Nuove esercitazioni a fuoco nel poligono militare di "Torre di Nebbia" dell'82° Rgt "Torino"
L'attività addestrativa è prevista per i giorni 10 e 11 maggio
mercoledì 4 maggio 2022
17.43
Il Comando dell'82° Reggimento fanteria "Torino" di Barletta ha diffuso un'ordinanza di sgombero, divieto di accesso, circolazione di persone (esclusi gli interessati) e animali (di proprietà) nelle aree del poligono di "Torre di nebbia", in agro di Andria, interessate all'esercitazione militare che si svolgerà martedì 10 e mercoledì 11 maggio.
I limiti dell'area interessata all'esercitazione a fuoco, l'ubicazione delle vedette, la durata dell'esercitazione sono riportati sulle cartine topografìche allegate all'ordinanza. La zona interdetta sarà delimitata attraverso vedette con appositi segnali (bandieroni rossi), ben visibili. L'esercitazione si svolgerà dalle 10 alle 13 di entrambi i giorni, dalle 17 alle 21 mercoledì e dalle 15 alle 19 giovedì.
Il Comando dell'unità della Brigata Meccanizzata "Pinerolo" ha ribadito «il divieto a chiunque, durante il corso dell'esercitazione a fuoco ed anche a distanza di tempo, di raccogliere o rimuovere proiettili inesplosi o ordigni esplosivi di qualsiasi genere. Chiunque rinvenga proiettili inesplosi, dovrà astenersi dal rimuoverli (senza alcuna eccezione) perché un proiettile inesploso può scoppiare anche se leggermente mosso. Del rinvenimento dovrà essere data immediata comunicazione al Comando o Reparto che svolge i tiri/esercitazioni (se ancora in zona) e al più vicino Comando Carabinieri».
Quanto agli indennizzi per i danni patrimoniali o pregiudizi economici - come sgomberi e sospensione lavoro, occupazione di immobili, danni alle colture - dipendenti dalle esercitazioni militari, sarà possibile fare richiesta al Comandante militare territoriale, ai sensi dell'articolo 438 del Dpr 90/2010, con istanza conforme ad apposito modello predisposto dal Ministero della Difesa e reperibile presso il CME Puglia, gli Uffici Comunali e, le locali Stazioni Carabinieri.
I contravventori saranno ritenuti responsabili di ogni danno che dovesse derivare in conseguenza di loro inosservanze e puniti, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 336 del Decreto legislativo n° 66 del 15 marzo 2010 e/o degli articoli numeri 140, 141 e 142 del Codice Penale Militare di Pace.
I limiti dell'area interessata all'esercitazione a fuoco, l'ubicazione delle vedette, la durata dell'esercitazione sono riportati sulle cartine topografìche allegate all'ordinanza. La zona interdetta sarà delimitata attraverso vedette con appositi segnali (bandieroni rossi), ben visibili. L'esercitazione si svolgerà dalle 10 alle 13 di entrambi i giorni, dalle 17 alle 21 mercoledì e dalle 15 alle 19 giovedì.
Il Comando dell'unità della Brigata Meccanizzata "Pinerolo" ha ribadito «il divieto a chiunque, durante il corso dell'esercitazione a fuoco ed anche a distanza di tempo, di raccogliere o rimuovere proiettili inesplosi o ordigni esplosivi di qualsiasi genere. Chiunque rinvenga proiettili inesplosi, dovrà astenersi dal rimuoverli (senza alcuna eccezione) perché un proiettile inesploso può scoppiare anche se leggermente mosso. Del rinvenimento dovrà essere data immediata comunicazione al Comando o Reparto che svolge i tiri/esercitazioni (se ancora in zona) e al più vicino Comando Carabinieri».
Quanto agli indennizzi per i danni patrimoniali o pregiudizi economici - come sgomberi e sospensione lavoro, occupazione di immobili, danni alle colture - dipendenti dalle esercitazioni militari, sarà possibile fare richiesta al Comandante militare territoriale, ai sensi dell'articolo 438 del Dpr 90/2010, con istanza conforme ad apposito modello predisposto dal Ministero della Difesa e reperibile presso il CME Puglia, gli Uffici Comunali e, le locali Stazioni Carabinieri.
I contravventori saranno ritenuti responsabili di ogni danno che dovesse derivare in conseguenza di loro inosservanze e puniti, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 336 del Decreto legislativo n° 66 del 15 marzo 2010 e/o degli articoli numeri 140, 141 e 142 del Codice Penale Militare di Pace.