Nuzzi: lavori sospesi e Provincia in debito di 1 mln e mezzo di euro
Studenti e docenti vogliono risposte; Filannino: «Non dobbiamo abituarci a tali inefficienze»
sabato 28 gennaio 2017
14.13
Si è tenuta stamane l'assemblea d'istituto del liceo scientifico "Riccardo Nuzzi", alla quale è stato invitato a partecipare il sindaco di Andria e presidente della Bat, Nicola Giorgino, che, assente, in una lettera si dichiara disponibile ad un confronto in un prossimo futuro. Il Dirigente scolastico, Michelangelo Filannino, gli ha inviato una comunicazione, invitandolo ad una nuova assemblea, dopo il 10 febbraio, nel giorno e nell'ora da quest'ultimo ritenuta più idonea.
Nel mirino la situazione logistica della struttura e le problematiche relative agli ampliamenti. «Siamo ufficialmente di fronte alla sospensione dei lavori», afferma in apertura Filannino.
Benché non ancora ufficializzata la condizione delle aule, i docenti e gli studenti avevano già potuto usufruire della nuova struttura, la cui idoneità era stata confermata dell'ex direttore dei lavori, sotto la cui visione i lavori erano stati quasi ultimati. Infatti, oltre al vano ascensore già ordinato ed in arrivo, nulla manca ancora per la formalizzazione di idoneità delle aule e il termine dei lavori; ciò nonostante, in seguito al cambio del dirigente, i lavori sono stati ufficialmente sospesi ed è stata fissata al 31 gennaio una riunione della commissione per valutare la condizione della nuova struttura e approvare, o meno, il collaudo statico.
Quale sia l'impedimento al proseguimento dei lavori è la domanda che preside, docenti e studenti pongono alla Provincia. Una Provincia che aveva scelto, fra i tanti proposti, il progetto di miglioramento che prevedeva anche la costruzione di una piscina interrata, ma che è oggi in debito con l'impresa di costruzione, di circa 1 milione e mezzo di euro.
Un'odissea, quella del "Nuzzi", che non sembra destinata a avere esito positivo nell'immediato e che dopo anni di richieste e battaglie inascoltate, a partire dall'utilizzo dell'inadeguata struttura in via Barletta, riserva sempre nuovi colpi di scena. Infatti, nonostante la consegna dei lavori fosse stata prevista per il settembre 2016, nuove problematiche continuano a sorgere.
«Che la ditta venga pagata e gli operai ritornino a lavorare», afferma Filannino, anche in considerazione del fatto che la ditta, nel periodo dei lavori, si è fatta carico delle spese di corrente elettrica della scuola e potrebbe decidere di ritrarsi da questa incombenza.
Corre in aiuto del "Nuzzi" anche il deputato pentastellato Giuseppe D'Ambrosio, che dalla Camera dei Deputati si unisce alla corale domanda sul ritardo nei lavori e porta in luce il paradosso di un progetto di costruzione di aule che non prevede la fornitura di suppellettili. Ma se a banchi e sedie provvederà la Provincia grazie ad una delibera, finanziate dalla scuola saranno le tende. «Siamo pronti a fornire il nostro contributo fin dove possibile e nel limite delle nostre possibilità», afferma Filannino.
Stabilito per il 7 febbraio, alle ore 17,30 la convocazione del consiglio di istituto, durante il quale genitori e corpo docente discuteranno delle iniziative da intraprendere per vigilare sull'andamento dei lavori di ampliamento e per promuoverne la più celere conclusione.
Nel corso dell'assemblea, anche un'altra la problematica evidenziata dal dirigente: «Non c'è manutenzione nelle scuole: stamane siamo stati costretti a chiedere il posizionamento di alcune transenne dinanzi alla facciata dell'istituto a causa di alcune lastre di travertino che si stanno staccando. Stiamo attendendo la formalizzazione di idoneità della struttura appena costruita, ma forse è su quella più vecchia che dovremmo avere qualche dubbio».
«Tali situazioni di inefficienza sono dilaganti intorno a noi – conclude il preside – ma sono situazioni a cui non ci dobbiamo abituare».
Nel mirino la situazione logistica della struttura e le problematiche relative agli ampliamenti. «Siamo ufficialmente di fronte alla sospensione dei lavori», afferma in apertura Filannino.
Benché non ancora ufficializzata la condizione delle aule, i docenti e gli studenti avevano già potuto usufruire della nuova struttura, la cui idoneità era stata confermata dell'ex direttore dei lavori, sotto la cui visione i lavori erano stati quasi ultimati. Infatti, oltre al vano ascensore già ordinato ed in arrivo, nulla manca ancora per la formalizzazione di idoneità delle aule e il termine dei lavori; ciò nonostante, in seguito al cambio del dirigente, i lavori sono stati ufficialmente sospesi ed è stata fissata al 31 gennaio una riunione della commissione per valutare la condizione della nuova struttura e approvare, o meno, il collaudo statico.
Quale sia l'impedimento al proseguimento dei lavori è la domanda che preside, docenti e studenti pongono alla Provincia. Una Provincia che aveva scelto, fra i tanti proposti, il progetto di miglioramento che prevedeva anche la costruzione di una piscina interrata, ma che è oggi in debito con l'impresa di costruzione, di circa 1 milione e mezzo di euro.
Un'odissea, quella del "Nuzzi", che non sembra destinata a avere esito positivo nell'immediato e che dopo anni di richieste e battaglie inascoltate, a partire dall'utilizzo dell'inadeguata struttura in via Barletta, riserva sempre nuovi colpi di scena. Infatti, nonostante la consegna dei lavori fosse stata prevista per il settembre 2016, nuove problematiche continuano a sorgere.
«Che la ditta venga pagata e gli operai ritornino a lavorare», afferma Filannino, anche in considerazione del fatto che la ditta, nel periodo dei lavori, si è fatta carico delle spese di corrente elettrica della scuola e potrebbe decidere di ritrarsi da questa incombenza.
Corre in aiuto del "Nuzzi" anche il deputato pentastellato Giuseppe D'Ambrosio, che dalla Camera dei Deputati si unisce alla corale domanda sul ritardo nei lavori e porta in luce il paradosso di un progetto di costruzione di aule che non prevede la fornitura di suppellettili. Ma se a banchi e sedie provvederà la Provincia grazie ad una delibera, finanziate dalla scuola saranno le tende. «Siamo pronti a fornire il nostro contributo fin dove possibile e nel limite delle nostre possibilità», afferma Filannino.
Stabilito per il 7 febbraio, alle ore 17,30 la convocazione del consiglio di istituto, durante il quale genitori e corpo docente discuteranno delle iniziative da intraprendere per vigilare sull'andamento dei lavori di ampliamento e per promuoverne la più celere conclusione.
Nel corso dell'assemblea, anche un'altra la problematica evidenziata dal dirigente: «Non c'è manutenzione nelle scuole: stamane siamo stati costretti a chiedere il posizionamento di alcune transenne dinanzi alla facciata dell'istituto a causa di alcune lastre di travertino che si stanno staccando. Stiamo attendendo la formalizzazione di idoneità della struttura appena costruita, ma forse è su quella più vecchia che dovremmo avere qualche dubbio».
«Tali situazioni di inefficienza sono dilaganti intorno a noi – conclude il preside – ma sono situazioni a cui non ci dobbiamo abituare».