Patto etico per l’olivicoltura. Assessore Troia: “Siamo al fianco di agricoltori e produttori”
La siglia per contrastare le speculazioni al ribasso e l’invasione dall’estero di olio di dubbia provenienza e di pessima qualità
martedì 5 novembre 2024
15.55
«Come Amministrazione esprimiamo piena soddisfazione per la sigla del Patto Etico per l'olivicoltura italiana. Siamo sempre al fianco di agricoltori e produttori ed ogni passo fatto in direzione della loro tutela e della tutela del nostro prodotto di eccellenza, va condiviso e rafforzato».
Così l'Assessore alle Radici Cesareo Troia all'indomani della sigla dell'accordo tra produttori, frantoiani, trasformatori e industriali per contrastare le speculazioni al ribasso e l'invasione dall'estero di olio di dubbia provenienza e di pessima qualità.
«I nostri avversari non sono soltanto le sofisticazioni e le adulterazioni – aggiunge l'Assessore Troia che è anche vice Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio - ma anche la produzione estera in quanto tale. Essendo il nostro olio un prodotto di eccellente qualità ed un vero marchio del territorio, dobbiamo contrastare l'ingresso anche semplicemente l'olio estero che giunge da altre nazioni, che inevitabilmente creano concorrenza sleale (magari senza neanche il pagamento dei dazi). La tutela dell'olio EVO Made in Italy non può prescindere da nessuna politica di qualità.
Come A.N.C.O. stiamo lavorando da tempo ad una legge nazionale che tuteli l'olivicoltura sociale, contro l'abbandono delle piane olivetate. Questo consentirebbe di aumentare naturalmente la quantità di olio prodotto nei territori nazionali senza che si renda necessaria l'integrazione con la produzione estera».
I punti salienti dell'accordo prevedono: prezzo e redditività giusti ed equi per ogni singolo anello della filiera olivicola; una collaborazione concreta e attenta per valorizzare la straordinaria qualità dell'olio extravergine d'oliva prodotto in Italia e, in particolare, in Puglia, regione che detiene il primato produttivo italiano; una fattiva sinergia per salvaguardare il diritto dei consumatori alla completa e trasparente tracciabilità totale del prodotto.
L'intesa, siglata per la prima volta già nel 2023, mette insieme CIA Agricoltori Italiani di Puglia, Italia Olivicola, AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), Consorzio Oliveti d'Italia, FOI (Filiera Olivicolo Olearia Italiana), FIOQ (Frantoiani Italiani Olio di Qualità), UNAPOL (Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli), ASSITOL (Associazione Italiana dell'Industria Olearia).
Così l'Assessore alle Radici Cesareo Troia all'indomani della sigla dell'accordo tra produttori, frantoiani, trasformatori e industriali per contrastare le speculazioni al ribasso e l'invasione dall'estero di olio di dubbia provenienza e di pessima qualità.
«I nostri avversari non sono soltanto le sofisticazioni e le adulterazioni – aggiunge l'Assessore Troia che è anche vice Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio - ma anche la produzione estera in quanto tale. Essendo il nostro olio un prodotto di eccellente qualità ed un vero marchio del territorio, dobbiamo contrastare l'ingresso anche semplicemente l'olio estero che giunge da altre nazioni, che inevitabilmente creano concorrenza sleale (magari senza neanche il pagamento dei dazi). La tutela dell'olio EVO Made in Italy non può prescindere da nessuna politica di qualità.
Come A.N.C.O. stiamo lavorando da tempo ad una legge nazionale che tuteli l'olivicoltura sociale, contro l'abbandono delle piane olivetate. Questo consentirebbe di aumentare naturalmente la quantità di olio prodotto nei territori nazionali senza che si renda necessaria l'integrazione con la produzione estera».
I punti salienti dell'accordo prevedono: prezzo e redditività giusti ed equi per ogni singolo anello della filiera olivicola; una collaborazione concreta e attenta per valorizzare la straordinaria qualità dell'olio extravergine d'oliva prodotto in Italia e, in particolare, in Puglia, regione che detiene il primato produttivo italiano; una fattiva sinergia per salvaguardare il diritto dei consumatori alla completa e trasparente tracciabilità totale del prodotto.
L'intesa, siglata per la prima volta già nel 2023, mette insieme CIA Agricoltori Italiani di Puglia, Italia Olivicola, AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), Consorzio Oliveti d'Italia, FOI (Filiera Olivicolo Olearia Italiana), FIOQ (Frantoiani Italiani Olio di Qualità), UNAPOL (Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli), ASSITOL (Associazione Italiana dell'Industria Olearia).