No alla svendita del Centro ricerche Bonomo, di Papparicotta e dell'Istituto Enologico

Cia Levante: “No alle alienazioni, sì al Polo Agri-Scientifico per la Bat”

martedì 25 gennaio 2022 18.17
Recuperare alcune storiche strutture in disuso o che necessitano di un rilancio, per realizzare un grande Polo Agri-Scientifico al servizio della ricerca applicata e dello sviluppo del settore agricolo e agroalimentare nel territorio della BAT, la provincia Barletta-Andria-Trani.
E' questa la proposta elaborata da enti, soggetti e organizzazioni del PES BAT, il Partenariato Economico e Sociale di cui CIA Agricoltori Italiani Levante è parte integrante.
La proposta riguarda il destino di alcune strutture, nello specifico l'elenco comprende: l'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti, sede distaccata di Barletta, istituito nel 1872; l'Azienda agricola Papparicotta di Andria, acquisita a patrimonio provinciale nel 1872, insieme all'ex convento dei Benedettini, presso il Santuario di Santa Maria dei Miracoli, e alla tenuta "Tavernavecchia"; l'Istituto Tecnico Agrario di Andria; il Centro Ricerche Bonomo (CRB) di Andria, realizzato all'inizio degli anni '80 del secolo scorso, con l'utilizzo di consistenti risorse finanziarie pubbliche. L'Istituto Tecnico Agrario è l'unico tra le strutture elencate a restare realmente in vita, per quanto abbia subito gli effetti degli accorpamenti degli Istituti Secondari.

No all'affidamento a privati. "Riteniamo che la scelta di cedere a privati tali strutture non sia la più giusta nell'ottica dello sviluppo territoriale", fanno sapere attraverso una nota Felice Ardito e Giuseppe Creanza, presidente e direttore di CIA Agricoltori Italiani Levante. L'organizzazione sindacale degli agricoltori. L'idea sostenuta da CIA Levante, invece, in accordo col Partenariato Economico e Sociale della BAT, è quella di rilanciare tali strutture facendole diventare punti qualificati di un polo scientifico territoriale, utilizzando strategicamente le risorse del PNRR, con gli obiettivi specifici di migliorare le competenze delle risorse umane, valorizzare i talenti, dare nuove possibilità di lavoro qualificato ai giovani del territorio. In tale ambito, l'avviso dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, relativo alla raccolta di manifestazioni d'interesse per la candidatura di idee progettuali da candidare a finanziamento, rappresenta l'opportunità di realizzare un complessivo intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno.

Creazione di imprese e lavoro. La proposta è stata sottoscritta, oltre che da CIA Levante, anche da Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacopp, Cgil, Cisl, Uil, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi e Confartigianato. Il Polo Agri-Scientifico nascerebbe con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, di sostenere la ricerca multidisciplinare, di favorire la creazione e l'attrazione di imprese innovative. Il progetto, infatti, sarebbe in grando di innescare interventi in grado di mobilitare un'ampia collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese, amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore, valorizzando il ruolo di tutti gli attori coinvolti. Il progetto, la cui responsabilità complessiva per gli sviluppi futuri in termini di governance dovrebbe essere ascritta in partenariato pubblico privato alla Provincia di Barletta Andria Trani e all'Associazione Future Center Barletta-BAT, ai fini della partecipazione all'Avviso può ricadere su un centro di ricerca, così come definito dall'Avviso stesso, può prevedere, in un massimale compreso fra 10 e 90 milioni di euro, il finanziamento sino al 100% dei seguenti costi: fabbricati e terreni destinati ad ospitare le attività di ricerca, trasferimento tecnologico e alta formazione; macchinari, strumenti, attrezzature e impianti ad essi connessi.