Orchestra città di Andria: alle polemiche risponde il presidente del sodalizio musicale
Avv. Bruno Bianchino: "L'associazione non distribuisce alcun utile ai soci, neppure indirettamente, perché non ha scopo di lucro"
venerdì 9 agosto 2024
6.14
E' il presidente del Consiglio Direttivo dell'Associazione ProgettÒrchestra APS, l'avv. Bruno Bianchino ad intervenire sulle note polemiche relative all'istituzione e ai costi sostenuti per la prima uscita di questo sodalizio musicale.
«Non è mio costume, né quale semplice cittadino che vive come tanti altri la città e né tantomeno nella mia veste di avvocato, intervenire apertamente a mezzo della stampa per dare più rumore alle mie personali idee. Senonché, la passione per la musica da una parte e la dedizione a ProgettÒrchestra dall'altra mi impongono di replicare in forma pubblica a recenti affermazioni critiche che sono state sollevate altrettanto pubblicamente. È vero che la critica musicale o, più genericamente, quella culturale alimenta la crescita di una comunità; la critica personale, invece, peraltro utilizzata nel millantato esercizio della manifestazione del pensiero politico è solo meschinità.
Avevo meno di 16 anni quando suonavo il basso elettrico nell'Orchestra Città di Andria negli anni '90. La stessa età, all'incirca, che avevano le adorabili cantanti, che tutti conosciamo e apprezziamo, Luciana Negroponte, Patrizia Lomuscio e Titti Conversano. La stessa età che aveva il tastierista Mario Loconte (attuale assessore) e, un anno più o un anno meno, anche il pianista dell'Orchestra, il Maestro Gaetano Pistillo, poi divenuto il marito dell'attuale Sindaco di Andria. E potrei fare anche altri nomi, primo fra tutti quello del meraviglioso e talentuoso Maestro e arrangiatore, il Direttore Vito Andrea Morra.
Nomi e volti – la stessa cosa vale per i soci dell'Associazione – che in un modo o nell'altro, offrendo il proprio talento musicale oppure la propria instancabile disponibilità ad organizzare gli eventi, si ritrovano uniti dopo quasi trent'anni nel nuovo progetto che faticosamente in questo 2024 ha trovato il suo compimento, nel momento in cui si è costituita l'Associazione ProgettÒrchestra APS: non si tratta di una comune associazione non riconosciuta di diritto comune, ma un vero e proprio Ente del Terzo Settore, al quale si applicano precise norme pubbliche che regolano ogni aspetto dalla vita associativa, a cominciare dall'ammissione dei soci, passando per le norme in materia di gestione della finanza e alle norme in tema di trasparenza della contabilità sociale.
L'associazione non distribuisce alcun utile ai soci, neppure indirettamente, perché non ha scopo di lucro. I soci, piuttosto, del tutto gratuitamente, impiegano energie proprie, sottraendole alla famiglia e al lavoro, accomunati dall'amore per la musica. L'associazionismo è un valore garantito dalla Costituzione (art. 18); analogamente, sostenere, anche finanziariamente, le associazioni culturali costituisce un dovere per gli amministratori pubblici, nell'interesse della comunità che rappresentano. Ecco spiegata ProgettÒrchestra APS.
Il lettore che non conosce l'antefatto storico e le radici del progetto potrebbe essere indotto a ritenere erroneamente che l'Associazione sia un affare losco organizzato da loschi individui. Ma abbiamo visto che così non è.
La medesima scusante, invece, non mi sento di predicarla in capo agli autori delle critiche, alcuni dei quali, avendo più anni di me, sono certo conoscano la genealogia della vecchia Orchestra, ma hanno pensato di sacrificare l'onestà di pensiero per un momento di pubblicità.
Fu per me, come anche per tutti gli attuali soci, un motivo di grande delusione l'interruzione delle iniziative dell'Orchestra nel 2002 (salvo un ultimo e isolato evento del 2006). Fu complice la sordità della politica e la pigrizia dei tanti amministratori della città che nel tempo si sono succeduti. Un'Orchestra con tanti musicisti di qualità che era stata sulle TV nazionali e aveva fatto il giro dell'Italia, inciso CD, anche per portare alto il nome della Città di Andria, si congedava nell'indifferenza.
Fino a Giovanna Bruno, il nostro Sindaco, che ha riacceso la scintilla. Ricordo lei che, sempre gratuitamente come tanti altri, in alcune occasioni si prestava a fare la presentatrice dei concerti. Così come ricordo le orecchie tese di molti quando, in campagna elettorale nel 2020, si sentiva parlare, dopo decenni, di riattivare il vecchio progetto dell'Orchestra. Abbiamo semplicemente cavalcato questo clima favorevole, ritrovandoci proprio là, dove ci eravamo lasciati.
Per il concerto del 22 giugno scorso in villa comunale, prima uscita pubblica dell'Orchestra, l'Associazione ha incamerato 11.700 euro, impiegati per retribuire i 31 componenti dell'organico orchestrale nella misura prevista dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro dei musicisti, sia per i 3 giorni di prova (18, 19 e 20 giugno) e sia per l'esibizione. Altri denari sono occorsi per coprire le spese amministrative (adempimenti lavoristici, fiscali e previdenziali) correlate all'evento. Per ragioni personali e di opportunità, qualcuno ha addirittura rinunciato al compenso, anche per i concerti futuri. Nessuno nell'associazione ne ha tratto profitto. Così come prevede la legge e lo statuto dell'Associazione.
Realizzare uno spettacolo orchestrale importante comporta l'impiego di cospicue risorse che nel prossimo futuro cercheremo di coprire in tutto o in parte con risorse interne e, in particolar modo, con veri e propri biglietti d'ingresso. Ma, come tutte le scommesse impongono, prime fra tutte quelle che si pongono ambiziosi obiettivi, bisogna comunque investire. E questo è ancor più vero ove si consideri che l'Orchestra che abbiamo ammirato nello spettacolo del 22 giugno – i componenti sono in larga parte gli stessi dell'esperienza passata – nelle intenzioni di ProgettÒrchestra, è solo uno degli scopi associativi: abbiamo in animo di costituire, guardando prioritariamente al nostro territorio cittadino, una sezione orchestrale giovanile, laboratori musicali sia per l'esecuzione e sia per la produzione di musica d'insieme, e molto altro. Pertanto, l'investimento effettuato va letto anche sotto la lente della progettualità associativa nel suo complesso.
Ringrazio a nome mio e anche a nome dell'Associazione gli attuali amministratori comunali che hanno deciso di fare propria questa scommessa, che mi auguro – conlcude Bianchino – diventi sempre di più una storia d'amore tra l'Orchestra e la Città».
«Non è mio costume, né quale semplice cittadino che vive come tanti altri la città e né tantomeno nella mia veste di avvocato, intervenire apertamente a mezzo della stampa per dare più rumore alle mie personali idee. Senonché, la passione per la musica da una parte e la dedizione a ProgettÒrchestra dall'altra mi impongono di replicare in forma pubblica a recenti affermazioni critiche che sono state sollevate altrettanto pubblicamente. È vero che la critica musicale o, più genericamente, quella culturale alimenta la crescita di una comunità; la critica personale, invece, peraltro utilizzata nel millantato esercizio della manifestazione del pensiero politico è solo meschinità.
Avevo meno di 16 anni quando suonavo il basso elettrico nell'Orchestra Città di Andria negli anni '90. La stessa età, all'incirca, che avevano le adorabili cantanti, che tutti conosciamo e apprezziamo, Luciana Negroponte, Patrizia Lomuscio e Titti Conversano. La stessa età che aveva il tastierista Mario Loconte (attuale assessore) e, un anno più o un anno meno, anche il pianista dell'Orchestra, il Maestro Gaetano Pistillo, poi divenuto il marito dell'attuale Sindaco di Andria. E potrei fare anche altri nomi, primo fra tutti quello del meraviglioso e talentuoso Maestro e arrangiatore, il Direttore Vito Andrea Morra.
Nomi e volti – la stessa cosa vale per i soci dell'Associazione – che in un modo o nell'altro, offrendo il proprio talento musicale oppure la propria instancabile disponibilità ad organizzare gli eventi, si ritrovano uniti dopo quasi trent'anni nel nuovo progetto che faticosamente in questo 2024 ha trovato il suo compimento, nel momento in cui si è costituita l'Associazione ProgettÒrchestra APS: non si tratta di una comune associazione non riconosciuta di diritto comune, ma un vero e proprio Ente del Terzo Settore, al quale si applicano precise norme pubbliche che regolano ogni aspetto dalla vita associativa, a cominciare dall'ammissione dei soci, passando per le norme in materia di gestione della finanza e alle norme in tema di trasparenza della contabilità sociale.
L'associazione non distribuisce alcun utile ai soci, neppure indirettamente, perché non ha scopo di lucro. I soci, piuttosto, del tutto gratuitamente, impiegano energie proprie, sottraendole alla famiglia e al lavoro, accomunati dall'amore per la musica. L'associazionismo è un valore garantito dalla Costituzione (art. 18); analogamente, sostenere, anche finanziariamente, le associazioni culturali costituisce un dovere per gli amministratori pubblici, nell'interesse della comunità che rappresentano. Ecco spiegata ProgettÒrchestra APS.
Il lettore che non conosce l'antefatto storico e le radici del progetto potrebbe essere indotto a ritenere erroneamente che l'Associazione sia un affare losco organizzato da loschi individui. Ma abbiamo visto che così non è.
Fu per me, come anche per tutti gli attuali soci, un motivo di grande delusione l'interruzione delle iniziative dell'Orchestra nel 2002 (salvo un ultimo e isolato evento del 2006). Fu complice la sordità della politica e la pigrizia dei tanti amministratori della città che nel tempo si sono succeduti. Un'Orchestra con tanti musicisti di qualità che era stata sulle TV nazionali e aveva fatto il giro dell'Italia, inciso CD, anche per portare alto il nome della Città di Andria, si congedava nell'indifferenza.
Fino a Giovanna Bruno, il nostro Sindaco, che ha riacceso la scintilla. Ricordo lei che, sempre gratuitamente come tanti altri, in alcune occasioni si prestava a fare la presentatrice dei concerti. Così come ricordo le orecchie tese di molti quando, in campagna elettorale nel 2020, si sentiva parlare, dopo decenni, di riattivare il vecchio progetto dell'Orchestra. Abbiamo semplicemente cavalcato questo clima favorevole, ritrovandoci proprio là, dove ci eravamo lasciati.
Per il concerto del 22 giugno scorso in villa comunale, prima uscita pubblica dell'Orchestra, l'Associazione ha incamerato 11.700 euro, impiegati per retribuire i 31 componenti dell'organico orchestrale nella misura prevista dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro dei musicisti, sia per i 3 giorni di prova (18, 19 e 20 giugno) e sia per l'esibizione. Altri denari sono occorsi per coprire le spese amministrative (adempimenti lavoristici, fiscali e previdenziali) correlate all'evento. Per ragioni personali e di opportunità, qualcuno ha addirittura rinunciato al compenso, anche per i concerti futuri. Nessuno nell'associazione ne ha tratto profitto. Così come prevede la legge e lo statuto dell'Associazione.
Realizzare uno spettacolo orchestrale importante comporta l'impiego di cospicue risorse che nel prossimo futuro cercheremo di coprire in tutto o in parte con risorse interne e, in particolar modo, con veri e propri biglietti d'ingresso. Ma, come tutte le scommesse impongono, prime fra tutte quelle che si pongono ambiziosi obiettivi, bisogna comunque investire. E questo è ancor più vero ove si consideri che l'Orchestra che abbiamo ammirato nello spettacolo del 22 giugno – i componenti sono in larga parte gli stessi dell'esperienza passata – nelle intenzioni di ProgettÒrchestra, è solo uno degli scopi associativi: abbiamo in animo di costituire, guardando prioritariamente al nostro territorio cittadino, una sezione orchestrale giovanile, laboratori musicali sia per l'esecuzione e sia per la produzione di musica d'insieme, e molto altro. Pertanto, l'investimento effettuato va letto anche sotto la lente della progettualità associativa nel suo complesso.
Ringrazio a nome mio e anche a nome dell'Associazione gli attuali amministratori comunali che hanno deciso di fare propria questa scommessa, che mi auguro – conlcude Bianchino – diventi sempre di più una storia d'amore tra l'Orchestra e la Città».