On. D'Ambrosio: «Zona Franca Urbana, finanziamenti bloccati in Regione»
Il Deputato andriese del Movimento 5 Stelle ripercorre le tappe del provvedimento
giovedì 3 aprile 2014
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In tanti definiscono imminente l'avvio dei bandi per le Zone Franche Urbane (Articolo 6 marzo 2014), agevolazioni fiscali e previdenziali per micro e piccole imprese in alcune aree infra-comunali di 11 comuni pugliesi tra cui la Città di Andria, ma ad oggi la Regione Puglia resta ancora indietro rispetto ad altre regioni che vi hanno già provveduto. Il perchè è riferito dall'intervento dell'On. Giuseppe D'Ambrosio, deputato andriese del Movimento 5 Stelle: «Il 27 marzo è stata inviata una comunicazione all'Agenzia delle entrate per concordare il trasferimento della prima tranche di risorse - dice l'On. D'Ambrosio - pare però che la Regione Puglia non abbia ancora dato riscontro alla nota del Ministero del 21 gennaio 2014 con la quale si richiedevano, come previsto dalla normativa di riferimento dell'intervento, indicazioni circa l'attivazione di eventuali riserve di scopo in favore di determinate tipologie di imprese, sottolineando l'urgenza di avere un formale riscontro alla richiesta, al fine di velocizzare i tempi per la concreta attuazione dell'intervento. Per mio conto, posso dire di aver sollecitato formalmente alla Regione Puglia una soluzione a queste problematiche già dal 10 marzo».
Il chiarimento del deputato 5 Stelle per ripercorrere il lungo iter di questo provvedimento che potrebbe essere una boccata d'ossigeno per diversi imprenditori pugliesi: «Ritengo che il conseguimento di un risultato concreto per i cittadini venga prima di qualsiasi successo personale - prosegue l'On. D'Ambrosio - Ho cercato a lungo informazioni su questo finanziamento, prima con una interrogazione presentata insieme a tutti i deputati pugliesi del M5S il 4 dicembre 2013. Il governo Letta, ovviamente, non rispose. Poi il 22 gennaio, dopo ulteriori pressioni, il Ministero dell'economia, con nota n°1000, inviava al Ministero dello sviluppo economico il decreto sottoscritto. Ma il calvario continua - dice ancora D'Ambrosio - durante il mese di febbraio, ho scoperto che il decreto era all'attenzione della Corte dei Conti e che vi erano due problemi, in particolare, che la Regione Puglia era stata chiamata a risolvere. Così, mentre alcuni esponenti regionali già davano per imminente l'avvio delle ZFU in Puglia, il sottoscritto, invece di avvantaggiarsi con una facile polemica sui mezzi di informazione, agli inizi di marzo informava formalmente l'assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia».
Il peregrinare tra gli uffici ha una sua conclusione positiva lo scorso 12 marzo allorquando il decreto è stato registrato dalla Corte dei Conti: «Ho verificato che anche le difficoltà legate al trasferimento delle risorse per il finanziamento dell'intervento sono sostanzialmente superate - continua l'On. D'Ambrosio - Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione, la Ragioneria e la Regione Puglia si sono (finalmente) accordate per un trasferimento diretto della prima tranche della dotazione finanziaria (per un importo di 30 milioni di euro, a fronte dei 60 milioni complessivamente stanziati) dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione all'Agenzia delle entrate, mentre la seconda tranche, di pari importo, dovrebbe essere trasferita all'Agenzia nel momento in cui quest'ultima avrà comunicato al Ministero l'avvenuta fruizione delle agevolazioni da parte delle imprese beneficiarie, per un ammontare pari al 50% dell'importo della prima tranche del versamento». Poi, tuttavia, il nuovo stop e l'attesa di una burocrazia che resta faraonica e lontana dalle vere esigenze dei cittadini.
Andria, Barletta, Molfetta, Foggia, Lecce, Taranto, Manfredonia, San Severo, Lucera, Manduria e Santeramo in Colle, restano in religiosa attesa per un provvedimento atteso dal 2006 (Articolo AndriaViva 1 giugno 2013)
Il chiarimento del deputato 5 Stelle per ripercorrere il lungo iter di questo provvedimento che potrebbe essere una boccata d'ossigeno per diversi imprenditori pugliesi: «Ritengo che il conseguimento di un risultato concreto per i cittadini venga prima di qualsiasi successo personale - prosegue l'On. D'Ambrosio - Ho cercato a lungo informazioni su questo finanziamento, prima con una interrogazione presentata insieme a tutti i deputati pugliesi del M5S il 4 dicembre 2013. Il governo Letta, ovviamente, non rispose. Poi il 22 gennaio, dopo ulteriori pressioni, il Ministero dell'economia, con nota n°1000, inviava al Ministero dello sviluppo economico il decreto sottoscritto. Ma il calvario continua - dice ancora D'Ambrosio - durante il mese di febbraio, ho scoperto che il decreto era all'attenzione della Corte dei Conti e che vi erano due problemi, in particolare, che la Regione Puglia era stata chiamata a risolvere. Così, mentre alcuni esponenti regionali già davano per imminente l'avvio delle ZFU in Puglia, il sottoscritto, invece di avvantaggiarsi con una facile polemica sui mezzi di informazione, agli inizi di marzo informava formalmente l'assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia».
Il peregrinare tra gli uffici ha una sua conclusione positiva lo scorso 12 marzo allorquando il decreto è stato registrato dalla Corte dei Conti: «Ho verificato che anche le difficoltà legate al trasferimento delle risorse per il finanziamento dell'intervento sono sostanzialmente superate - continua l'On. D'Ambrosio - Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione, la Ragioneria e la Regione Puglia si sono (finalmente) accordate per un trasferimento diretto della prima tranche della dotazione finanziaria (per un importo di 30 milioni di euro, a fronte dei 60 milioni complessivamente stanziati) dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione all'Agenzia delle entrate, mentre la seconda tranche, di pari importo, dovrebbe essere trasferita all'Agenzia nel momento in cui quest'ultima avrà comunicato al Ministero l'avvenuta fruizione delle agevolazioni da parte delle imprese beneficiarie, per un ammontare pari al 50% dell'importo della prima tranche del versamento». Poi, tuttavia, il nuovo stop e l'attesa di una burocrazia che resta faraonica e lontana dalle vere esigenze dei cittadini.
Andria, Barletta, Molfetta, Foggia, Lecce, Taranto, Manfredonia, San Severo, Lucera, Manduria e Santeramo in Colle, restano in religiosa attesa per un provvedimento atteso dal 2006 (Articolo AndriaViva 1 giugno 2013)