"Orchestra Città di Andria", la replica del Pd: "frutto del lavoro volontario (non retribuito) di artisti e amanti della cultura"

"Se gli scriventi vogliono il DNA di musicisti e organizzatori, ne facciamo richiesta e saranno esauriti nella risposta"

giovedì 8 agosto 2024 9.23
"Per fortuna ci pensa la pseudo opposizione di qualcuno a farci sorridere sotto il sole d'agosto, quando evidentemente non avendo argomenti utili e validi sparano sul mucchio pensando di impressionare -sottolinea in una nota Giovanni Addario, Segretario Partito Democratico Andria-. Gli atti sono tutti pubblici, le determine e le delibere altrettanto, la rendicontazione di ogni centesimo idem".
"Se questa opposizione dedicasse energie comunicative su temi come l'autonomia differenziata o la guerra israelo-palestinese o la siccità e i danni all'agricoltura, almeno avremmo capito cosa pensano sulle cose che cambiano la vita alle persone.
Invece continuano a provocare, puntando il dito su una esperienza bellissima, quella del "ProgettÓrchestra", un progetto che il centro destra ha completamente affossato e che invece questa amministrazione ha coraggiosamente ripreso.
Il centro destra era impegnato a pagare circa 90.000 euro il concerto di Renzo Arbore, appena al governo della città, nel lontano 2010. Da quel momento in poi, prebende una dietro l'altra ad associazioni culturali che nascevano dal nulla e che avevano come presidenti o referenti proprio alcuni degli attuali sottoscrittori dei beceri comunicati di attacco insulso, privo di contenuto politico e denso di livore.
Siamo contenti che il nostro sindaco, tra un centenario e una inaugurazione, sia riuscita a mettere insieme fior di milioni di finanziamento, ad avviare opere pubbliche, a rianimare una città privata di tutto proprio da quel centro destra che l'ha lasciata alle pezze e che tenta ancora, inutilmente, di dare segnali di vita.
L'esperienza dell'orchestra è solo uno dei tasselli di questa amministrazione che è anche frutto del lavoro volontario (non retribuito) di artisti e amanti della cultura.
Tra l'altro è uno dei punti di attuazione del programma politico di mandato su cui il sindaco e la maggioranza sono stati scelti a governare la città.
Capiamo bene che questa cosa al centro destra non vada giù, così come capiamo che concetti come "volontariato", "collettività", "comunità" sono estranei a quel centro destra che ha fatto dello sperpero economico e della clientela culturale il suo unico metro di azione.
Anche questa maggioranza avrebbe voluto governare con soldi, tanti soldi da investire su cultura e turismo e invece deve fare i conti con i debiti. Eppure non si è data per vinta.
Ovviamente, quando parliamo di centro destra, ci riferiamo nello specifico a quei fantasmi politici che sottoscrivono documenti di così bassa lega, che per fortuna non trovano la condivisione di qualche altro esponente di centro destra ben più oculato e politicamente intelligente.
Per il resto, se gli scriventi vogliono il DNA di musicisti e organizzatori, ne facciamo richiesta e saranno esauriti nella risposta, rimanendo come sempre con un pugno di mosche in mano e con una magra figura rimediata, come già accaduto di recenti su altri temi. Anzi: si facciano pure avanti perché nell'orchestra ci sarebbe posto anche per loro, se pure sapessero suonare almeno un campanello".