«Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti»
Un corteo per le vie cittadine di Andria contro una piaga che affligge il Mezzogiorno d'Italia. Oltre 100 i partecipanti, questa mattina, tra associazioni, autorità e mondo della scuola
giovedì 13 dicembre 2012
15.24
«Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti»: uno dei tanti cartelli che svettava questa mattina durante il corteo, durato circa due ore e che ha attraversato le vie centrali della Città di Andria, per testimoniare la presenza di istituzioni e forze dell'ordine al fianco dei commercianti e delle imprese nella difficile lotta contro il racket delle estorsioni. E' questo il senso di «Cento piazze. Natale Antiracket» organizzato ad Andria dalla Federazione Antiracket Italiana in collaborazione con l'Associazione provinciale Antiracket e l'amministrazione comunale di Andria. Forte il segnale dato dagli oltre cento partecipanti al corteo: autorità, forze dell'ordine ed una rappresentanza degli studenti, oltre ad alcune sigle sindacali dei commercianti.
Si è partiti alle 10,30 da Piazza Imbriani e durante il tragitto, spesso, ci si è fermati all'interno delle attività commerciali nelle diverse vie attraversate. I commercianti hanno chiesto più presenza e più sicurezza, mentre Pippo Scandurra e Renato De Scisciolo del FAI, hanno ribadito l'assoluta vicinanza a queste tematiche: «La conferma dell'attenzione verso questa tematica - ha ribadito Scandurra - è la presenza di tutti i rappresentanti istituzionali e delle forze dell'ordine. Andria come Bitonto nella quale saremo più tardi, hanno molti imprenditori che ci stanno aiutando a far emergere quest'attività malavitosa sommersa. Sono ventidue anni che lavoriamo nel mezzogiorno a partire dalla Sicilia per denunciare ed aiutare i commercianti in questa difficile battaglia, ma più siamo e più riusciremo a mettere nell'angolo questo vile attentato alla quotidianità del lavoro».
Molti i cartelli degli istituti secondari superiori con la rappresentanza di docenti ed alunni di numerose scuole cittadine: «Abbiamo bisogno di parlarne e di conoscere bene queste problematiche - ci dice Giovanni, studente dell'Istituto R. Lotti di Andria - noi come studenti non possiamo essere distratti, la società civile si migliora se riusciamo a combattere con l'istruzione e con la conoscenza. Solo creando un futuro di questo genere è possibile battere la malavita».
Il corteo si è snodato, a partire da Piazza Imbriani, per via Regina Margherita, via Duca di Genova, corso Cavour, viale Roma, piazza Trieste e Trento, via XX Settembre, via Bovio, e si è concluso in piazza Catuma con un breve intervento delle autorità. Il Sindaco di Andria Giorgino ha ribadito l'assoluta necessità di denunciare questi episodi alle forze dell'ordine: «Dico ai nostri commercianti di non aver paura, non sono soli in questa battaglia - ha detto il Sindaco - le autorità, lo stato, le associazioni e le amministrazioni locali, sono vicine a questa tematica e vicine con atti concreti alle nostre aziende. Aiutiamoci tutti a non cedere a questa pratica malavitosa che deve esser combattuta con ogni mezzo».
Si è partiti alle 10,30 da Piazza Imbriani e durante il tragitto, spesso, ci si è fermati all'interno delle attività commerciali nelle diverse vie attraversate. I commercianti hanno chiesto più presenza e più sicurezza, mentre Pippo Scandurra e Renato De Scisciolo del FAI, hanno ribadito l'assoluta vicinanza a queste tematiche: «La conferma dell'attenzione verso questa tematica - ha ribadito Scandurra - è la presenza di tutti i rappresentanti istituzionali e delle forze dell'ordine. Andria come Bitonto nella quale saremo più tardi, hanno molti imprenditori che ci stanno aiutando a far emergere quest'attività malavitosa sommersa. Sono ventidue anni che lavoriamo nel mezzogiorno a partire dalla Sicilia per denunciare ed aiutare i commercianti in questa difficile battaglia, ma più siamo e più riusciremo a mettere nell'angolo questo vile attentato alla quotidianità del lavoro».
Molti i cartelli degli istituti secondari superiori con la rappresentanza di docenti ed alunni di numerose scuole cittadine: «Abbiamo bisogno di parlarne e di conoscere bene queste problematiche - ci dice Giovanni, studente dell'Istituto R. Lotti di Andria - noi come studenti non possiamo essere distratti, la società civile si migliora se riusciamo a combattere con l'istruzione e con la conoscenza. Solo creando un futuro di questo genere è possibile battere la malavita».
Il corteo si è snodato, a partire da Piazza Imbriani, per via Regina Margherita, via Duca di Genova, corso Cavour, viale Roma, piazza Trieste e Trento, via XX Settembre, via Bovio, e si è concluso in piazza Catuma con un breve intervento delle autorità. Il Sindaco di Andria Giorgino ha ribadito l'assoluta necessità di denunciare questi episodi alle forze dell'ordine: «Dico ai nostri commercianti di non aver paura, non sono soli in questa battaglia - ha detto il Sindaco - le autorità, lo stato, le associazioni e le amministrazioni locali, sono vicine a questa tematica e vicine con atti concreti alle nostre aziende. Aiutiamoci tutti a non cedere a questa pratica malavitosa che deve esser combattuta con ogni mezzo».