Nessuno risponde all'appello delle minoranze: resta in "canna" il ritorno alle urne

Liso: «Ora vogliamo il Consiglio». Frisardi e Sanguedolce: «Serve un programma di fine consiliatura»

lunedì 24 febbraio 2014 18.39
A cura di Stefano Massaro
Era una provocazione e tale è rimasta: stamane i 13 consiglieri delle opposizioni a Palazzo di Città, si sono radunati dalle 10 alle 12 in attesa di ipotetici altri otto consiglieri della maggioranza per notificare le proprie dimissioni e rimandare al voto la città con un anno di anticipo nel mese di maggio. Operazione più mediatica che pratica, utile per ritornare sulle polemiche scatenatesi in questi giorni tra la segretaria provinciale di Scelta Civica, Giovanna Bruno e la maggioranza di Governo cittadina nonchè per tornare a chiedere con forza un Consiglio Comunale specifico in cui discutere di come tamponare l'emergenza del TARES 2013 e pensare alle modifiche per il 2014 come richiesto da oltre settemila cittadini che hanno firmato la mozione popolare (Articolo del 20 febbraio 2014): «Tralasciando le strumentali polemiche di questi giorni - ha detto Nunzio Liso Consigliere del Partito Democratico - i consiglieri di maggioranza hanno perso una buona occasione per restituire alla città la dignità persa in questo periodo con le note vicende giudiziarie. Nessuno ha voluto rispondere all'appello, ma ora pretendiamo attenzione verso le nostre istanze con un Consiglio Comunale assente da più di due mesi e questo non è più tollerabile. Torniamo a dare voce all'assise comunale vero luogo di democrazia».

Importante anche l'intervento mattutino di due consiglieri comunali di maggioranza che proprio al prossimo Consiglio hanno annunciato il passaggio al Gruppo Misto e le personali confluenze nel Movimento Schittulli, sempre nell'alveo del centro destra. Si tratta di Angelo Frisardi eletto con Andria 2010 e Gianluca Sanguedolce eletto con Alleanza per Andria: «Le polemiche e le strumentalizzazioni politiche a prescindere non ci hanno mai contraddistinto, avendo voluto fermamente, piuttosto, in questi anni alla nostra prima esperienza, imparare a far politica, conoscere il funzionamento delle Istituzioni, rappresentare degnamente la Città. Riteniamo che questa amministrazione abbia fatto bene su molti fronti, oltre a riportare in Città il dibattito sui temi politici ove gli andriesi ricordavano solo il contendersi di poltrone e di beceri tatticismi politici. Tuttavia - hanno ribadito i due consiglieri di maggioranza - è stata confusa la disponibilità a non cavalcare l'onda dell'antipolica con l'ingenuità dei neofiti, peccando a livello amministrativo di presunzione e non stimolando quella partecipazione nell'adozione delle scelte che fu il motivo vincente nelle elezioni del 2010. Ciò, sommato alla carenza informativa dell'Amministrazione, ha segnato un solco con la Città, emarginando molti consiglieri comunali, tra cui soprattutto i più inesperti e i più giovani, che sono stati relegati a meri uditori del popolo senza potere decisionale».

La nota prosegue con un invito al Sindaco, pur confermando la propria fiducia nell'operato amministrativo, ed un "no" deciso all'appello delle opposizioni: «Chiediamo al Sindaco, cui va il nostro sostegno incondizionato in un momento difficile per l'Italia intera, drammatico per le famiglie italiane, di presentarsi con un programma di fine consiliatura dettagliano e circoscritto, in Consiglio Comunale, al fine di individuare le azioni prioritarie per la nostra Città ed evitare eccessive improvvisazioni e libertà amministrative. Altresì, pur critici e non individualistici all'interno della maggioranza di governo cittadina, rispediamo al mittente il presuntuoso e pretestuoso invito delle forze politiche di opposizione a favorire la caduta della Giunta Giorgino, perché solo frutto di sgomitate tra contendenti per la futura leadership del centro-sinistra».