Oltre 43anni di carcere per 12 appartenenti al clan "Griner"
Operazione della Polizia nel luglio del 2013 a seguito di una rapina a Ruvo
mercoledì 17 dicembre 2014
Il GUP del Tribunale di Bari ha pronunciato, lo scorso 12 dicembre, le sentenze di condanna per le dodici persone ritenute appartenenti ad un clan criminoso facente capo a Filippo Griner, classe '82, fermato nel mese di giugno del 2013 a pochi giorni di anticipo dall'operazione del luglio dello stesso anno condotta dalla squadra mobile di Bari e dal Commissariato di P.S. di Andria e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che portò in carcere le 12 persone. Per loro, nella sentenza di primo grado, oltre 43 anni di carcere per reati di varia natura.
Dieci anni a Filippo Griner, ritenuto a capo del sodalizio criminale; sei anni rispettivamente a Savino Di Bari e Vincenzo Vaccina; tre anni ed otto mesi per Riccardo Piarulli; mentre per Giuseppe Cafieri tre anni e quattro mesi. Due anni e dieci mesi per Riccardo Campanale ed un anno ed otto mesi per Antonio Merra. Pene dai due anni ed otto mesi ad un anno ed otto mesi per gli altri cinque condannati tra cui le quattro donne che avevano diversi compiti, riconosciuti, all'interno dell'organizzazione criminale.
L'attività investigativa ha documentato le responsabilità in merito a due particolari episodi delittuosi: la rapina commessa a Ruvo di Puglia il 30 maggio 2012, ai danni di due rappresentanti di gioielli, minacciati con una pistola semiautomatica e una mitragliatrice e poi rapinati di oro e preziosi per un valore di circa 50.000 euro e la detenzione, il porto e la ricettazione di numerose armi da guerra clandestine, munizioni di tipo bellico ed esplosivi, sequestrati ad Andria nel novembre 2012.
Dieci anni a Filippo Griner, ritenuto a capo del sodalizio criminale; sei anni rispettivamente a Savino Di Bari e Vincenzo Vaccina; tre anni ed otto mesi per Riccardo Piarulli; mentre per Giuseppe Cafieri tre anni e quattro mesi. Due anni e dieci mesi per Riccardo Campanale ed un anno ed otto mesi per Antonio Merra. Pene dai due anni ed otto mesi ad un anno ed otto mesi per gli altri cinque condannati tra cui le quattro donne che avevano diversi compiti, riconosciuti, all'interno dell'organizzazione criminale.
L'attività investigativa ha documentato le responsabilità in merito a due particolari episodi delittuosi: la rapina commessa a Ruvo di Puglia il 30 maggio 2012, ai danni di due rappresentanti di gioielli, minacciati con una pistola semiautomatica e una mitragliatrice e poi rapinati di oro e preziosi per un valore di circa 50.000 euro e la detenzione, il porto e la ricettazione di numerose armi da guerra clandestine, munizioni di tipo bellico ed esplosivi, sequestrati ad Andria nel novembre 2012.