Palazzo Ieva: finiti i lavori di messa in sicurezza
L'immobile protagonista di una lunga storia di abbandono. L'assessore Matera: «Il cratere è stato colmato e recintato»
mercoledì 7 agosto 2013
18.34
Completati i lavori di messa in sicurezza di Palazzo Ieva, immobile di piazza S. Agostino abbandonato da decenni e di cui era stato denunciato il pericolo per la pubblica e privata incolumità in numerosissime petizioni popolari degli abitanti del quartiere.
«Come si vede nella foto, il cratere è stato colmato e recintato» spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, avv. Pierpaolo Matera. Come si ricorderà, a novembre scorso, personale del competente Settore Lavori Pubblici e Patrimonio, con l'intervento dei tecnici della Multiservice, aveva dato avvio all'iter utile ai lavori necessari alla messa in sicurezza del rudere di Palazzo Ieva, in piazza Sant'Agostino, con la immissione nell'area dello stesso.
Nei giorni precedenti, infatti, il Sindaco Giorgino, presente quella mattina alle operazioni insieme agli assessori Matera e Di Noia, aveva emesso, trascorsi inutilmente due anni da una precedente ordinanza, un nuovo atto per ordinare al rappresentante della società proprietaria dell'immobile di provvedere alle operazioni necessarie per evitare l'ulteriore aggravarsi delle condizioni di pericolo che quel rudere rappresenta per la pubblica e privata incolumità. Entrati nel cantiere i tecnici avevano constatato le condizioni del rudere, dal cratere, infatti, si sono infiltrate per anni le acque piovane che sono poi penetrate negli ambienti circostanti. Il costo dei lavori è a carico della società proprietaria.
«Come si vede nella foto, il cratere è stato colmato e recintato» spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, avv. Pierpaolo Matera. Come si ricorderà, a novembre scorso, personale del competente Settore Lavori Pubblici e Patrimonio, con l'intervento dei tecnici della Multiservice, aveva dato avvio all'iter utile ai lavori necessari alla messa in sicurezza del rudere di Palazzo Ieva, in piazza Sant'Agostino, con la immissione nell'area dello stesso.
Nei giorni precedenti, infatti, il Sindaco Giorgino, presente quella mattina alle operazioni insieme agli assessori Matera e Di Noia, aveva emesso, trascorsi inutilmente due anni da una precedente ordinanza, un nuovo atto per ordinare al rappresentante della società proprietaria dell'immobile di provvedere alle operazioni necessarie per evitare l'ulteriore aggravarsi delle condizioni di pericolo che quel rudere rappresenta per la pubblica e privata incolumità. Entrati nel cantiere i tecnici avevano constatato le condizioni del rudere, dal cratere, infatti, si sono infiltrate per anni le acque piovane che sono poi penetrate negli ambienti circostanti. Il costo dei lavori è a carico della società proprietaria.