Onda d'Urto: «Andria tra le città più inquinate d’Italia? Sciatteria e diffamazione»
La presidente Angela Somma: «Ci impegniamo a contrastare i fattori di rischio evitabili, ma anche l’ignoranza e l’indifferenza»
giovedì 2 febbraio 2023
«In questi giorni sono state fatte, dette e scritte molte sciocchezze a danno della nostra comunità. Non è accettabile, infatti, che ARPA lasci un sensore degli inquinanti aerodispersi, l'unica centralina del vastissimo territorio della città, direttamente dentro un cantiere in cui si sta scavando. Lo sanno tutti - scrive in una nota la dott.ssa Angela Somma, presidente dell'associazione Onda d'Urto onlus - che se si scava si produce polvere. Ebbene, i tecnici dell'ARPA, nonostante questa ciclopica svista nella buona pratica delle rilevazioni ambientali, non solo non hanno spostato la centralina ma hanno anche concluso che nella nostra città ci sono livelli di inquinanti molto alti.
E Legambiente nazionale cosa fa? Prende i dati di ARPA e stila la classifica ponendo la città di Andria tra le più inquinate d'Italia, disinteressandosi della buona pratica di rilevazione e senza neppure interpellare Legambiente locale, che ben conosce la posizione della centralina posizionata direttamente nel cantiere di scavo. Il risultato è che si diffonde a livello planetario che la città di Andria è immersa nelle polveri. È grottesco. Ci sarebbe da ridere se non fosse che stiamo parlando di cose molto serie, quale è la qualità di vita e di salute dei cittadini. Rendiamo dunque pubblico il nostro pensiero in merito al report "Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi" Legambiente nazionale.
Dal primo giorno di fondazione della nostra associazione cerchiamo di sensibilizzare e informare le istituzioni e cittadini andriesi sulla necessità di redigere un Piano del Traffico Sostenibile e soprattutto cercare di fare ridurre l'utilizzo "superfluo" degli autoveicoli per ridurre l'esposizione alle polveri sottili. Ne sono prova le nostre iniziative del passato ai passaggi a livello per far spegnere i motori in sosta, gli incontri nelle parrocchie e nelle scuole per una campagna di dissuasione all'uso dei veicoli a motore. Ad Andria è necessario un monitoraggio costante, capillare e serio di tutte le fonti di inquinamento delle matrici ambientali. E ci stiamo provando con le altre associazioni del Forum Ricorda/Rispetta trovando nell'amministrazione comunale un interlocutore attento e disponibile. Di recente abbiamo stipulato un patto di collaborazione con il Comune per l'utilizzo delle centraline di misurazione dei campi elettromagnetici ed è aperto un tavolo tecnico per la redazione del Profilo di Salute della città.
Alla sciatteria e alla superficialità di chi dovrebbe tenere a cuore la protezione dell'ambiente e alla diffamazione della nostra comunità rispondiamo con il costante impegno a contrastare i fattori di rischio evitabili ma anche l'ignoranza e l'indifferenza».
E Legambiente nazionale cosa fa? Prende i dati di ARPA e stila la classifica ponendo la città di Andria tra le più inquinate d'Italia, disinteressandosi della buona pratica di rilevazione e senza neppure interpellare Legambiente locale, che ben conosce la posizione della centralina posizionata direttamente nel cantiere di scavo. Il risultato è che si diffonde a livello planetario che la città di Andria è immersa nelle polveri. È grottesco. Ci sarebbe da ridere se non fosse che stiamo parlando di cose molto serie, quale è la qualità di vita e di salute dei cittadini. Rendiamo dunque pubblico il nostro pensiero in merito al report "Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi" Legambiente nazionale.
Dal primo giorno di fondazione della nostra associazione cerchiamo di sensibilizzare e informare le istituzioni e cittadini andriesi sulla necessità di redigere un Piano del Traffico Sostenibile e soprattutto cercare di fare ridurre l'utilizzo "superfluo" degli autoveicoli per ridurre l'esposizione alle polveri sottili. Ne sono prova le nostre iniziative del passato ai passaggi a livello per far spegnere i motori in sosta, gli incontri nelle parrocchie e nelle scuole per una campagna di dissuasione all'uso dei veicoli a motore. Ad Andria è necessario un monitoraggio costante, capillare e serio di tutte le fonti di inquinamento delle matrici ambientali. E ci stiamo provando con le altre associazioni del Forum Ricorda/Rispetta trovando nell'amministrazione comunale un interlocutore attento e disponibile. Di recente abbiamo stipulato un patto di collaborazione con il Comune per l'utilizzo delle centraline di misurazione dei campi elettromagnetici ed è aperto un tavolo tecnico per la redazione del Profilo di Salute della città.
Alla sciatteria e alla superficialità di chi dovrebbe tenere a cuore la protezione dell'ambiente e alla diffamazione della nostra comunità rispondiamo con il costante impegno a contrastare i fattori di rischio evitabili ma anche l'ignoranza e l'indifferenza».