"Non siamo da buttare": voce e dignità nella Giornata Mondiale della Libertà di Stampa

Di Raffaele (70 anni) e Riccardo (71 anni)

lunedì 28 aprile 2025 18.30
In occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, abbiamo scelto di scrivere queste righe per far sentire la nostra voce. Sì, perché scrivere oggi, per noi, non è solo esercitare un diritto. È un atto di resistenza, di amore verso la vita e verso gli altri. Siamo Raffaele e Riccardo, due uomini di 70 e 71 anni, con alle spalle una vita di lavoro, sacrifici, successi, affetti e anche dolore. Oggi conviviamo con patologie neurologiche che ci mettono alla prova ogni giorno, ma questo non vuol dire che abbiamo smesso di avere qualcosa da dire.
Viviamo in una società che spesso ha paura della vecchiaia, della malattia, della fragilità. E allora accade che, quando il corpo vacilla o la mente rallenta, veniamo messi da parte. Invisibili.
Ma noi non ci stiamo.
Noi non siamo da buttare.

Raffaele scrive:
"Ho lavorato tutta una vita. Ho contribuito, e contribuisco ancora, alla società. Non voglio perdere credibilità solo per la mia età o per i miei problemi di salute. La dignità non ha una data di scadenza. Continuo a scrivere, a pensare, a partecipare, anche se con fatica. E questo articolo è la prova che la voce c'è, e vuole essere ascoltata."

Riccardo aggiunge:
"Spesso mi domando: perché se in passato ho aiutato tante persone, se sono stato gentile, disponibile, oggi mi sento screditato? Solo perché ho superato i settanta? Solo perché ho una malattia neurologica? Eppure dentro di me c'è ancora vita, voglia di esserci, di aiutare, di essere utile. Per questo oggi, con queste parole, lanciamo un messaggio chiaro: non mollate. Aiutatevi. Fatevi aiutare. Vivete con dignità."
Scriviamo questo articolo per chi si sente solo, per chi lotta ogni giorno contro il peso della malattia e dell'incomprensione. Per chi crede di non contare più nulla. Non è vero. C'è ancora vita. C'è ancora speranza. C'è ancora bellezza nel cammino, anche se zoppicante.
La libertà di stampa è anche questo: dare voce a chi rischia di essere dimenticato. Dare spazio a chi, pur con le proprie fragilità, ha ancora molto da offrire.
Oggi noi, Raffaele e Riccardo, siamo qui per ricordarvelo. Non siamo da buttare. E nemmeno voi.
Coraggio. Continuate a lottare. Continuate a vivere. E, soprattutto, continuate ad amare.