Ordigno contro Farmalabor, la senatrice Messina: «Serve un riscatto collettivo del territorio»
Le parole della sottosegretaria di Stato contro l'ultimo episodio di criminalità nella Bat
lunedì 3 gennaio 2022
5.02
«La matrice intimidatoria dell'esplosione che ha colpito la sede della Farmalabor è sempre più probabile, sebbene spetterà alle forze dell'ordine chiarire nei prossimi giorni ogni aspetto di questa triste vicenda». Ad intervenire dopo l'episodio consumato a Canosa nella notte di Capodanno è Assuntela Messina, senatrice barlettana del Partito democratico e Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.
«Di fronte a gesti di tale gravità - prosegue Messina - non è sufficiente esprimere solo il proprio rammarico. Alla totale vicinanza e solidarietà che rappresentiamo al Presidente Sergio Fontana, infatti, è indispensabile affiancare un impegno che prolunghi e rafforzi le azioni già in atto e che faccia anche di questo episodio, l'occasione per rendere più forte una risposta corale, di vigoroso contrasto alla persistente recrudescenza della criminalità nella nostra provincia.
Una risposta riconoscibile, resa ulteriormente solida dall'esempio che il Presidente Fontana, attraverso la sua attività imprenditoriale e per mezzo del ruolo che ricopre in Confindustria, ha sempre dato rispetto all'urgenza di opporsi al malaffare. E che insieme a lui abbiamo messo in campo superando la pronuncia delle intenzioni e lavorando sul terreno della visione e della programmazione condivisa. Il tema dello sviluppo non è avulso da quello della legalità; piuttosto ne è il necessario corollario. Se questa alle porte, allora, è una stagione di grandi investimenti e di transizione economica, sociale, culturale che deve interessare trasversalmente il nostro Paese, non possiamo rischiare che lo sviluppo del nostro territorio sia compromesso dalle attività predatorie delle organizzazioni criminali presenti nelle nostre comunità.
I recenti fatti di cronaca nera, gli allarmi lanciati a più riprese dalle autorità di pubblica sicurezza e dai rappresentanti istituzionali tracciano un quadro di concreta preoccupazione. Tanti cittadini e molti imprenditori hanno perso la serenità a causa del continuo ripetersi di fatti incresciosi e condotte intimidatorie. La recente apertura di nuovi presidi di pubblica sicurezza ad Andria, Trani e Barletta rappresenta certamente un fronte di operatività voluto dalle istituzioni , che contribuisce a migliorare le attività di controllo del territorio e di contrasto della criminalità. Al netto di queste importanti novità, però, è necessario fare sempre di più per rafforzare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e dello Stato. Mettendo in campo ulteriori risorse per un apparato di contrasto adeguato che non lasci spazio a nessuna forma di devianza.
L'azione repressiva delle attività illecite è poi efficace solo se accompagnata da un capillare sostegno anche alle tante iniziative di antimafia sociale che le istituzioni del nostro territorio continuano a promuovere con impegno da tempo. È solo attraverso una responsabile e attuata convergenza verso i valori della legalità e della responsabilità sociale diffusa che la nostra comunità potrà difendersi da chi si insinua tra le sue maglie deboli e cerca di profittare delle sue fragilità.
Con Sergio Fontana e con tutte le istituzioni del territorio, il mio impegno per assicurare ai cittadini della nostra provincia le condizioni per un autentico riscatto collettivo».
«Di fronte a gesti di tale gravità - prosegue Messina - non è sufficiente esprimere solo il proprio rammarico. Alla totale vicinanza e solidarietà che rappresentiamo al Presidente Sergio Fontana, infatti, è indispensabile affiancare un impegno che prolunghi e rafforzi le azioni già in atto e che faccia anche di questo episodio, l'occasione per rendere più forte una risposta corale, di vigoroso contrasto alla persistente recrudescenza della criminalità nella nostra provincia.
Una risposta riconoscibile, resa ulteriormente solida dall'esempio che il Presidente Fontana, attraverso la sua attività imprenditoriale e per mezzo del ruolo che ricopre in Confindustria, ha sempre dato rispetto all'urgenza di opporsi al malaffare. E che insieme a lui abbiamo messo in campo superando la pronuncia delle intenzioni e lavorando sul terreno della visione e della programmazione condivisa. Il tema dello sviluppo non è avulso da quello della legalità; piuttosto ne è il necessario corollario. Se questa alle porte, allora, è una stagione di grandi investimenti e di transizione economica, sociale, culturale che deve interessare trasversalmente il nostro Paese, non possiamo rischiare che lo sviluppo del nostro territorio sia compromesso dalle attività predatorie delle organizzazioni criminali presenti nelle nostre comunità.
I recenti fatti di cronaca nera, gli allarmi lanciati a più riprese dalle autorità di pubblica sicurezza e dai rappresentanti istituzionali tracciano un quadro di concreta preoccupazione. Tanti cittadini e molti imprenditori hanno perso la serenità a causa del continuo ripetersi di fatti incresciosi e condotte intimidatorie. La recente apertura di nuovi presidi di pubblica sicurezza ad Andria, Trani e Barletta rappresenta certamente un fronte di operatività voluto dalle istituzioni , che contribuisce a migliorare le attività di controllo del territorio e di contrasto della criminalità. Al netto di queste importanti novità, però, è necessario fare sempre di più per rafforzare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e dello Stato. Mettendo in campo ulteriori risorse per un apparato di contrasto adeguato che non lasci spazio a nessuna forma di devianza.
L'azione repressiva delle attività illecite è poi efficace solo se accompagnata da un capillare sostegno anche alle tante iniziative di antimafia sociale che le istituzioni del nostro territorio continuano a promuovere con impegno da tempo. È solo attraverso una responsabile e attuata convergenza verso i valori della legalità e della responsabilità sociale diffusa che la nostra comunità potrà difendersi da chi si insinua tra le sue maglie deboli e cerca di profittare delle sue fragilità.
Con Sergio Fontana e con tutte le istituzioni del territorio, il mio impegno per assicurare ai cittadini della nostra provincia le condizioni per un autentico riscatto collettivo».