Nuova bocciatura in commissione per il piano di riordino ospedaliero
Il presidente della Commissione, Romano ha annunciato le dimissioni
mercoledì 18 gennaio 2017
20.13
La delibera relativa al riordino ospedaliero e della rete emergenza urgenza, modificata rispetto al testo che aveva già ricevuto un esito negativo, non ha superato l'esame in Commissione sanità.
Sei i voti contrari, tra i quali quelli di Cosimo Borraccino (SI) e Paolo Campo (Pd), oltre a i quattro commissari di opposizione Mario Conca e Marco Galante (M5S), Nino Marmo (FI) e Luigi Manca (Cor). La delibera ha ottenuto i cinque voti favorevoli dei commissari di maggioranza.
All'esito della votazione il presidente della Commissione sanità, Pino Romano, ha annunciato le dimissioni.
E su questa battuta d'arresto ecco le dichiarazione del consigliere regionale della Bat dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola
"Un esercizio di oratoria utile solo a fini mediatici. E quindi "inutile" per certi versi visto che il Piano di Riordino Ospedaliero non è soggetto a cambiamenti nonostante la seconda sonora bocciatura! L'unica nota positiva della lunga discussione avuta oggi in Commissione Sanità è che il Direttore del Dipartimento Sanità della Regione, Giancarlo Ruscitti, ha cambiato linguaggio: dall'IO smisurato del presidente Emiliano, finalmente si è passato al NOI. Un dialogo che purtroppo viene avviato tardi ed diventa difficile per lo stesso far accettare ai consiglieri regionali un Piano che non ha scritto lui". È questa l'amarezza espressa dal consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola.
"Direttore - ha detto Ventola rivolgendosi a Ruscitti - il mio territorio viene già dalla chiusura di ospedali come quelli di Spinazzola e Minervino e oggi vive la chiusura di quelli di Canosa e Trani. La nostra preoccupazione è che come stiamo ancora aspettando la riconversione dei primi in servizi sanitari extra ospedalieri finiremo per aspettare anche quella dei secondi. Perché tempi definiti non sono stabiliti".
Ma Ventola ha evidenziato le carenze strutturali di un territorio che seppure piccolo vede a disposizione, praticamente una sola autoambulanza del 118, per cui di recente è accaduto che un infartuato ha perso la vita per aver atteso l'autoambulanza per oltre un'ora e mezza.
"E allora chi è responsabile di questo Piano, che nonostante la bocciatura sarà attuato, venga sul territorio e spiegare ai cittadini che non vengono solo tagliati posti letto, ma servizi sanitari - ha denunciato Ventola - in assenza dei quali si rischia la vita. Mentre si continua a promettere un nuovo ospedale per il quale ci sono belle intenzioni e niente finanziamenti".
Sei i voti contrari, tra i quali quelli di Cosimo Borraccino (SI) e Paolo Campo (Pd), oltre a i quattro commissari di opposizione Mario Conca e Marco Galante (M5S), Nino Marmo (FI) e Luigi Manca (Cor). La delibera ha ottenuto i cinque voti favorevoli dei commissari di maggioranza.
All'esito della votazione il presidente della Commissione sanità, Pino Romano, ha annunciato le dimissioni.
E su questa battuta d'arresto ecco le dichiarazione del consigliere regionale della Bat dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola
"Un esercizio di oratoria utile solo a fini mediatici. E quindi "inutile" per certi versi visto che il Piano di Riordino Ospedaliero non è soggetto a cambiamenti nonostante la seconda sonora bocciatura! L'unica nota positiva della lunga discussione avuta oggi in Commissione Sanità è che il Direttore del Dipartimento Sanità della Regione, Giancarlo Ruscitti, ha cambiato linguaggio: dall'IO smisurato del presidente Emiliano, finalmente si è passato al NOI. Un dialogo che purtroppo viene avviato tardi ed diventa difficile per lo stesso far accettare ai consiglieri regionali un Piano che non ha scritto lui". È questa l'amarezza espressa dal consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola.
"Direttore - ha detto Ventola rivolgendosi a Ruscitti - il mio territorio viene già dalla chiusura di ospedali come quelli di Spinazzola e Minervino e oggi vive la chiusura di quelli di Canosa e Trani. La nostra preoccupazione è che come stiamo ancora aspettando la riconversione dei primi in servizi sanitari extra ospedalieri finiremo per aspettare anche quella dei secondi. Perché tempi definiti non sono stabiliti".
Ma Ventola ha evidenziato le carenze strutturali di un territorio che seppure piccolo vede a disposizione, praticamente una sola autoambulanza del 118, per cui di recente è accaduto che un infartuato ha perso la vita per aver atteso l'autoambulanza per oltre un'ora e mezza.
"E allora chi è responsabile di questo Piano, che nonostante la bocciatura sarà attuato, venga sul territorio e spiegare ai cittadini che non vengono solo tagliati posti letto, ma servizi sanitari - ha denunciato Ventola - in assenza dei quali si rischia la vita. Mentre si continua a promettere un nuovo ospedale per il quale ci sono belle intenzioni e niente finanziamenti".