Orto botanico, aggiudicata gara per il recupero e la riqualificazione
Superficie da circa 20mila mq a Lama Santa Margherita per un progetto da 330mila euro
martedì 11 agosto 2015
8.46
Il finanziamento c'è ed anche la ditta appaltatrice è finalmente stata individuata: è la novità di rilievo per l'orto botanico annesso al complesso dell'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" di Andria, una superficie da circa 20mila mq vero fiore all'occhiello per molti anni della città. Ma da diverso tempo la struttura è completamente abbandonata e, dopo un tentativo del FAI per inserirlo all'interno dei Luoghi del Cuore, ci prova il Comune di Andria in collaborazione con il Gal "Le Città di Castel del Monte" grazie ad un bando da circa 330mila euro.
Lavori di riqualificazione e recupero dell'intera area per fini di utilità sociale affidati alla ditta Edil Cor di Trani con un ribasso d'asta di poco superiore al 30%. Il bando, infatti, scaduto nell'aprile del 2015, ha fatto il suo corso burocratico sino all'aggiudicazione definitiva dei lavori giunta il 31 luglio scorso. I fondi, invece, saranno per gran parte proprio del Gal con una gestione di residui del 2015 di poco inferiore ai 300mila euro. Piccolo contributo anche del Comune di Andria con una somma di 30mila euro. Ben 41 le ditte partecipanti al bando con 37 ditte ammesse dalla Commissione sino all'aggiudicazione per un importo totale che sfiora i 200mila euro complessivi.
L'orto botanico andriese è un parco realizzato nel 1974 allo scopo di raccogliere le principali essenze arboree ed arbustive dell'area mediterranea. Oggi si mostra purtroppo abbandonato e necessita di un globale intervento di riqualificazione e recupero, secondo criteri ecologici, didattici e scientifici, al fine di inserirlo correttamente nel contesto paesaggistico della lama, per promuovere integrazione e inclusione sociali attraverso l'erogazione, ad esempio, di prestazioni di terapia assistita, quale l'horticoltural teraphy, proprio avvalendosi della disponibilità all'interno dell'orto di spazi liberi ed attrezzati. Ulteriori obiettivi sono rappresentati dal recupero dello spazio verde con operazioni di restyling architettonico, agronomico e vegetazionale ma anche l'introduzione e la coltivazione di specie delle flora mediterranea e di piante rare minacciate di estinzione o scomparse, l'introduzione di nuove specie ornamentali da collezione appartenenti a fasce fitoclimatiche diverse da quella mediterranea, la tutela e la conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche vegetali.
Non va dimenticata la promozione dell'educazione ambientale: l'orto botanico, consentendo la conoscenza diretta di specie e comunità vegetali tra le più significative dell'ambiente pugliese, assumerebbe il ruolo di ecomuseo e centro di promozione ed educazione ecologica permanente a livello regionale. Obiettivo è creare, inoltre, un percorso-passeggiata dall'ingresso dell'area a verde al belvedere sulla lama che attraversi punti di sosta definiti da collezioni botaniche peculiari di ambienti a clima mediterraneo coinvolgendo pienamente i visitatori. Il recupero ed il ripristino dei percorsi pedonali, compresa la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione, mira ad organizzare un complesso organico tra l'orto e il "confine" in cui sono presenti la linea di ruscellamento della lama e la macchia boschiva, garantendo al contempo funzione ecologica, didattica e sociale.
Lavori di riqualificazione e recupero dell'intera area per fini di utilità sociale affidati alla ditta Edil Cor di Trani con un ribasso d'asta di poco superiore al 30%. Il bando, infatti, scaduto nell'aprile del 2015, ha fatto il suo corso burocratico sino all'aggiudicazione definitiva dei lavori giunta il 31 luglio scorso. I fondi, invece, saranno per gran parte proprio del Gal con una gestione di residui del 2015 di poco inferiore ai 300mila euro. Piccolo contributo anche del Comune di Andria con una somma di 30mila euro. Ben 41 le ditte partecipanti al bando con 37 ditte ammesse dalla Commissione sino all'aggiudicazione per un importo totale che sfiora i 200mila euro complessivi.
L'orto botanico andriese è un parco realizzato nel 1974 allo scopo di raccogliere le principali essenze arboree ed arbustive dell'area mediterranea. Oggi si mostra purtroppo abbandonato e necessita di un globale intervento di riqualificazione e recupero, secondo criteri ecologici, didattici e scientifici, al fine di inserirlo correttamente nel contesto paesaggistico della lama, per promuovere integrazione e inclusione sociali attraverso l'erogazione, ad esempio, di prestazioni di terapia assistita, quale l'horticoltural teraphy, proprio avvalendosi della disponibilità all'interno dell'orto di spazi liberi ed attrezzati. Ulteriori obiettivi sono rappresentati dal recupero dello spazio verde con operazioni di restyling architettonico, agronomico e vegetazionale ma anche l'introduzione e la coltivazione di specie delle flora mediterranea e di piante rare minacciate di estinzione o scomparse, l'introduzione di nuove specie ornamentali da collezione appartenenti a fasce fitoclimatiche diverse da quella mediterranea, la tutela e la conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche vegetali.
Non va dimenticata la promozione dell'educazione ambientale: l'orto botanico, consentendo la conoscenza diretta di specie e comunità vegetali tra le più significative dell'ambiente pugliese, assumerebbe il ruolo di ecomuseo e centro di promozione ed educazione ecologica permanente a livello regionale. Obiettivo è creare, inoltre, un percorso-passeggiata dall'ingresso dell'area a verde al belvedere sulla lama che attraversi punti di sosta definiti da collezioni botaniche peculiari di ambienti a clima mediterraneo coinvolgendo pienamente i visitatori. Il recupero ed il ripristino dei percorsi pedonali, compresa la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione, mira ad organizzare un complesso organico tra l'orto e il "confine" in cui sono presenti la linea di ruscellamento della lama e la macchia boschiva, garantendo al contempo funzione ecologica, didattica e sociale.