Omicidio Capogna, spunta legame fra vittima e la malavita di Trinitapoli
Secondo una inchiesta della DDA di Bari
venerdì 26 luglio 2019
16.51
C'è un legame fra la geografia malavitosa di Trinitapoli e Vito Capogna, 66 anni, vittima la scorsa notte di un omicidio mentre si trovata in una piazzetta all'incrocio fra via Ospedaletto e corso Europa Unita alla periferia di Andria, dove i suoi killer lo hanno freddato con due proiettili esplosi da un'arma da fuoco. Era uno dei personaggi di spicco di una delle famiglie che gestisce i traffici illeciti sul territorio svevo.
Il legame riguardo il figlio della vittima, Pietro. Quest'ultimo, secondo quanto emerso da una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, doveva rimanere vittima in un agguato mortale, in realtà mai portato a termine, ideato dagli uomini di uno dei due clan di Trainitapoli, che gestiscono i traffici illeciti sul territorio casalino, perché ritenuto vicino al boss Pietro De Rosa, ucciso sotto casa da una pioggia di proiettili lo scorso 20 gennaio.
Il legame riguardo il figlio della vittima, Pietro. Quest'ultimo, secondo quanto emerso da una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, doveva rimanere vittima in un agguato mortale, in realtà mai portato a termine, ideato dagli uomini di uno dei due clan di Trainitapoli, che gestiscono i traffici illeciti sul territorio casalino, perché ritenuto vicino al boss Pietro De Rosa, ucciso sotto casa da una pioggia di proiettili lo scorso 20 gennaio.