Ospedali pugliesi, attivato il Servizio di Trasporto in Emergenza del Neonato
Emiliano: «Lo STEN è la chiusura della messa in sicurezza dei punti nascita della Puglia»
mercoledì 8 novembre 2017
19.26
Da mercoledì scorso, 1 novembre 2017, partorire in tutti gli ospedali pugliesi è diventato ancora più sicuro. Soprattutto per la salute del neonato. È infatti operativo il sistema di trasporto in emergenza del neonato, lo STEN, il cui avvio in tutto il territorio regionale pugliese, era diventato assolutamente indifferibile.
I dettagli sono stati illustrati ieri mattina in una conferenza stampa, al Policlinico di Bari, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti e dai tre responsabili dei centri HUB regionali, Giuseppe Presta per la Terapia intensiva neonatale del Vito Fazzi di Lecce, Nicola Laforgia per la TIN del Policlinico di Bari e Giuseppe Popolo per quella degli Ospedali Riuniti di Foggia.
«L'avvio anche in Puglia del sistema di trasporto in emergenza del neonato, lo STEN, è la chiusura della messa in sicurezza dei punti nascita della Puglia – ha detto il Presidente Emiliano – noi abbiamo concentrato e reso tecnologicamente più forte, anche dal punto di vista del personale, tutti i punti nascita della Puglia. È evidente però che, nel caso in cui il neonato abbia bisogno di prestazioni sanitarie particolari, potrà essere trasportato nei tre HUB di Foggia, Lecce e Bari utilizzando queste modernissime ambulanze e queste modernissime incubatrici portatili».
«Bisogna fare in modo – ha continuato il Presidente – che il numero di parti che ciascun punto nascita fa ogni anno, sia sufficiente a mantenere alto l'addestramento del personale. Se in un punto nascita nascono meno di 1000 bambini all'anno si rischia la de-professionalizzazione del personale e l'aumento della pericolosità del punto nascita».
«Questo è uno dei primi atti concreti del riordino ospedaliero – ha aggiunto Giancarlo Ruscitti – che testimonia e giustifica la possibilità della Regione Puglia di ridurre i punti nascita pericolosisostituendoli invece con un intervento urgente da parte dei professionisti, formati e assunti a tale scopo. Abbiamo scelto tre luoghi, Policlinico di Bari, Vito Fazzi di Lecce e Ospedali Riuniti di Foggia dove concentrare le attività di alta specializzazione e assistenza dedicata appunto ai neonati».
«Risulta evidente – prosegue Ruscitti – che, per il buon funzionamento di tutto il sistema, è particolarmente importante sviluppare un forte coordinamento tra le strutture operative di I e II livello ospedaliere per garantire adeguati standard assistenziali su tutto il territorio di riferimento. Adeguare le strutture sanitarie a standard strutturali, tecnologici ed organizzativi appropriati significa affermare la cultura della qualità e della sicurezza, secondo riferimenti condivisi dalla società scientifica internazionale».
Saranno tre le ambulanze dedicate al trasporto del neonato, attrezzate e dotate di incubatrici da trasporto e di tutte le altre attrezzature necessarie. Queste tre ambulanze risponderanno h24 e per 365 giorni all'anno ad ogni richiesta proveniente dai punti nascita esistenti in Puglia. Così si arriva ad una organizzazione centralizzata e affidata al monitoraggio costante della disponibilità dei posti letto, attraverso un semplice sistema informatico.
«La strutturazione di un servizio come questo non è semplice – ha detto Nicola Laforgia, responsabile Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Bari – perché dobbiamo essere in grado di affrontare tutte le emergenze. Trasferire in sicurezza un neonato, con personale addestrato al compito, e portarlo dove può essere assistito, è un servizio fondamentale per noi neonatologi. Mettere in relazione HUB e SPOKE, consente di mettere nella massima sicurezza il bambino, consentendogli di essere assistito al meglio»
I dettagli sono stati illustrati ieri mattina in una conferenza stampa, al Policlinico di Bari, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti e dai tre responsabili dei centri HUB regionali, Giuseppe Presta per la Terapia intensiva neonatale del Vito Fazzi di Lecce, Nicola Laforgia per la TIN del Policlinico di Bari e Giuseppe Popolo per quella degli Ospedali Riuniti di Foggia.
«L'avvio anche in Puglia del sistema di trasporto in emergenza del neonato, lo STEN, è la chiusura della messa in sicurezza dei punti nascita della Puglia – ha detto il Presidente Emiliano – noi abbiamo concentrato e reso tecnologicamente più forte, anche dal punto di vista del personale, tutti i punti nascita della Puglia. È evidente però che, nel caso in cui il neonato abbia bisogno di prestazioni sanitarie particolari, potrà essere trasportato nei tre HUB di Foggia, Lecce e Bari utilizzando queste modernissime ambulanze e queste modernissime incubatrici portatili».
«Bisogna fare in modo – ha continuato il Presidente – che il numero di parti che ciascun punto nascita fa ogni anno, sia sufficiente a mantenere alto l'addestramento del personale. Se in un punto nascita nascono meno di 1000 bambini all'anno si rischia la de-professionalizzazione del personale e l'aumento della pericolosità del punto nascita».
«Questo è uno dei primi atti concreti del riordino ospedaliero – ha aggiunto Giancarlo Ruscitti – che testimonia e giustifica la possibilità della Regione Puglia di ridurre i punti nascita pericolosisostituendoli invece con un intervento urgente da parte dei professionisti, formati e assunti a tale scopo. Abbiamo scelto tre luoghi, Policlinico di Bari, Vito Fazzi di Lecce e Ospedali Riuniti di Foggia dove concentrare le attività di alta specializzazione e assistenza dedicata appunto ai neonati».
«Risulta evidente – prosegue Ruscitti – che, per il buon funzionamento di tutto il sistema, è particolarmente importante sviluppare un forte coordinamento tra le strutture operative di I e II livello ospedaliere per garantire adeguati standard assistenziali su tutto il territorio di riferimento. Adeguare le strutture sanitarie a standard strutturali, tecnologici ed organizzativi appropriati significa affermare la cultura della qualità e della sicurezza, secondo riferimenti condivisi dalla società scientifica internazionale».
Saranno tre le ambulanze dedicate al trasporto del neonato, attrezzate e dotate di incubatrici da trasporto e di tutte le altre attrezzature necessarie. Queste tre ambulanze risponderanno h24 e per 365 giorni all'anno ad ogni richiesta proveniente dai punti nascita esistenti in Puglia. Così si arriva ad una organizzazione centralizzata e affidata al monitoraggio costante della disponibilità dei posti letto, attraverso un semplice sistema informatico.
«La strutturazione di un servizio come questo non è semplice – ha detto Nicola Laforgia, responsabile Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Bari – perché dobbiamo essere in grado di affrontare tutte le emergenze. Trasferire in sicurezza un neonato, con personale addestrato al compito, e portarlo dove può essere assistito, è un servizio fondamentale per noi neonatologi. Mettere in relazione HUB e SPOKE, consente di mettere nella massima sicurezza il bambino, consentendogli di essere assistito al meglio»