Nuovo ospedale di Andria: “Inspiegabile, o meglio non spiegabile”
Il commento dell'associazione cittadina "Compagni di Viaggio", vicina alle posizioni del movimentista Alessandro Di Battista
lunedì 29 maggio 2023
7.04
Dall'Associazione cittadina "Compagni di Viaggio", politicamente vicina al movimentista ed ex pentastellato Alessandro Di Battista, pubblichiamo questo intervento all'indomani della presentazione pubblica del Comitato cittadino pro nuovo ospedale di Andria.
«"Inspiegabile, o meglio non spiegabile", è stata la frase pronunciata da uno dei quattro interessanti relatori presenti alla manifestazione pubblica del Comitato pro-nuovo ospedale, che più ci ha colpito.
Cosa risulta non spiegabile?
Il fatto che non si procede ad approvare il progetto del nuovo ospedale provinciale di II Livello e di 400 posti letto, in Contrada Macchia di Rose, mentre tutti gli altri nuovi ospedali in corso di realizzazione in Regione Puglia, stanno procedendo.
A nostro avviso, il fatto che la politica locale abbia firmato una tregua e si sia riunita, a prescindere dal colore, su tale questione, vuol dire che gli ostacoli sono molto consistenti.
Ma chi sta creando questi ostacoli?
Beh, considerando il valore politico delle personalità che si sono schierate apertamente a favore, la nostra ipotesi è che le "manine nascoste" che nell'ombra si muovono invece contro la realizzazione di questo nuovo ospedale, siano di peso politico almeno pari ai primi, ma speriamo non superiore.
Di certo, ancora oggi siamo l'unico nuovo ospedale della regione sostanzialmente in stallo.
La nostra sensazione, come già abbiamo detto in passato, è che ci siano dei "doppiogiochisti" che tessono, o fanno finta di tessere di giorno, per poi sfilare il tutto di notte.
Ovviamente possiamo sbagliarci, è solo una nostra sensazione, ma analizzando anche la situazione del nostro attuale ospedale, il Bonomo, sul quale corrono sempre e solo voci di smobilitazione di reparti, ultima quella della Pediatria che, a fronte di una ristrutturazione problematica del reparto, si vocifera possa essere trasferita altrove, o di personale (capita che il personale sanitario del Bonomo va a tappare i buchi a Barletta o Bisceglie mentre per avere una consulenza al Pronto Soccorso di emergenza/urgenza di Andria capita che devi trasferire il paziente con l'ambulanza), tutto ciò considerato, sembra quasi essere di fronte ad un complessivo ed articolato disegno politico nei confronti del nuovo ma anche del vecchio ospedale.
Magari è tutto frutto della nostra fervida fantasia di associazione sempre pronta a "schierarsi", per cui prossimamente verremo smentiti dagli avvenimenti.
Di certo, però e almeno per noi, sarebbe stato di maggior conforto ascoltare, oltre ai presenti e senza nulla togliere a costoro, anche chi era assente, sicuramente giustificato.
La nostra convinzione, in generale, che la sanità pubblica debba restare tale e debba essere valorizzata, è tale che ci siamo addirittura schierati, insieme ad Alessandro Di Battista ed altri, a sostegno di una raccolta firme nazionale per proporre un referendum popolare in tal senso.
E nel nostro territorio, tale concetto di valorizzazione della sanità pubblica secondo noi passa sicuramente anche attraverso la realizzazione del nuovo ospedale provinciale di II livello e di 400 posti letto in Contrada Macchia di Rose, senza "perdere di vista" l'attuale ospedale Bonomo».
«"Inspiegabile, o meglio non spiegabile", è stata la frase pronunciata da uno dei quattro interessanti relatori presenti alla manifestazione pubblica del Comitato pro-nuovo ospedale, che più ci ha colpito.
Cosa risulta non spiegabile?
Il fatto che non si procede ad approvare il progetto del nuovo ospedale provinciale di II Livello e di 400 posti letto, in Contrada Macchia di Rose, mentre tutti gli altri nuovi ospedali in corso di realizzazione in Regione Puglia, stanno procedendo.
A nostro avviso, il fatto che la politica locale abbia firmato una tregua e si sia riunita, a prescindere dal colore, su tale questione, vuol dire che gli ostacoli sono molto consistenti.
Ma chi sta creando questi ostacoli?
Beh, considerando il valore politico delle personalità che si sono schierate apertamente a favore, la nostra ipotesi è che le "manine nascoste" che nell'ombra si muovono invece contro la realizzazione di questo nuovo ospedale, siano di peso politico almeno pari ai primi, ma speriamo non superiore.
Di certo, ancora oggi siamo l'unico nuovo ospedale della regione sostanzialmente in stallo.
La nostra sensazione, come già abbiamo detto in passato, è che ci siano dei "doppiogiochisti" che tessono, o fanno finta di tessere di giorno, per poi sfilare il tutto di notte.
Ovviamente possiamo sbagliarci, è solo una nostra sensazione, ma analizzando anche la situazione del nostro attuale ospedale, il Bonomo, sul quale corrono sempre e solo voci di smobilitazione di reparti, ultima quella della Pediatria che, a fronte di una ristrutturazione problematica del reparto, si vocifera possa essere trasferita altrove, o di personale (capita che il personale sanitario del Bonomo va a tappare i buchi a Barletta o Bisceglie mentre per avere una consulenza al Pronto Soccorso di emergenza/urgenza di Andria capita che devi trasferire il paziente con l'ambulanza), tutto ciò considerato, sembra quasi essere di fronte ad un complessivo ed articolato disegno politico nei confronti del nuovo ma anche del vecchio ospedale.
Magari è tutto frutto della nostra fervida fantasia di associazione sempre pronta a "schierarsi", per cui prossimamente verremo smentiti dagli avvenimenti.
Di certo, però e almeno per noi, sarebbe stato di maggior conforto ascoltare, oltre ai presenti e senza nulla togliere a costoro, anche chi era assente, sicuramente giustificato.
La nostra convinzione, in generale, che la sanità pubblica debba restare tale e debba essere valorizzata, è tale che ci siamo addirittura schierati, insieme ad Alessandro Di Battista ed altri, a sostegno di una raccolta firme nazionale per proporre un referendum popolare in tal senso.
E nel nostro territorio, tale concetto di valorizzazione della sanità pubblica secondo noi passa sicuramente anche attraverso la realizzazione del nuovo ospedale provinciale di II livello e di 400 posti letto in Contrada Macchia di Rose, senza "perdere di vista" l'attuale ospedale Bonomo».