Parco Nazionale dell'Alta Murgia: nessun incendio nei boschi
Palomba: «I numeri parlano chiaro. Bel lavoro di sinergia tra gli enti»
venerdì 15 agosto 2014
Un primo bilancio consuntivo sulle attività di prevenzione e contrasto in materia di incendi boschivi nei territori del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, lo traccia il Corpo Forestale dello Stato con il suo Commissario Capo, Giuliano Palomba: «I numeri parlano chiaro: nessun metro quadro del patrimonio boschivo del Parco Nazionale dell'Alta Murgia è stato interessato dagli incendi. Sicuramente un dato significativo questo poiché mai registrato nel territorio del Parco». Le operazioni di controllo, secondo disposizioni di legge, si protrarranno almeno fino al 15 settembre prossimo. «Ai favori di una stagione che non ha prodotto eventi meteorologici inclini allo svilupparsi degli incendi - dice ancora Giuliano Palomba - concorre un dispiego di uomini e mezzi oramai collaudato e di anno in anno reso sempre più efficiente»
Un lavoro "di squadra" che ha impegnato fattivamente gli uomini del Corpo Forestale dello Stato per un totale di circa 60 uomini. A questi vanno aggiunte le forze messe in campo dalla Regione Puglia con l'Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali (ARIF), dalla Protezione Civile, dai volontari delle associazioni. Ruolo centrale altresì svolto dall'Ente Parco che ha preso in carico alcune postazioni di avvistamento gestite da associazioni e volontari qualificati la cui pianificazione delle attività è scritta nel piano Antincendio redatto annualmente dall'Ente.
Due gli eventi rilevanti avvenuti negli agri di Ruvo e Andria su territori a carattere pascolivo prospicienti aree boschive dove «il lavoro sinergico delle forze in campo e la tempestività degli interventi - ha concluso Palomba - ha evitato il peggio fermando il fuoco, in entrambi i casi ai margini del bosco».
Un lavoro "di squadra" che ha impegnato fattivamente gli uomini del Corpo Forestale dello Stato per un totale di circa 60 uomini. A questi vanno aggiunte le forze messe in campo dalla Regione Puglia con l'Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali (ARIF), dalla Protezione Civile, dai volontari delle associazioni. Ruolo centrale altresì svolto dall'Ente Parco che ha preso in carico alcune postazioni di avvistamento gestite da associazioni e volontari qualificati la cui pianificazione delle attività è scritta nel piano Antincendio redatto annualmente dall'Ente.
Due gli eventi rilevanti avvenuti negli agri di Ruvo e Andria su territori a carattere pascolivo prospicienti aree boschive dove «il lavoro sinergico delle forze in campo e la tempestività degli interventi - ha concluso Palomba - ha evitato il peggio fermando il fuoco, in entrambi i casi ai margini del bosco».