Ordinanza anti botti, Abbasciano: «Ignorate le richieste dell'OIPA»

La referente andriese dell'organizzazione internazionale rilancia le richieste

martedì 29 dicembre 2015 8.31
A cura di Stefano Massaro
«Anche quest'anno il Sindaco di Andria ha completamente ignorato la richiesta dell'Oipa di Andria emanando un ordinanza uguale a quella fallimentare degli anni precedente, la delusione per questa scelta è enorme. L'ordinanza fa riferimento alla nostra richiesta ma nulla di quello che noi avevamo proposto è stato recepito dall'ordinanza stessa». Non usa mezzi termini Mariangela Abbasciano, referente dell'OIPA di Andria, l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali che ha, come ogni anno, raccolto firme e presentato una petizione per lo stop ai botti di capodanno. Ieri la firma dell'ordinanza da parte del Sindaco Nicola Giorgino, ordinanza che, tuttavia, non trova soddisfazione da parte dell'OIPA stessa.

«La nostra richiesta era chiara - prosegue Mariangela Abbasciano - ed è stata presentata nella giornata del 4 dicembre scorso nelle mani del Sindaco Nicola Giorgino e chiedeva, in sostanza, l'approvazione dell'Ordinanza o di un Regolamento che vietasse l'esplosione nonchè la vendita di botti, petardi, mortaretti ed articoli pirotecnici in genere sul proprio territorio in tutto il periodo natalizio che va dall'8 dicembre al 31 gennaio in particolare ai bambini al di sotto dei 14 anni. La richiesta, inoltre, chiedeva che l'ordinanza venisse fatta rispettare, impegnando la polizia locale in azioni di prevenzione, vigilanza e dissuasione evidenziando che, uno dei motivi del fallimento dell'anno scorso, è stata proprio la carenza di controlli e di interventi sul rispetto del divieto. Infine, nell'ambito di questo percorso culturale e normativo, si chiedeva anche il divieto di commercializzazione di articoli pirotecnici nei negozi e bancarelle. In altri comuni, infatti, si è scelto di vietare oltre all'uso anche la vendita per un periodo che va da metà dicembre al 7 gennaio».

La delusione dell'Organizzazione andriese sta nel fatto che «Andria vieta solo l'uso (e non la vendita) e solo per qualche ora - dice ancora Mariangela Abbasciano - ci chiediamo quale sia l'utilità di questo divieto che salvaguarda bambini e animali solo per qualche ora e chi vigilerà in quelle poche. Ricordiamo che i maggiori problemi si hanno soprattutto nelle giornate precedenti e successive al capodanno. L'amministrazione dovrebbe guidare la propria città e dare il buon esempio, impegnarsi nella salvaguardia dei propri cittadini soprattutto dei più deboli come bambini e anziani e insegnare il rispetto e la difesa dei più deboli animali compresi a questo punto data l'assenza della nostra amministrazione ci appelliamo al buon senso dei cittadini andriesi, invitiamo tutti a festeggiare in un modo più consapevole e soprattutto rispettoso il capodanno con l'augurio che sia un inizio pieno di gioia e serenità per tutti e non solo per alcuni».