Patto per la salute, Gorgoni: «I costi attuali non soddisfano nessuno»

Incontro ieri a Roma per il tavolo politico con il Governatore Emiliano

giovedì 14 gennaio 2016 12.41
Una lunga riunione svoltasi a Roma ieri mattina tra il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ed il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin oltre ai presidenti delle altre regioni d'Italia, in occasione del Tavolo politico sul Patto Salute 2014-2016. Assieme ad Emiliano, per la Puglia, presente anche Giovanni Gorgoni direttore del Dipartimento Promozione della Salute. «Il dato che è emerso prepotentemente dal lungo confronto di questa mattina (ieri ndr) – ha sottolineato Gorgoni - è stato ancora una volta quello relativo alla rappresentazione di due Italie, alle quali vengono richiesti pari livelli essenziali di assistenza senza che venga chiarito quale sia il fabbisogno minimo di capitale umano per garantirli. Nelle regioni del Sud, la risorsa umana è spesso lontana da livelli qualitativi e quantitativi necessari per garantire i LEA. È stato anche ribadito – ha concluso Gorgoni - quanto emerso alla fine del 2015 in tema di riparto del FSN: e cioè che l'attuale sistema dei costi standard non soddisfa nessuno e non compensa le determinanti sociali della salute».

«Oggi (ieri ndr) è stata una giornata di buon lavoro con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin assieme ai presidenti delle regioni d'Italia. È stata soprattutto posta la questione di come le regioni del Sud possano recuperare lo svantaggio rispetto alle regioni del Nord». Queste le parole di Michele Emiliano, Governatore della Regione Puglia. «Abbiamo immaginato – ha aggiunto Emiliano - di costruire una road map di obiettivi precisi da conseguire in tempi determinati attraverso investimenti non più confusi ma assolutamente organizzati tra le regioni del Mezzogiorno per consentire, a queste ultime, di limitare la cosiddetta mobilità passiva. Ciascuna Regione dovrà investire laddove è più debole, e lo dovrà fare in coordinamento e in collaborazione con le altre regioni del Sud». Per Emiliano si tratta di «una strategia positiva che il ministro ha considerato utile e che al più presto verrà consolidata in sede di conferenza delle regioni».