Operazione "Traffic": 8 arresti
Disarticolata centrale della droga operante nelle Province di Bat e Bari
martedì 15 ottobre 2013
13.23
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Trani hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 13 soggetti accusati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina nella città di Bisceglie e Comuni limitrofi, con ramificazioni a Milano e nel sud Barese nel periodo compreso tra febbraio ed aprile dell'anno 2011.
Con queste pesanti accuse sono stati arrestati, a seguito di un blitz, eseguito in varie località della Puglia, Toscana e Lombardia, cui hanno partecipato circa 80 carabinieri, oltre ad un velivolo del Nucleo Elicotteri di Bari ed unità cinofile, Giovanni Cassanelli ed altri 7 personaggi di spicco del panorama malavitoso biscegliese, putignanese e monopolitano. Le indagini, avviate all'inizio del 2011 dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trani e coordinate dal Pubblico Ministero Antonio Savasta, hanno permesso di accertare che gli odierni arrestati unitamente ad altre 15 persone, di cui 5 tutt'ora ricercate e 10 denunciate a piede libero, erano coinvolti in un'articolata attività di spaccio di cocaina, che, oltre ad essere ben consolidata sul territorio di Bisceglie, interessava anche alcuni Comuni del sud barese e della provincia di Foggia. L'attività illecita era promossa e diretta da un biscegliese, che utilizzava un'officina meccanica, gestita da Arturo Cavallaro, nel cuore della cittadina del nord barese come quartier generale per lo smistamento dello stupefacente e luogo di incontro per "addetti ai lavori" e "procacciatori d'affari", da cui venivano impartite, di volta in volta, le direttive esecutive ai complici del gruppo criminoso. L'insospettabile locale era anche impiegato come una sorta di "fast food", dove, per i clienti più fidati, era possibile, anche a credito, acquistare e consumare sul posto lo stupefacente, in tutta tranquillità, lontano da occhi indiscreti.
Nel corso dell'attività investigativa, i Carabinieri di Trani, decifrando il linguaggio convenzionalmente artificioso ("lastre", "macchina", "documenti", "trapani", "prolunghe"), usato dai malviventi proprio allo scopo di eludere le attenzioni sui loro movimenti illeciti, hanno tratto in arresto, anche in collaborazione con altri Comandi dell'Arma, quattro persone in flagranza di reato, rinvenendo e sequestrando complessivamente oltre 3 kg di cocaina pura.
Con queste pesanti accuse sono stati arrestati, a seguito di un blitz, eseguito in varie località della Puglia, Toscana e Lombardia, cui hanno partecipato circa 80 carabinieri, oltre ad un velivolo del Nucleo Elicotteri di Bari ed unità cinofile, Giovanni Cassanelli ed altri 7 personaggi di spicco del panorama malavitoso biscegliese, putignanese e monopolitano. Le indagini, avviate all'inizio del 2011 dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trani e coordinate dal Pubblico Ministero Antonio Savasta, hanno permesso di accertare che gli odierni arrestati unitamente ad altre 15 persone, di cui 5 tutt'ora ricercate e 10 denunciate a piede libero, erano coinvolti in un'articolata attività di spaccio di cocaina, che, oltre ad essere ben consolidata sul territorio di Bisceglie, interessava anche alcuni Comuni del sud barese e della provincia di Foggia. L'attività illecita era promossa e diretta da un biscegliese, che utilizzava un'officina meccanica, gestita da Arturo Cavallaro, nel cuore della cittadina del nord barese come quartier generale per lo smistamento dello stupefacente e luogo di incontro per "addetti ai lavori" e "procacciatori d'affari", da cui venivano impartite, di volta in volta, le direttive esecutive ai complici del gruppo criminoso. L'insospettabile locale era anche impiegato come una sorta di "fast food", dove, per i clienti più fidati, era possibile, anche a credito, acquistare e consumare sul posto lo stupefacente, in tutta tranquillità, lontano da occhi indiscreti.
Nel corso dell'attività investigativa, i Carabinieri di Trani, decifrando il linguaggio convenzionalmente artificioso ("lastre", "macchina", "documenti", "trapani", "prolunghe"), usato dai malviventi proprio allo scopo di eludere le attenzioni sui loro movimenti illeciti, hanno tratto in arresto, anche in collaborazione con altri Comandi dell'Arma, quattro persone in flagranza di reato, rinvenendo e sequestrando complessivamente oltre 3 kg di cocaina pura.