Oipa di Andria: «Questo stop ai botti è fallimentare»

Le parole dell'associazione dopo l'approvazione dell'ordinanza sindacale

domenica 28 dicembre 2014
A cura di Stefano Massaro
«Il Sindaco di Andria ha completamente ignorato la richiesta dell'Oipa di Andria e dei Pediatri, emanando un ordinanza uguale a quella fallimentare dell'anno precedente, la delusione per questa scelta è grande». Questo in sintesi il messaggio dell'associazione andriese all'indomani della firma da parte del Primo Cittadino andriese dell'ordinanza che vieta l'utilizzo dei botti per la notte di Capodanno (Articolo 27 dicembre 2014). La richiesta di Oipa e Pediatri, avvalorata da circa 400 firme, è stata presentata nella giornata del 23 dicembre scorso nelle mani del Sindaco Nicola Giorgino e chiedeva, in sostanza, l'approvazione dell'Ordinanza o di un Regolamento che vietasse l'esplosione di botti, petardi, mortaretti e articoli pirotecnici in genere sul proprio territorio in tutto il periodo natalizio che va dal 25 dicembre al 7 gennaio.

«Questa scelta l'ha fatta per esempio il Sindaco di Gravina - dice Mariangela Abbasciano dell'Oipa di Andria - la petizione, inoltre, chiedeva che il divieto venisse fatto rispettare, impegnando la polizia locale in azioni di prevenzione, vigilanza e dissuasione evidenziando che, uno dei motivi del fallimento dell'anno scorso, è stata proprio la carenza di controlli e di interventi sul rispetto del divieto. Infine, nell'ambito di questo percorso culturale e normativo, si chiedeva anche il divieto di commercializzazione di articoli pirotecnici nei negozi e bancarelle. In altri comuni, infatti, si è scelto di vietare oltre all'uso anche la vendita per un periodo che va da metà dicembre al 7 gennaio. Andria vieta solo l'uso (e non la vendita) solo per qualche ora ci chiediamo quale sia l'utilità di questo divieto che salvaguarda bambini e animali solo per qualche ora e chi vigilerà in quelle poche ore».

Ed alla fine la stessa Oipa fa l'appello ai cittadini: «E' un appello col cuore a tutti i cittadini andriesi - dice Mariangela Abbasciano - che dimostrino a tutti che Andria è un paese civile che tutela bambini e animali e che il capodanno può essere la festa di tutti e non solo di alcuni e si augura che l'anno nuovo inizi nel migliore dei modi per tutti e non con i soliti "tragici bilanci"».