a livello provinciale ha avuto il suo peso. Non è concepibile che venga esclusa immotivatamente la sottosegretaria Assuntela Messina e nessun dirigente abbia considerato il pericolo di lasciare una città come Barletta senza rappresentanza, il cui risultato negativo è sotto gli occhi di tutti. Dal livello nazionale al livello locale si è lavorato in maniera chirurgica per creare un clima di tensioni e diffidenza reciproca, inventando perfino la figura della candidatura ad insaputa del candidato. È arrivato il momento di sovvertire queste posizioni di potere e le logiche che tendono a salvaguardare solo la carriera di taluni. Il dato elettorale dice, in maniera incontrovertibile, che nessuno in politica può ritenersi autosufficiente, neppure se ricopre ruoli apicali.
A questo punto, dobbiamo ringraziare i candidati dell'uninominale, Zinni e Lomelo che, pur consapevoli delle difficoltà, hanno deciso con grande generosità di affrontare la sfida. Poi dobbiamo pretendere che il partito avvii immediatamente una fase congressuale per rilanciarlo attraverso una seria riorganizzazione, un rinnovamento della classe dirigente e la ridefinizione di un profilo politico autenticamente progressista. Il PD è ormai ad un passaggio cruciale: o riflette su sé stesso e cerca di capire quali sono gli errori compiuti, oppure rischia di sparire. Questa volta non basterà semplicemente cambiare segretario». La nota è a firma di Lorenzo Marchio, sub commissario del Partito Democratico di Andria, e del capogruppo consiliare Michele Di Lorenzo.