"Pacchi" di Natale, il 31 dicembre l'iniziativa di Fratelli d'Italia AN
Appuntamento in Largo XXV Aprile ad Andria per raccontare i "regali" del Governo
martedì 29 dicembre 2015
8.48
Si svolgerà in data 31 dicembre 2015 a partire dalle ore 09.00, presso Largo XXV Aprile, la manifestazione promossa da Fratelli d'Italia AN città di Andria, ed intitolata "Pacchi" di Natale: tutti i regali del Governo ai cittadini. «Un gazebo allestito per confrontarsi con quanti vorranno dedicarci parte del loro tempo, sulla capacità di un Governo, guidato dal "non eletto", che attraverso una sapiente mistificazione della realtà, riesce gettando fumo negli occhi, a farci credere che le scelte intraprese saranno davvero utili per risollevare il nostro Paese». Spiega così l'iniziativa, il portavoce cittadino di Fratelli d'Italia AN città di Andria, Gaetano Di Terlizzi che aggiunge: rappresentiamo la volontà di un gruppo che vuole salutare l'ultimo giorno dell'anno, attraverso un confronto aperto con quanti saranno interessati, e con l'obiettivo di proiettarsi all'anno che verrà, con la voglia di proseguire sul sentiero già tracciato, fatto di proposte e battaglie in favore degli italiani, ancora una volta abbindolati dal "non eletto"».
«Ultima è stata in ordine di tempo la legge di stabilità - dice ancora Di Terlizzi - spacciata come la panacea di tutti i mali del nostro Paese, ed invece il solito gioco delle tre carte, perché a voler leggere attentamente quanto definito, a voler scandagliare a fondo quanto ordito, si capisce come siamo di fronte alla solita vendita di un prodotto che alla fine nasconde sempre la sorpresa, purtroppo negativa, per i cittadini. Ecco i "pacchi" appunto rifilati a quanti si cerca di convincere, che l'Italia sia fuori dalle secche, che la ripresa sia in atto, che la crescita sia ormai un dato di fatto, insomma una favola cui nessuno più crede, visto che la realtà, è ben altra cosa, fatta di tante famiglie che vivono in ristrettezze economiche, di aziende che arrancano, di piccole imprese che chiudono, di una sanità ancora da definire, di giovani in cerca di un futuro e di anziani in cerca di una speranza. Talune indagini effettuate da illustri esperti del settore, mostrano di fatto come per l'esecutivo le entrate pubbliche totali siano destinate ad aumentare di 10,56 miliardi nel 2016, di altri 20,7 nel 2017 ed infine di ulteriori 25 miliardi di euro nel 2018. Ciò significa che lo Stato potrà incassare 56 miliardi di euro in più rispetto a quanto accade oggi, difatti i tagli proposti con la finanziaria sono insufficienti a ridurre le entrate, ma limitano solo l'iniziale aumento della quantità di risorse sottratte a famiglie ed imprese. Inoltre la mancanza di una vera azione di ridimensionamento delle spese, di certo non potrà garantire un abbassamento della pressione fiscale».
«Nel 2018 l'IVA potrebbe aumentare sino al 25%, e le accise sui carburanti, dovranno garantire maggiori entrate per 700 milioni di euro l'anno, ed in particolare gli aumenti IVA sono previsti in tre step. Le ripercussioni di tali aumenti, così come previsti dalla legge di stabilità, sarebbero drammatiche per le famiglie italiane, ma per il momento inserite nelle clausole di "salvaguardia" della finanziaria, destinate a scattare in automatico solo se non verranno raggiunti gli obiettivi di bilancio e di spending review. Per molte associazioni di categorie si tratterebbe, nel caso in cui non si trovassero le adeguate coperture, di una ulteriore stangata di circa 842 euro a famiglia. L'elenco sarebbe davvero lungo da scorrere, prosegue il dott. DI TERLIZZI, passando attraverso l'aumento promesso di 80 euro al mese per le forze dell'ordine ristretto al solo 2016, escludendo le capitanerie di porto, all'aver inserito nei parametri ISSEE le pensioni di accompagnamento e di invalidità, all'ulteriore decremento per il 2016 dei fondi destinati alla Sanità, al decreto sulla scuola, allo scandalo Banche ed al canone RAI giusto per garantire milionari stipendi. Ma festeggiamo pure per la mancia concessa ai diciottenni, utile mossa per risollevare le sorti della nostra Nazione. Buon Anno dal Governo!».
«Ultima è stata in ordine di tempo la legge di stabilità - dice ancora Di Terlizzi - spacciata come la panacea di tutti i mali del nostro Paese, ed invece il solito gioco delle tre carte, perché a voler leggere attentamente quanto definito, a voler scandagliare a fondo quanto ordito, si capisce come siamo di fronte alla solita vendita di un prodotto che alla fine nasconde sempre la sorpresa, purtroppo negativa, per i cittadini. Ecco i "pacchi" appunto rifilati a quanti si cerca di convincere, che l'Italia sia fuori dalle secche, che la ripresa sia in atto, che la crescita sia ormai un dato di fatto, insomma una favola cui nessuno più crede, visto che la realtà, è ben altra cosa, fatta di tante famiglie che vivono in ristrettezze economiche, di aziende che arrancano, di piccole imprese che chiudono, di una sanità ancora da definire, di giovani in cerca di un futuro e di anziani in cerca di una speranza. Talune indagini effettuate da illustri esperti del settore, mostrano di fatto come per l'esecutivo le entrate pubbliche totali siano destinate ad aumentare di 10,56 miliardi nel 2016, di altri 20,7 nel 2017 ed infine di ulteriori 25 miliardi di euro nel 2018. Ciò significa che lo Stato potrà incassare 56 miliardi di euro in più rispetto a quanto accade oggi, difatti i tagli proposti con la finanziaria sono insufficienti a ridurre le entrate, ma limitano solo l'iniziale aumento della quantità di risorse sottratte a famiglie ed imprese. Inoltre la mancanza di una vera azione di ridimensionamento delle spese, di certo non potrà garantire un abbassamento della pressione fiscale».
«Nel 2018 l'IVA potrebbe aumentare sino al 25%, e le accise sui carburanti, dovranno garantire maggiori entrate per 700 milioni di euro l'anno, ed in particolare gli aumenti IVA sono previsti in tre step. Le ripercussioni di tali aumenti, così come previsti dalla legge di stabilità, sarebbero drammatiche per le famiglie italiane, ma per il momento inserite nelle clausole di "salvaguardia" della finanziaria, destinate a scattare in automatico solo se non verranno raggiunti gli obiettivi di bilancio e di spending review. Per molte associazioni di categorie si tratterebbe, nel caso in cui non si trovassero le adeguate coperture, di una ulteriore stangata di circa 842 euro a famiglia. L'elenco sarebbe davvero lungo da scorrere, prosegue il dott. DI TERLIZZI, passando attraverso l'aumento promesso di 80 euro al mese per le forze dell'ordine ristretto al solo 2016, escludendo le capitanerie di porto, all'aver inserito nei parametri ISSEE le pensioni di accompagnamento e di invalidità, all'ulteriore decremento per il 2016 dei fondi destinati alla Sanità, al decreto sulla scuola, allo scandalo Banche ed al canone RAI giusto per garantire milionari stipendi. Ma festeggiamo pure per la mancia concessa ai diciottenni, utile mossa per risollevare le sorti della nostra Nazione. Buon Anno dal Governo!».