"Opera tua": la Coop restaura un quadro. In gara il "San Nicola" di Andria

È possibile votare sino al 30 aprile. L'opera è attualmente nell'omonima chiesa

giovedì 19 aprile 2018
A cura di Sara Suriano
Dal 1° al 30 aprile è possibile votare l'opera "San Nicola", attualmente nell'abside dell'omonima chiesa di Andria (dedicata al Santo di Myra, sita nel centro storico), per la sponsorizzazione di un restauro promosso dall'iniziativa "Opera tua", di Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con Fondaco Italia e Associazione Siti Italiani Unesco.

Questo mese le opere in gara sono due, pertanto il quadro andriese "duellerà" per il restauro con "San Nicola e le storie della sua vita", della Pinacoteca Metropolitana di Bari.

Votare è semplice e ti permetterà di ottenere uno sconto del 15% su una spesa di "Sapori, si parte".

- Se sei già socio Coop, basterà cercare la pagina
https://www.coopalleanza3-0.it/soci/votazioni-opere/
- se non sei socio puoi votare attraverso la pagina
https://www.facebook.com/CoopAlleanza30/?fref=ts
- si ha la possibilità di votare di persona in tutte le sedi Coop.

Fai un gesto d'amore verso l'arte, vota anche tu.

Descrizione dell'opera (da AndriArte): Il dipinto raffigurante S. Nicola, come gli altri due laterali del presbiterio (a sinistra quello di Ester e a destra di Salomone) è molto deteriorato.

Eccone una descrizione dell'ottocento: "Sopra le iscrizioni sta affisso ampio quadro del Mirano sullodato patriarcalmente vestito alla Greca, con cornice dorata. ... Nei due angoli superiori del quale son dipinti a mezzo busto il Salvatore e la Vergine. Inferiormente a destra quel nobile giovinetto Barese, che secondo la tradizione fatto schiavo da Turchi trovavasi a servire un Pascià da coppiere. Quindi, avvenne, che ricorrendo la festività del Santo in sua Patria, sospirava nel dolore di non trovarsi ivi per goderla. Accortosi il Padrone del mal umore del giovinetto, mentre versavali col boccale in bacino d'argento dell'acqua, gliene dimandò il motivo, e quegli gliela manifestò schiettamente. Il Pascià cachinnandolo fecegli allora sentire, che quando fosse tanto miracoloso il Santo, potuto avrebbe secondare il di lui desiderio. Quand'ecco apparve il mitrato di Patara, e preso il coppiere per il ciuffetto dei capelli, tradusselo nella patria, tenendo tuttavia in mano il boccale, col bacino. Imparò così quel Barbaro a rispettare gli eroi della Chiesa. A sinistra vedesi una tinozza dalla cui bocca scorgono tre fanciulli ch'erano stati uccisi, e fatti in brani seppelliti nella stessa con tanta spietatezza. Il S. Pastore tiene alla manca un libro aperto, sul quale osservasi prominenti tre palle d'oro, significative dell'altro stupendo miracolo da lui fatto, in aver provveduto di dote tre povere donzelle che per deficienza della stessa collocar non poteansi in matrimonio".
IMG JPG © Andriarte