Palazzo Ieva: al via i lavori di bonifica
Da ieri svetta in Piazza Sant'Agostino il cartello del nuovo cantiere. Il palazzo di proprietà privata fu smontato per non essere mai ricostruito
venerdì 22 febbraio 2013
9.19
La vicenda è rimasta ormai silente da circa 25 anni con privati ed ente comunale a parlarsi sottovoce. Ma ora Palazzo Ieva o quel che ne rimane, nella splendida Piazza Sant'Agostino ad Andria, potrebbe veder finire uno scempio quasi trentennale. Ieri mattina, infatti, l'apposizione del cartello al cantiere che indica l'inizio ufficiale dei lavori per mettere in sicurezza l'area dell'antico immobile.
Lo scorso 26 novembre (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/palazzo-ieva-oggi-l-avvio-della-messa-in-sicurezza/) il sopralluogo che diede il via al procedimento: il palazzo, di proprietà privata, fu smontato in «anastilosi», una tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione distrutta, per essere ricostruito esattamente com'era. Ma ora, il Piano di assetto idrogeologico del Comune di Andria, ha stabilito che lì non si può più edificare: l'Amministrazione comunale, dopo diverse diffide ai proprietari, provvede alla bonifica, e successivamente presenterà il conto agli inadempienti proprietari.
Le costruzioni attorno, infatti, hanno avuto moltissimi problemi nel tempo e non possono più attendere che il sito continui a rimanere nella totale incuria. La recinzione metallica, inoltre, è uno degli elementi architettonici ormai consolidati in quella piazza nella quale vi è una delle chiese più belle ed antiche della città, nonchè la nuovissima Biblioteca Comunale cittadina ed in arrivo un Centro di Ascolto per le Famiglie.
Lo scorso 26 novembre (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/palazzo-ieva-oggi-l-avvio-della-messa-in-sicurezza/) il sopralluogo che diede il via al procedimento: il palazzo, di proprietà privata, fu smontato in «anastilosi», una tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione distrutta, per essere ricostruito esattamente com'era. Ma ora, il Piano di assetto idrogeologico del Comune di Andria, ha stabilito che lì non si può più edificare: l'Amministrazione comunale, dopo diverse diffide ai proprietari, provvede alla bonifica, e successivamente presenterà il conto agli inadempienti proprietari.
Le costruzioni attorno, infatti, hanno avuto moltissimi problemi nel tempo e non possono più attendere che il sito continui a rimanere nella totale incuria. La recinzione metallica, inoltre, è uno degli elementi architettonici ormai consolidati in quella piazza nella quale vi è una delle chiese più belle ed antiche della città, nonchè la nuovissima Biblioteca Comunale cittadina ed in arrivo un Centro di Ascolto per le Famiglie.