Nella Bat il primo centro per ipovedenti contro i "viaggi della speranza"
Sorgerà a Barletta presso l'ospedale Mons. Dimiccoli
venerdì 4 agosto 2017
Presto sorgerà un Centro di Ipovisione presso l'Unità Complessa di Oculistica del Presidio Ospedaliero di Barletta. E' stata firmata ieri presso la direzione generale della Asl BT ad Andria la convenziona tra l'azienda sanitaria l'I.Ri.Fo.R. BAT, Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione per la Disabilità Visiva: all'incontro erano presenti il direttore generale Ottavio Narracci e il presidente provinciale dell'I.Ri.Fo.R. Francesco Giangualano.
Creare una cultura della prevenzione della cecità nella popolazione: questo lo scopo ultimo del progetto, che mira a garantire un presidio territoriale per tutta la Bat e anche ad evitare l'aggravamento della spesa sanitaria per l'assistenza ai disabili visivi.
I Centri di Ipovisione e Riabilitazione sono delle strutture specializzate per la cura di pazienti con minorazioni visive. Le attività dei centri si concentrano su attività di prevenzione della cecità e di riabilitazione funzionale visiva. Si tratta di un servizio specialistico a cui inviare pazienti per una più completa e approfondita valutazione diagnostico-funzionale e per la presa in carico di soggetti ipovedenti. Il campo di attività dei centri per l'educazione e la riabilitazione visiva, non riguarda tutti gli interventi mirati alla tutela della salute visiva, ma si concentra in attività di prevenzione della cecità e riabilitazione funzionale visiva.
I Centri di Ipovisione hanno l'obiettivo di:
· Sviluppare e potenziare la ricerca scientifica in ambito della disabilità visiva;
· Sostenere psicologicamente i pazienti affetti da ipovisione;
· Promuovere progetti finalizzati all'inserimento socio- lavorativo – assistenziale di disabili della vista;
· Promuovere iniziative presso Enti Pubblici e Privati per l'adeguamento delle strutture sociali al fine di consentirne l'uso agli ipovedenti e comunque per favorire il loro integrale inserimento nella quotidianità della vita sociale;
· Contribuire ad una sensibilizzazione sulle problematiche relative all'ipovisione tramite la diffusione di informazioni specialistiche;
· Promuovere attività socio- culturali;
· Promuovere l'aggiornamento e la diffusione dei più moderni e avanzati sistemi terapeutici e di sostegno ovvero degli strumenti di ausilio per ipovedenti;
· Sensibilizzare la comunità locale entro cui si opera, al fine di renderla più consapevole e disponibile all'attenzione e all'accoglienza delle persone con disabilità sensoriale.
Così ha dichiarato il presidente Giangualano: «Negli ultimi decenni ci si concentrava sui processi di riabilitazione, attualmente si punta all'ottimizzazione del residuo visivo delle patologie che producono deficit visivi e quindi senza allontanare il paziente dal proprio mondo lavorativo e familiare».
All'incontro presente anche Vito Montaruli, primario del reparto Oculistica dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta: «Questo nuovo centro può rappresentare un fiore all'occhiello per il nostro reparto e un punto di orgoglio poiché il centro di ipovisione va incontro alle esigenze di quei pazienti con minorazioni visive che fino ad oggi hanno dovuto affrontare lunghi viaggi per potersi curare. Ora finalmente anche nella sesta provincia pugliese avremo una struttura in grado di migliorare il residuo visivo degli ipovedenti e così permettere a queste persone di ritornare alle proprie attività lavorative e alla normalità quotidiana».
Creare una cultura della prevenzione della cecità nella popolazione: questo lo scopo ultimo del progetto, che mira a garantire un presidio territoriale per tutta la Bat e anche ad evitare l'aggravamento della spesa sanitaria per l'assistenza ai disabili visivi.
I Centri di Ipovisione e Riabilitazione sono delle strutture specializzate per la cura di pazienti con minorazioni visive. Le attività dei centri si concentrano su attività di prevenzione della cecità e di riabilitazione funzionale visiva. Si tratta di un servizio specialistico a cui inviare pazienti per una più completa e approfondita valutazione diagnostico-funzionale e per la presa in carico di soggetti ipovedenti. Il campo di attività dei centri per l'educazione e la riabilitazione visiva, non riguarda tutti gli interventi mirati alla tutela della salute visiva, ma si concentra in attività di prevenzione della cecità e riabilitazione funzionale visiva.
I Centri di Ipovisione hanno l'obiettivo di:
· Sviluppare e potenziare la ricerca scientifica in ambito della disabilità visiva;
· Sostenere psicologicamente i pazienti affetti da ipovisione;
· Promuovere progetti finalizzati all'inserimento socio- lavorativo – assistenziale di disabili della vista;
· Promuovere iniziative presso Enti Pubblici e Privati per l'adeguamento delle strutture sociali al fine di consentirne l'uso agli ipovedenti e comunque per favorire il loro integrale inserimento nella quotidianità della vita sociale;
· Contribuire ad una sensibilizzazione sulle problematiche relative all'ipovisione tramite la diffusione di informazioni specialistiche;
· Promuovere attività socio- culturali;
· Promuovere l'aggiornamento e la diffusione dei più moderni e avanzati sistemi terapeutici e di sostegno ovvero degli strumenti di ausilio per ipovedenti;
· Sensibilizzare la comunità locale entro cui si opera, al fine di renderla più consapevole e disponibile all'attenzione e all'accoglienza delle persone con disabilità sensoriale.
Così ha dichiarato il presidente Giangualano: «Negli ultimi decenni ci si concentrava sui processi di riabilitazione, attualmente si punta all'ottimizzazione del residuo visivo delle patologie che producono deficit visivi e quindi senza allontanare il paziente dal proprio mondo lavorativo e familiare».
All'incontro presente anche Vito Montaruli, primario del reparto Oculistica dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta: «Questo nuovo centro può rappresentare un fiore all'occhiello per il nostro reparto e un punto di orgoglio poiché il centro di ipovisione va incontro alle esigenze di quei pazienti con minorazioni visive che fino ad oggi hanno dovuto affrontare lunghi viaggi per potersi curare. Ora finalmente anche nella sesta provincia pugliese avremo una struttura in grado di migliorare il residuo visivo degli ipovedenti e così permettere a queste persone di ritornare alle proprie attività lavorative e alla normalità quotidiana».