Nuovo modello organizzativo ASL BT: 16 strutture complesse ad Andria

Avviato il confronto con le organizzazione sindacali: nella BAT 60 le unità operative complesse

giovedì 20 febbraio 2014 8.55
A cura di Stefano Massaro
Una delibera di giunta regionale (precisamente la 3088/2012) ha previsto, per le strutture sanitarie della ASL BT, 60 unità operative complesse di cui 39 ospedaliere e 21 tra territoriali e amministrative nonché 89 strutture semplici. La direzione strategica dell'azienda sanitaria locale, quindi, ha predisposto il nuovo modello organizzativo territoriale e, da ieri, è iniziato il confronto tra le organizzazione sindacali del comparto e la dirigenza.

La bozza di organizzazione prevede, sul fronte dell'assistenza ospedaliera, una omogeneità tra i due poli più significativi della BAT: 16 strutture complesse all'ospedale "Dimiccoli" di Barletta e 16 strutture complesse al polo ospedaliero "Bonomo" di Andria-Canosa. Sono stati previsti, inoltre, una serie di Dipartimenti tra cui quello delle Tecnostrutture, il Dipartimento dei Servizi Territoriali, il Dipartimento Emergenza Urgenza, il Dipartimento di Bioimmagini e Terapie radianti, il Dipartimento di Patologia Clinica e Medicina Trasfusionale, il Dipartimento di Gestione del Farmaco, il Dipartimento Territoriale e della Riabilitazione, il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze patologiche e il Dipartimento di Prevenzione. La proposta di dotazione organica prevede anche la realizzazione di Dipartimenti Medici e Chirurgici negli ospedali di Barletta, Trani-Bisceglie e Andria-Canosa: questo modello organizzativo rappresenta il presupposto per la realizzazione dei reparti a intensità di cura.

«Il nostro punto di partenza è la delibera di Giunta regionale n.3088/2012 che individua i parametri numerici da utilizzare – ha detto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – gli standard sono stati indicati sulla base del piano di rientro. Siamo certi che il lavoro sia perfettibile – continua Giovanni Gorgoni – ma abbiamo cercato di scrivere il progetto migliore che potevamo realizzare sulla base dei parametri regionali. Dalle sigle sindacali, alle quali come ci era stato chiesto abbiamo dato la bozza prima dell'incontro ufficiale di oggi, ci aspettiamo osservazioni e suggerimenti. Il modello organizzativo è uno strumento gestionale di cui ora l'azienda e i cittadini hanno fortemente bisogno».