Nuovo anno scolastico, Suriano: «Cultura risposta al disagio»
Cerimonia per la Giornata dei Diritti dell'Infanzia e l'Adolescenza alla "Verdi-Cafaro"
domenica 22 novembre 2015
10.43
Il 20 novembre il mondo celebra la "Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza", un momento che serve a riflettere, un momento utile per chiedersi se quanto fatto è sufficiente per rispettare i più piccoli ed i più indifesi della società. Un momento che l'Istituto Comprensivo di Andria, "Verdi-Cafaro", ha voluto celebrare festeggiando l'inizio dell'anno scolastico attraverso una manifestazione che ha coinvolto autorità, docenti e soprattutto bambini e ragazzi della scuola. «Abbiamo scelto di "approfittare" di questo momento per compiere su di noi una riflessione comunitaria - ha detto Grazia Suriano, Dirigente della "Verdi-Cafaro" - ci siamo chiesti se questo diritti dell'adolescenza e dell'infanzia sono rispettati. L'amara riflessione, purtroppo, è che ancora in molte parti del pianeta tanti diritti non sono riconosciuti. In primis il diritto all'istruzione, per non parlare delle situazione di grave trascuratezza che vivono alcuni e per finire alle situazioni di abusi e di violenza che si perpetrano ai danni dei più piccoli».
Un quadro negativo ben lontano dalla possibilità di affermare con certezza che i più indifesi siano protetti da una società spesso troppo attenta alla superficie più che alla sostanza. Ma i canti e l'esecuzione dei brani musicali, la recita di alcuni articoli della convenzione internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, la consapevolezza che anche attraverso piccoli gesti pervade le giovani e giovanissime menti non possono che essere un messaggio di speranza, in una scuola che sta cambiando: «Il messaggio che vien fuori da questa inaugurazione dell'anno scolastico è un messaggio di speranza - ha ribadito con forza Grazia Suriano - è soprattutto il messaggio di investire con tutte le energie possibili sulla scuola, sull'istruzione e sull'educazione, perchè ci sembra veramente l'arma più potente per combattere ogni forma di violenza, ogni forma di criminalità e di terrorismo, ma anche per contrastare tutte le forme di povertà non soltanto quelle economiche ma anche quelle valoriali che sono necessarie per mantenere coeso un paese».
Inevitabile un riferimento ai tragici fatti di Parigi ma anche alle costanti notizie che giungono da tutto il mondo per quel che concerne il terrorismo: «Abbiamo appreso dei fatti di Parigi con grande sgomento - ha concluso Grazia Suriano - lo stesso sgomento che nasce ogni volta che c'è un fatto terroristico in ogni parte del mondo. Questo, da uomini e donne di scuola, ci interroga in misura maggiore sulla validità della nostra azione e consolida la nostra convinzione che educazione ed istruzione sono formidabili antidoti per contrastare questi fenomeni».
Un quadro negativo ben lontano dalla possibilità di affermare con certezza che i più indifesi siano protetti da una società spesso troppo attenta alla superficie più che alla sostanza. Ma i canti e l'esecuzione dei brani musicali, la recita di alcuni articoli della convenzione internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, la consapevolezza che anche attraverso piccoli gesti pervade le giovani e giovanissime menti non possono che essere un messaggio di speranza, in una scuola che sta cambiando: «Il messaggio che vien fuori da questa inaugurazione dell'anno scolastico è un messaggio di speranza - ha ribadito con forza Grazia Suriano - è soprattutto il messaggio di investire con tutte le energie possibili sulla scuola, sull'istruzione e sull'educazione, perchè ci sembra veramente l'arma più potente per combattere ogni forma di violenza, ogni forma di criminalità e di terrorismo, ma anche per contrastare tutte le forme di povertà non soltanto quelle economiche ma anche quelle valoriali che sono necessarie per mantenere coeso un paese».
Inevitabile un riferimento ai tragici fatti di Parigi ma anche alle costanti notizie che giungono da tutto il mondo per quel che concerne il terrorismo: «Abbiamo appreso dei fatti di Parigi con grande sgomento - ha concluso Grazia Suriano - lo stesso sgomento che nasce ogni volta che c'è un fatto terroristico in ogni parte del mondo. Questo, da uomini e donne di scuola, ci interroga in misura maggiore sulla validità della nostra azione e consolida la nostra convinzione che educazione ed istruzione sono formidabili antidoti per contrastare questi fenomeni».