Omofobia, Carbone: «Il PD ha chiesto l'adesione di Andria alla rete Re.a.dy»
La segretaria del circolo cittadino rilancia la proposta dei consiglieri Marchio e Vitanostra
martedì 5 gennaio 2016
10.30
«Non è più tempo di proclami o semplici dichiarazioni di vicinanza o sostegno, è necessario e urgente passare ad atti e provvedimenti concreti! L'ultimo triste episodio di omofobia accaduto recentemente ad Andria è il chiaro sintomo del grado di 'barbarie' o, più semplicemente, di 'ignoranza' e inciviltà che sta prendendo piede nella nostra città. Non c'è comunità senza la tutela e il rispetto della dignità sociale e civile di tutti e di ciascuno. Sulla base di questa convinzione e dando seguito all'impegno che il PD cittadino ha preso pubblicamente qualche tempo fa, i consiglieri comunali e provinciali del PD Lorenzo Marchio Rossi e Salvatore Vitanostra hanno protocollato presso la Presidenza del Consiglio comunale una proposta di delibera per l'adesione della nostra città alla rete Re.a.dy. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere)».
E' una nota a firma della segretaria del Partito Democratico, Maria Carbone, che rilancia la proposta: «Lo scopo prioritario di questa realtà è quello di attivare politiche di inclusione sociale rivolte a tutte le cittadine e i cittadini LGBT, sviluppando azioni e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi per contrastare ogni forma di discriminazione - dice Maria Carbone - La non discriminazione costituisce un principio generale che ha valore universale, riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 1948. Se consideriamo inoltre che l'art 3, comma 1°, dello Statuto comunale di Andria prevede che "Il Comune, ispirandosi agli ideali di pace e di non violenza, di libertà, democrazia, solidarietà e pari dignità, promuove il pieno sviluppo della persona umana, sia come singolo sia come componente delle formazioni sociali", siamo convinti che la proposta di delibera potrà trovare più ampio consenso nonché condivisione in seno ai vari gruppi consiliari o ai singoli consiglieri comunali della nostra città. A tal fine, la proposta di delibera è stata depositata presso la Presidenza del Consiglio per eventuali e auspicabili ulteriori sottoscrizioni».
E' una nota a firma della segretaria del Partito Democratico, Maria Carbone, che rilancia la proposta: «Lo scopo prioritario di questa realtà è quello di attivare politiche di inclusione sociale rivolte a tutte le cittadine e i cittadini LGBT, sviluppando azioni e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi per contrastare ogni forma di discriminazione - dice Maria Carbone - La non discriminazione costituisce un principio generale che ha valore universale, riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 1948. Se consideriamo inoltre che l'art 3, comma 1°, dello Statuto comunale di Andria prevede che "Il Comune, ispirandosi agli ideali di pace e di non violenza, di libertà, democrazia, solidarietà e pari dignità, promuove il pieno sviluppo della persona umana, sia come singolo sia come componente delle formazioni sociali", siamo convinti che la proposta di delibera potrà trovare più ampio consenso nonché condivisione in seno ai vari gruppi consiliari o ai singoli consiglieri comunali della nostra città. A tal fine, la proposta di delibera è stata depositata presso la Presidenza del Consiglio per eventuali e auspicabili ulteriori sottoscrizioni».