Oltre alla siccità arrivano ad Andria i primi furti di olive: agricoltori preoccupati

Un ingente furto, avvenuto la scorsa notte è stato denunciato alle Forze dell'ordine

mercoledì 23 ottobre 2019 20.00
La vigilia della campagna olivicola in una delle capitali dell'olivicoltura nazionale si preannuncia carica di tante incognite. Timori tra le associazioni ed organizzazioni del settore per le alte temperature che stanno facendo maturare precocemente il prodotto, quando le drupe non contengono ancora sufficiente polpa da olio. Ricorrenti irrigazioni stanno facendo lievitare i costi per le anticipazioni agrarie e stanno creando non pochi problemi per gli invasi irrigui ormai ai livelli di guardia.

Ed intanto lo spettro dei furti di olive, non ancora di olio, fa capolino ad Andria. E' di qualche ora fa l'indiscrezione di un grosso furto di olive avvenuto in un magazzino di compravendita di olive, proprio alla vigilia dell'avvio delle prime operazioni di raccolta della campagna olivicola 2019-20.

Nottetempo ignoti sarebbero penetrati all'interno di questo magazzino, situato alla periferia di Andria ed avrebbero portato via un quantitativo considerevole di olive: un colpo sulle cui modalità stanno adesso indagando gli agenti del locale Commissariato della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini con l'avvallo del supporto investigativo del gabinetto della scientifica. Prima di questo ingente furto, solo piccoli furti avvenuti nelle immediate vicinanze del centro abitato, di poche decine di chili di olive, per lo più azioni di persone che hanno bisogno di raggranellare qualche euro per potersi sfamare, niente di criminale.

Un episodio che non preannuncia niente di buono. Stiamo parlando di olive sicuramente giunte ad Andria non dai territori limitrofi, visto che le operazioni non sono ancora iniziate. Probabilmente da altri territori di regioni limitrofe, quali la Basilicata o la Calabria o addirittura dalla Grecia o da Paesi extra comunitari.

Generalmente prima dell'avvio di una nuova campagna olearia giungono nei porti pugliesi navi con olio d'oliva estero che il più delle volte viene fatto arrivare così da mantenere calmierato il prezzo del primo olio extra vergine d'oliva. Non solo: quest'olio viene utilizzato per le prime miscelazioni, così da poter immettere prontamente sul mercato quantità di olio d'oliva spacciato per fresco olio d'oliva pugliese.

Adesso l'arrivo delle prime olive ad Andria lascia molti olivicoltori preoccupati: il timore è quello di vedere non solo crollare a causa della siccità, una produzione che si delineava molto positiva dopo l'infausta produzione dell'anno prima, falcidiata da xylella e gelate. L'arrivo di quantitativi di olive, da regioni vicinori o dall'estero, pronte per essere lavorate mentre la maggior parte dei frantoi è ancora ferma, lascia presagire movimenti di mercato che potrebbero portare ad azioni speculative a danno delle giuste aspettative degli olivicoltori nostrani, sempre attenti alla qualità del prodotto ed alla genuinità dell'olio extra vergine d'oliva.

Speriamo che ciò non avvenga: ne va della nostra economia e di uno dei settori strategici del comparto primario.