Olio d'oliva contraffatto: la preoccupazione del Comitato liberi agricoltori andriesi
"Situazioni del genere danneggiano tutto il comparto olivicolo"
sabato 3 agosto 2024
4.59
Il C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) ritorna a parlare delle ultime vicende sulle operazioni delle Forze dell'Ordine che hanno rintracciato tre depositi in agro di Cerignola per la contraffazione di olio extravergine di oliva. Dopo i 46mila litri di olio sequestrato in tutta Italia nel mese di Gennaio, grazie alle ispezioni dei NAS in parecchi frantoi dislocati in tutta la nazione per la mancanza di adozione delle procedure di tracciabilità e registrazione dell'olio prodotto, oggi ci ritroviamo a parlare dei circa 37mila litri di prodotto illegale ma soprattutto olio - come hanno accertato le analisi– proveniente da miscele di olio di girasole e olio di semi con l'aggiunta di coloranti spacciato per olio extravergine di oliva.
Quest'olio veniva confezionato ed etichettato come olio extravergine di oliva assumendo un valore economico elevato pari all'olio prodotto dalle olive, ma mettendo sulla tavola di parecchi consumatori olio adulterato e che non corrispondeva ad olio extravergine di oliva. Il segretario del C.L.A.A. Per. Agr. Zagaria Natale, sempre attento sul tema della sicurezza alimentare, dichiara: "ben venga che si effettuino numerosi controlli in tutto il territorio nazionale perché situazioni del genere danneggiano tutto il comparto olivicolo ma soprattutto quelle aziende che ogni giorno con tanto sacrificio curano i propri ulivi per produrre un olio di alta qualità. In un momento come questo di grave difficoltà economica per la nazione, una semplice casalinga o un ristoratore cercano di risparmiare sulla spesa, perciò si lasciano illudere da un prezzo del fittizio olio extravergine d'oliva leggermente inferiore rispetto a quello originale. Si possono intensificare e migliorare i controlli nei porti italiani dove approdano tante volte oli europei e non, a volte anche di dubbia provenienza o scaricati come olio europei.
Ma se trovano la strada giusta, dopo qualche ora dal suo sbarco lo stesso prodotto nel porto diventa magicamente olio italiano influenzando negativamente i mercati italiani. A fronte di queste apprezzabili operazioni di Polizia resta però il rammarico per quanto poco si faccia a livello politico ed istituzionale. L'agricoltura resta emarginata ed umiliata, scarsamente considerata anche nelle interlocuzioni con una politica che non sa ascoltare" – conclude Zagaria.
Quest'olio veniva confezionato ed etichettato come olio extravergine di oliva assumendo un valore economico elevato pari all'olio prodotto dalle olive, ma mettendo sulla tavola di parecchi consumatori olio adulterato e che non corrispondeva ad olio extravergine di oliva. Il segretario del C.L.A.A. Per. Agr. Zagaria Natale, sempre attento sul tema della sicurezza alimentare, dichiara: "ben venga che si effettuino numerosi controlli in tutto il territorio nazionale perché situazioni del genere danneggiano tutto il comparto olivicolo ma soprattutto quelle aziende che ogni giorno con tanto sacrificio curano i propri ulivi per produrre un olio di alta qualità. In un momento come questo di grave difficoltà economica per la nazione, una semplice casalinga o un ristoratore cercano di risparmiare sulla spesa, perciò si lasciano illudere da un prezzo del fittizio olio extravergine d'oliva leggermente inferiore rispetto a quello originale. Si possono intensificare e migliorare i controlli nei porti italiani dove approdano tante volte oli europei e non, a volte anche di dubbia provenienza o scaricati come olio europei.
Ma se trovano la strada giusta, dopo qualche ora dal suo sbarco lo stesso prodotto nel porto diventa magicamente olio italiano influenzando negativamente i mercati italiani. A fronte di queste apprezzabili operazioni di Polizia resta però il rammarico per quanto poco si faccia a livello politico ed istituzionale. L'agricoltura resta emarginata ed umiliata, scarsamente considerata anche nelle interlocuzioni con una politica che non sa ascoltare" – conclude Zagaria.