Nuovo ospedale, Zinni: da Ruscitti e Narracci parole chiare

Pronta disponibilità economica importante per iniziare, in arrivo bando per 5 milioni di euro al Bonomo

sabato 11 febbraio 2017
«L'intenzione era proprio quella di accendere i riflettori sull'ospedale di Andria in questo periodo di così grandi cambiamenti, così da raggiungere dei punti fermi: direi che ci siamo riusciti. Del resto è lo sforzo che porto avanti da qualche tempo a questa parte».

Commenta così il Consigliere Regionale Sabino Zinni, capogruppo della Lista Emiliano Sindaco di Puglia, la giornata di ieri che ha visto il neo direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Dott. Giancarlo Ruscitti, far visita in mattinata all'ospedale Bonomo. Nessuna visita ispettiva, come ha spiegato lo stesso Ruscitti, solo desiderio di comprendere e approfondire perché «per legiferare bisogna conoscere le realtà».

Il consigliere Zinni ha accompagnato Ruscitti nel suo giro per le sale del Bonomo, oltre a lui anche il Direttore generale Asl Bat Ottavio Narracci. «Avere presenti in loco le due maggiori figure in fatto di sanità a livello regionale e a livello provinciale, è sicuramente servito a sciogliere dei nodi sia circa il nuovo ospedale, che su quello esistente», ha spiegato il consigliere regionale. «Il Dott. Ruscitti ha ribadito che la risposta ai problemi della sanità sul territorio è il nuovo ospedale di Andria per cui c'è già una disponibilità economica importante per poter iniziare. Invece il Direttore Narracci ha esposto come nei prossimi giorni ci sarà l'avvio del bando per destinare i 5 milioni di euro necessari all'ospedale di Andria e incrementare i suoi posti letto fino a 220 unità. Non mi sembrano dichiarazioni di cui si possa non tener conto».

Le visite agli altri ospedali della Bat del direttore dipartimentale, dopo la tappa ad Andria, sono poi continuate come da programma. «Negli ultimi mesi lo sport preferito da molti è stare fermi a commentare qualunque cosa riguardi la sanità dicendo che si tratti di pure illusioni o di chimere» conclude Zinni. «È una posizione comoda, ma non è da me. Pur non nascondendomi le difficoltà in campo credo che questo sia il tempo di lavorare senza lasciarsi andare a facile disfattismo. A questo proposito auspico per il futuro una maggiore unità d'intenti con gli altri esponenti politici del territorio, andando oltre i rispettivi posizionamenti è fuori di dubbio che avremmo un'incidenza maggiore. Detto questo il mio impegno sulla questione rimarrà invariato, qualunque risulteranno poi essere le forze in campo».