Oltre 700 barchette in Piazza per non dimenticare i migranti

Porro: «Ricordare che siamo esseri umani e la vita va difesa»

lunedì 27 aprile 2015 10.32
A cura di Stefano Massaro
Oltre 700 barchette di carta in Piazza "Catuma" per non dimenticare la strage di migranti avvenuta nel canale di Sicilia meno di dieci giorni fa. Una manifestazione silenziosa per non far cadere nell'oblio una tragedia che è solo la punta dell'iceberg di una continua conta che si aggiorna ogni qualvolta un barcone parte dalle coste libiche per tentare di giungere sulle coste europee. E' stato questo lo scopo dell'iniziativa svoltasi ieri, domenica 26 aprile, nella Città di Andria e curata da diversi cittadini privati con il coordinamento dall'Associazione Avvocato di Strada Onlus con la collaborazione essenziale dei bambini del Centro Socio Educativo Diurno "Siddharta" della Cooperativa Tempi Nuovi di Andria.

Centinaia le persone che hanno affollato Piazza Vittorio Emanuele II ad Andria per portare una propria barchetta o semplicemente per capire cosa stesse accadendo ed il senso di quel mare di barchette di carta: «Una manifestazione nata dall'idea che non si deve dimenticare - ha detto l'Avv. Roberta Porro di Avvocato di Strada - che i fari dell'opinione pubblica devono rimanere accesi su questa tragedia immane e su tutte le tragedie che quotidianamente non si sentono. I migranti sono uomini, donne e bambini che cercano un nuovo futuro e il nostro obbligo è quello di tenere i riflettori accesi per spingere chi di dovere ad intervenire seriamente per questa silenziosa e continua strage. 700 barchette per commemorare questa strage che è balzata agli onori delle cronache e per denunciare e soprattutto ricordare che prima di tutto siamo esseri umani e che la vita va difesa a tutti i costi».

Nessuna connotazione politica ma importante rilevanza sociale, per sensibilizzare i cittadini sul tema: «Nessuna strumentalizzazione - ha concluso l'Avv. Porro - hanno aiutato tanti cittadini ma anche Avvocato di Strada ed i bambini della cooperativa Tempi Nuovi oltre a persone della società civile. Questa è una manifestazione ed una battaglia che deve unire e che va ben oltre la politica».
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