Parco “Card. Ursi”: lavori ultimati, ma i cancelli restano chiusi
Un gruppo di cittadini residenti scrive al Sindaco Giorgino
venerdì 17 giugno 2016
«Quando riapre il parco "Card. Ursi"?». Un gruppo di cittadini residenti nella zona 167, nei pressi dell'Inps, rivolge la domanda al Sindaco di Andria e al Dirigente del settore Ambiente del Comune.
«Il parco è chiuso da dicembre 2013 – spiegano i residenti – per lavori di completamento e riqualificazione resi possibili da un finanziamento pari a 400 mila euro intercettato dal Comune. Insieme con il Parco, il progetto ha consentito anche la realizzazione del rondò all'incrocio tra via Giacomo Ceruti e via Mattia Preti. Entrambi i cantieri sono ormai chiusi da diversi mesi, ma solamente il rondò completo di fontana è regolarmente in funzione, mentre i cancelli del Parco restano chiusi».
Il gruppo di cittadini del quartiere vede nel Parco "Card. Ursi" un importante luogo di aggregazione e di incontro, specialmente nelle calde serate della bella stagione che pare finalmente alle porte.
«Sappiamo che le nostre lamentele sono state "girate" agli uffici competenti e allo stesso Sindaco – proseguono i residenti – ma nulla si intravvede all'orizzonte, mentre le giornate diventano sempre più calde e donne, bambini e anziani non hanno un posto dove trattenersi e cercare un minimo di frescura. A questo punto ci resta solamente il Primo Cittadino: confidiamo in una risposta con i fatti, perché le parole se le porta il vento».
«Il parco è chiuso da dicembre 2013 – spiegano i residenti – per lavori di completamento e riqualificazione resi possibili da un finanziamento pari a 400 mila euro intercettato dal Comune. Insieme con il Parco, il progetto ha consentito anche la realizzazione del rondò all'incrocio tra via Giacomo Ceruti e via Mattia Preti. Entrambi i cantieri sono ormai chiusi da diversi mesi, ma solamente il rondò completo di fontana è regolarmente in funzione, mentre i cancelli del Parco restano chiusi».
Il gruppo di cittadini del quartiere vede nel Parco "Card. Ursi" un importante luogo di aggregazione e di incontro, specialmente nelle calde serate della bella stagione che pare finalmente alle porte.
«Sappiamo che le nostre lamentele sono state "girate" agli uffici competenti e allo stesso Sindaco – proseguono i residenti – ma nulla si intravvede all'orizzonte, mentre le giornate diventano sempre più calde e donne, bambini e anziani non hanno un posto dove trattenersi e cercare un minimo di frescura. A questo punto ci resta solamente il Primo Cittadino: confidiamo in una risposta con i fatti, perché le parole se le porta il vento».