Norme Tecniche di Attuazione, assessore Curcuruto: «Un successo collettivo»
L'assessore all'Urbanistica: «Un risultato senza precedenti in 28 anni di vigenza»
mercoledì 11 gennaio 2023
12.08
«Alle ore 4:00 in punto tra il 9 ed il 10 gennaio il Consiglio Comunale di Andria - sottolinea l'assessore all'Urbanistica, arch. Anna Maria Curcuruto - ha approvato le sue nuove Norme Tecniche di Attuazione del PRG del 1995, dopo un anno e mezzo di intenso e complesso lavoro tecnico e politico, di modifica, integrazione e armonizzazione del testo, con un risultato senza precedenti in 28 anni di vigenza.
L'origine del provvedimento è legata alla necessità di adeguare le norme del PRG alle norme nazionali e regionali sopravvenute, tra le quali la Legge Regionale 20/2001 e dal DPR 380/2001, TU dell'Edilizia, fino al Regolamento Edilizio ed alla LR 11/2022, che hanno cambiato significativamente l'assetto normativo, garantendo semplificazione e chiarezza dei testi. Il programma del Sindaco prevede il rinnovo integrale degli strumenti urbanistici attraverso la redazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale e l'adeguamento al PPTR, che però richiederebbero un tempo di almeno cinque anni per la redazione ed approvazione, oltre al reperimento di cospicue risorse economiche.
Pur non configurandosi come una variante del PRG, le nuove NTA sono un atto rilevante di semplificazione normativa, che mira soprattutto ad agevolare gli interventi sull'esistente per una sua più agevole riqualificazione, una rigenerazione urbana capillare e diffusa, utile al completamento e valorizzazione del territorio urbano ed anche della sua economia, visto che l'edilizia impegna circa il 30% della manodopera. Abbiamo tempestivamente, forse primi in Puglia, previsto, come stabilisce la legge regionale 11/22, ed il DPR 160/2010, l'insediamento nelle aree produttive (zone D), e l'equivalenza, sia di attività di produzione di beni (industria, artigianato) che quella di servizi (commercio, turismo, terziario) e questo sia nelle nuove zone produttive che in quelle dismesse da rigenerare, garantendo la flessibilità negli insediamenti e degli investimenti relativi.
Ringrazio per tutti il sindaco Giovanna Bruno per la fiducia accordata e quanti hanno contribuito al risultato: dal dirigente Casieri, al tavolo tecnico con gli Ordini professionali, ai gruppi consiliari e a tutte le parti sociali coinvolte».
L'origine del provvedimento è legata alla necessità di adeguare le norme del PRG alle norme nazionali e regionali sopravvenute, tra le quali la Legge Regionale 20/2001 e dal DPR 380/2001, TU dell'Edilizia, fino al Regolamento Edilizio ed alla LR 11/2022, che hanno cambiato significativamente l'assetto normativo, garantendo semplificazione e chiarezza dei testi. Il programma del Sindaco prevede il rinnovo integrale degli strumenti urbanistici attraverso la redazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale e l'adeguamento al PPTR, che però richiederebbero un tempo di almeno cinque anni per la redazione ed approvazione, oltre al reperimento di cospicue risorse economiche.
Pur non configurandosi come una variante del PRG, le nuove NTA sono un atto rilevante di semplificazione normativa, che mira soprattutto ad agevolare gli interventi sull'esistente per una sua più agevole riqualificazione, una rigenerazione urbana capillare e diffusa, utile al completamento e valorizzazione del territorio urbano ed anche della sua economia, visto che l'edilizia impegna circa il 30% della manodopera. Abbiamo tempestivamente, forse primi in Puglia, previsto, come stabilisce la legge regionale 11/22, ed il DPR 160/2010, l'insediamento nelle aree produttive (zone D), e l'equivalenza, sia di attività di produzione di beni (industria, artigianato) che quella di servizi (commercio, turismo, terziario) e questo sia nelle nuove zone produttive che in quelle dismesse da rigenerare, garantendo la flessibilità negli insediamenti e degli investimenti relativi.
Ringrazio per tutti il sindaco Giovanna Bruno per la fiducia accordata e quanti hanno contribuito al risultato: dal dirigente Casieri, al tavolo tecnico con gli Ordini professionali, ai gruppi consiliari e a tutte le parti sociali coinvolte».