Nuovi guai per Antonio Cito già implicato nell'inchiesta sul concorso per Vigili Urbani
L'ex componente della commissione attende un nuovo processo d'appello ed il Giudizio per truffa
giovedì 31 luglio 2014
Nuovi guai giudiziari per Antonio Cito, comandante della Polizia Locale di Francavilla Fontana e balzato alle cronache cittadine di Andria, quale componente nel 2000 della commissione che curò le procedure di selezione dell'ormai famoso concorso per l'assunzione di 13 Vigili Urbani nella Città di Andria. Lo stesso Cito, infatti, fu condannato ad una pena di tre anni e tre mesi, ma i Giudici della Cassazione non si sono pronunciati definitivamente, ed in accoglimento delle tesi difensive, hanno deciso di rispedire ad altra sezione della Corte d'appello di Bari il caso di merito. In sostanza annullamento della sentenza sino alla realizzazione del nuovo processo d'appello (Articolo 16 maggio 2014).
Lo stesso Cito ha regolarmente ripreso il suo posto da dirigente del Comune di Martina Franca nello scorso mese di maggio, data della sentenza della Cassazione, ma qualche giorno fa è stato raggiunto da un nuovo rinvio a giudizio, questa volta del Tribunale di Taranto: l'accusa è quella di truffa, assieme ad altri dieci dirigenti del Comune proprio di Martina Franca. L'inchiesta riguarda gli stipendi d'oro cioè, secondo l'accusa, vi sarebbero state retribuzioni di risultato percepite dai dipendenti in maniera indebita tra il 2002 ed il 2008. Circa un milione di euro l'importo stimato della truffa. Per le retribuzioni di posizione, invece, l'accusa parla di circa 3 milioni di euro percepiti indebitamente questa volta dal 2000 al 2011.
La "concorsopoli" andriese, con il maxi processo del Tribunale di Trani, è in attesa di un finale definitivo per sei indagati sugli iniziali 32. Furono 11 i condannati in primo grado, di cui in itinere cinque hanno visto totali assoluzioni sino alla Cassazione.
Lo stesso Cito ha regolarmente ripreso il suo posto da dirigente del Comune di Martina Franca nello scorso mese di maggio, data della sentenza della Cassazione, ma qualche giorno fa è stato raggiunto da un nuovo rinvio a giudizio, questa volta del Tribunale di Taranto: l'accusa è quella di truffa, assieme ad altri dieci dirigenti del Comune proprio di Martina Franca. L'inchiesta riguarda gli stipendi d'oro cioè, secondo l'accusa, vi sarebbero state retribuzioni di risultato percepite dai dipendenti in maniera indebita tra il 2002 ed il 2008. Circa un milione di euro l'importo stimato della truffa. Per le retribuzioni di posizione, invece, l'accusa parla di circa 3 milioni di euro percepiti indebitamente questa volta dal 2000 al 2011.
La "concorsopoli" andriese, con il maxi processo del Tribunale di Trani, è in attesa di un finale definitivo per sei indagati sugli iniziali 32. Furono 11 i condannati in primo grado, di cui in itinere cinque hanno visto totali assoluzioni sino alla Cassazione.