Pace fatta in Forza Italia con Nicola Giorgino, che partecipa ad un convegno con i maggiorenti regionali azzurri
E per il Primo cittadino di Andria non solo si allontana "l'infatuazione" per la Lega ma torna il sereno anche con Pasqua Laura Di Pilato
martedì 17 luglio 2018
15.04
Archiviata la tornata delle politiche, gli occhi dei partiti pugliesi sono già puntati sulle prossime europee del 2019 e le regionali del 2020 e, tra i nomi possibili in casa centrodestra torna quello di Nicola Giorgino, Sindaco di Andria.
Esattamente come accadde nel 2015 quando a gennaio, pochi mesi prima del voto che poi consacrò Michele Emiliano alla guida della regione Puglia, Giorgino era tra i papabili candidati prescelto dal leader di Fi, Silvio Berlusconi, per la presidenza della Regione. La voce stava circolando e lo stesso Giorgino, precisava che, pur non avendo avuto "nessuna investitura" sapeva che il partito regionale aveva fatto il suo nome. Un nome che torna in queste ore dopo un incontro, definito in un comunicato stampa "Proficuo tavolo di lavoro" del Partito Azzurro, ed organizzato dal Dipartimento comunicazione su indicazione del coordinamento regionale, svoltosi domenica scorsa presso l'Acaya Golf Resort di Lecce al quale hanno partecipato parlamentari pugliesi, europarlamentari, consiglieri regionali, amministratori e dirigenti azzurri, mentre in collegamento telefonico è intervenuto il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, vice Presidente di Forza Italia.
Il tema della serata, è stato "Forza Italia da opposizione a forza di governo" ma l'obiettivo era soprattutto quello della riorganizzazione del partito e di far cessare la fronda contro Luigi Vitali.
L'incontro, cui hanno partecipato, con Nicola Giorgino tutti gli esponenti azzurri di rilievo a livello regionale, avrebbe visto il riavvicinamento dello stesso Primo Cittadino con la ex presidente del consiglio comunale Pasqua Laura Di Pilato, anch'essa presente nelle prime file alla manifestazione salentina. Il riavvicinamento di Giorgino alla Di Pilato sarebbe quanto meno clamoroso, dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi e potrebbe presagire altri scenari ed orizzonti futuri. Ma allo stesso modo sgombrerebbe il campo dalle insistenti voci che davano Nicola Giorgino ormai in quota Lega di Matteo Salvini.
Se è vero che nella politica tutto è possibile allora quello che sarebbe accaduto a Lecce potrebbe delineare una nuova fase con prospettive particolarmente importanti per il centro destra andriese.
Esattamente come accadde nel 2015 quando a gennaio, pochi mesi prima del voto che poi consacrò Michele Emiliano alla guida della regione Puglia, Giorgino era tra i papabili candidati prescelto dal leader di Fi, Silvio Berlusconi, per la presidenza della Regione. La voce stava circolando e lo stesso Giorgino, precisava che, pur non avendo avuto "nessuna investitura" sapeva che il partito regionale aveva fatto il suo nome. Un nome che torna in queste ore dopo un incontro, definito in un comunicato stampa "Proficuo tavolo di lavoro" del Partito Azzurro, ed organizzato dal Dipartimento comunicazione su indicazione del coordinamento regionale, svoltosi domenica scorsa presso l'Acaya Golf Resort di Lecce al quale hanno partecipato parlamentari pugliesi, europarlamentari, consiglieri regionali, amministratori e dirigenti azzurri, mentre in collegamento telefonico è intervenuto il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, vice Presidente di Forza Italia.
Il tema della serata, è stato "Forza Italia da opposizione a forza di governo" ma l'obiettivo era soprattutto quello della riorganizzazione del partito e di far cessare la fronda contro Luigi Vitali.
L'incontro, cui hanno partecipato, con Nicola Giorgino tutti gli esponenti azzurri di rilievo a livello regionale, avrebbe visto il riavvicinamento dello stesso Primo Cittadino con la ex presidente del consiglio comunale Pasqua Laura Di Pilato, anch'essa presente nelle prime file alla manifestazione salentina. Il riavvicinamento di Giorgino alla Di Pilato sarebbe quanto meno clamoroso, dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi e potrebbe presagire altri scenari ed orizzonti futuri. Ma allo stesso modo sgombrerebbe il campo dalle insistenti voci che davano Nicola Giorgino ormai in quota Lega di Matteo Salvini.
Se è vero che nella politica tutto è possibile allora quello che sarebbe accaduto a Lecce potrebbe delineare una nuova fase con prospettive particolarmente importanti per il centro destra andriese.