Nino Marmo aderisce ad un laboratorio nazionale del centro destra

Con l'altro pugliese, Michele Saccomanno molti esponenti nazionali di An e Forza Italia

venerdì 6 luglio 2018 19.54
Un estate ricca di novità, in vista di nuove scadenze elettorali. Esponenti del centro destra o almeno coloro che vorrebbero dare vita ad un soggetto capace di rinverdire i fasti del PdL, hanno dato vita ad un laboratorio politico nazionale.
Tra gli esponenti che ne fanno parte troviamo, per la Puglia Nino Marmo e Michele Saccomanno, accomunati da una identica provenienza prima dalle fila del MSI-Dn e quindi AN e successivamente la confluenza dentro il Popolo della Libertà.

"La necessità di sintesi dell'informazione -si legge nel manifesto politico di questo laboratorio politico- rischia di fare ingenerosamente la caricatura di quanti vengono definiti "orfani di FI ed An" descrivendoli alla stregua delle anime che Dante - per bocca di Sordello - fa vagare senza dimora per il purgatorio. La realtà, ovviamente, è assai più seria e complessa, e va affrontata proprio ora che Salvini e la sua Lega "nazionalizzata" esercitano la massima attrazione verso elettori e personale politico del centrodestra degli ultimi 20 anni. Noi riconosciamo al ministro degli Interni grande capacità di lavoro e comunicazione, e ne condividiamo appieno le prime azioni, tese da un lato a bloccare le speculazioni che si celano dietro la gestione dell'ondata migratoria, dall'altro a rendere all'Italia un ruolo non più subalterno nello scacchiere europeo. Tuttavia, da donne e uomini che hanno militato nella destra e da lì hanno aderito al Pdl, il più ambizioso ed incompiuto progetto della nostra metà del cielo, restiamo convinti che l'opzione "law & order" - per quanto attuale ed indispensabile - non esaurisca il contenuto di un progetto di governo di lungo periodo fondato sullo sviluppo di temi che consentirono al centrodestra di divenire un fenomeno di amplissima partecipazione popolare agli albori della seconda repubblica. Senza volgerci indietro in recriminazioni ed accuse, e riconoscendo a Salvini quella leadership che si è conquistato per lavoro e consensi, pensiamo piuttosto che tantissimi - già elettori ed eletti di FI e di An - continuino a cercare risposte a domande che proprio chi ha quella storia non può permettersi di eludere. Pensiamo di non essere i soli ad auspicare - accanto al "capitano leghista" - la presenza di progettisti che sappiano affermare la centralità dell'Italia in un solido rapporto con i centrodestra dell'occidente; edificare uno Stato meno invasivo, burocratico e costoso; più rispettoso delle libertà di scelta dei cittadini; fautore del merito e del senso di responsabilità della persona. Gente che costruisca alternative ad un sistema previdenziale ancora basato su condizioni non più replicabili; che sappia dimensionare il welfare ai bisogni attuali; che agevoli (e non colpevolizzi) la produzione di ricchezza, senza la quale ogni proposito di redistribuzione è sterile illusione; che modelli una giustizia efficiente, a misura di cittadini ed imprese, a tutela prima della vittima che del reo; che ponga la responsabilità oggettiva dei partiti nella selezione delle candidature, a maggiore garanzia di trasparenza e correttezza degli eletti.

Tanto altro, ovviamente, ci sarà da scrivere e trattare. Ma oggi, anziché accorrere in soccorso del vincitore (come troppi fanno - secondo triste costume - ed altri si apprestano a fare), pensiamo che sia un dovere far emergere forte e chiara la disponibilità, che per nostra voce proviene da tantissimi amministratori impegnati nel territorio e rappresentativi delle diverse anime che diedero vita al Pdl, a non deporre le armi del pensiero, accomodandosi acriticamente su quello che parrebbe il giaciglio più ospitale. Salvini, da Pontida, ha lanciato la sfida per un governo trentennale; ma è il primo a sapere di non potersi permettere più di un breve periodo a fianco di chi disconosce le competenze, predica la decrescita e blandisce gli elettori con la promessa di stipendi senza lavoro. Come è il primo a saper di non poter offrire, da solo, un'unica dimora alle diverse sensibilità capaci di rappresentare un percorso tanto ambizioso quanto auspicabile e necessario.

Se il vento soffia a favore del centrodestra, è lì che vanno rialzate vele ampie e solide, bandendo particolarismi e nostalgie quanto effimere rendite di posizione, e traendo lezione dagli evidenti errori compiuti quando - per colpe variamente distribuibili fra tutti - non si è saputo concretizzare il vasto credito che gli italiani concessero a quel progetto. C'è, tra chi scrive, una fetta importante di chi interpretò - con Alleanza nazionale - l'approdo della destra italiana a ruoli di governo; c'è, tra quelli cui ci rivolgiamo, una parte ancora più vasta di quanti vissero ed incarnarono la storia di Forza Italia, immaginata e guidata dall'intuizione di Berlusconi. Insieme, scrivemmo pagine importanti; insieme - senza settarismi o passatismi di sorta - possiamo riprendere il cammino".

Ma ecco un breve elenco dei firmatari con provenienza geografica ed alcuni dei principali incarichi ricoperti:

Viviana Beccalossi, Brescia - consigliere regionale assessore regionale (An) e deputato (Pdl)
Elisabetta Aldrovandi, Modena - avvocato, presidente Osservatorio nazionale a sostegno delle vittime
Paolo Enrico Ammirati, Arezzo - consigliere comunale e vice sindaco An e regionale Pdl
Maurizio Bianconi, Firenze - consigliere comunale, provinciale e regionale An, deputato e tesoriere Pdl
Marina Buffoni, Padova - assessore comunale Pdl
Chiara Capelletti, Cremona - assessore provinciale (An/Pdl)
Basilio Catanoso, Catania – deputato regionale e nazionale (An/Pdl)
Giorgio Conte, Vicenza - vice sindaco e deputato (An/Pdl)
Massimo Corsaro, Milano - consigliere e assessore regionale An, deputato Pdl (vice presidente vicario) e FdI
Elena Donazzan, Vicenza - consigliere e assessore regionale An e Pdl, assessore regionale FI
Andrea Fluttero, Torino - consigliere provinciale e sindaco An, senatore Pdl, consigliere regionale
Massimo Giorgetti, Verona - assessore regionale An/Pdl, consigliere regionale FI
Giorgio Holzmann, Bolzano - consigliere comunale e provinciale, deputato An e Pdl
Pietro Laffranco, Perugia - consigliere comunale e regionale An, deputato Pdl
Mario Landolfi, Caserta - deputato An e Pdl, ministro della Repubblica An
Gianni Mancuso, Novara - consigliere comunale, provinciale e regionale An, deputato An e Pdl
Marco Martinelli, Roma - deputato e responsabile organizzazione An e Pdl
Silvano Moffa, Roma - presidente della Provincia An, deputato An e Pdl
Daniele Nava, Lecco - consigliere comunale An, presidente di Provincia e sottosegretario regionale Pdl
Carlo Nola, Pavia - consigliere comunale e assessore provinciale An, deputato Pdl
Vittorio Pesato, Pavia - consigliere regionale Pdl e FI
Beniamino Scarfone, Reggio Calabria – dirigente nazionale Azione giovani – capogruppo Comune Pdl
Marco Valle, Trieste - giornalista e saggista, blogger