Negozi chiusi a Pasqua e Pasquetta. Forte adesione anche ad Andria
Montaruli (Unimpresa): "Vogliamo rispetto dei valori per le persone"
giovedì 29 marzo 2018
Lo scorso anno, in Puglia, venne organizzato un vero e proprio sciopero degli addetti al commercio, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Puglia, contrarie alle aperture dei negozi in prossimità delle festività religiose, chiedendo il rispetto dei valori per le persone. Uno sciopero su scala regionale che vide la compartecipazione, per il Settore Piccolo Commercio Lavoro Autonomo, dell'Associazione UNIMPRESA che anche per il corrente anno 2018 torna sull'argomento prendendo spunto dallo stato di agitazione proclamato da Cgil, Cisl e Uil Toscana, Lazio ed Emilia Romagna che quest'anno scendono in campo contro le aperture dei negozi i giorni festivi domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta.
A proposito di quanto accadrà anche in Puglia si è espresso il Presidente UniBat, Savino Montaruli, promotore dell'adesione dello scorso anno del Piccolo Commercio all'iniziativa. Montaruli ha dichiarato: "Anche quest'anno continuiamo a persistere sulla nostra linea di comportamento contro le aperture domenicali e festive dei negozi e dei mercati a Pasqua e Pasquetta. Per quanto riguarda i negozi, nelle Province di Bari e Bat si registrerà la chiusura pressoché totale dei piccoli esercizi ma anche di catene della Grande Distribuzione nella giornata di domenica di Pasqua primo aprile e sporadiche, saltuarie aperture solo mattutine del settore alimentare, per i beni di prima necessità, il giorno di Pasquetta. Anche per quanto concerne lo svolgimento dei mercati la domenica di Pasqua non si svolgerà alcun mercato, di nessun genere, neppure in edizione straordinaria così come anche per il lunedì di Pasquetta non abbiamo inoltrato alcuna istanza ai comuni pugliesi quindi non è stata richiesta alcuna deroga e i mercati andranno praticamente deserti.
Questo è il proseguimento di una nostra battaglia storica che portiamo avanti senza timori perché noi, si noi, non abbiamo alcun conflitto di interesse né tantomeno siamo in alcun modo legati o condizionati dalla Grande Distribuzione Organizzata e dagli ipermercati che tanti danni hanno prodotto al piccolo commercio indifeso e sottomesso ai grandi interessi economici e commerciali e alla concorrenza sleale in diciotto anni di invasione degli ipermercati in Puglia, grazie alla compiacenze politiche e polisindacali. Abbiamo scongiurato il gravissimo pericolo lo scorso 25 dicembre, Santo Natale, quando addirittura alcuni comuni pugliesi avrebbero voluto far svolgere i mercati tradizionali nella giornata Santa. Abbiamo diffidato quei comuni e quei mercati non si sono svolti o sono stati anticipati quindi anche per Pasqua la nostra linea di condotta resta quella. Auspico, - continua Montaruli – che anche in Puglia, come accaduto in Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, i Sindacati del commercio di Cgil, Cisl e Uil scendano di nuovo in campo per una Pasqua e una Pasquetta libere dal lavoro, senza shopping. Contro le aperture dei negozi nelle festività, il cui "valore sociale" va rispettato e difeso. Lo facciano attraverso una serie di iniziative a livello regionale Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamando uno sciopero per domenica 1 aprile e lunedì 2.
"La festa non si vende. Il commercio non è un servizio essenziale", questo si legge nel volantino preparato dalle tre sigle sindacali toscane, unite nella battaglia e questo stesso slogan vogliamo che venga fatto proprio anche dalla Puglia che per troppi anni è stata completamente asservita alle lobby commerciali delle multinazionali e che ha addirittura promulgato leggi ah hoc per conferire privilegi e deregulation anche a discapito della rappresentanza di categoria chiusa unicamente a soggetti compiacenti che hanno di fatto messo le loro mani su un intero comparto. Le cose stanno cambiando e questi privilegi stanno verso il loro esaurimento totale" – ha concluso Montaruli.
A proposito di quanto accadrà anche in Puglia si è espresso il Presidente UniBat, Savino Montaruli, promotore dell'adesione dello scorso anno del Piccolo Commercio all'iniziativa. Montaruli ha dichiarato: "Anche quest'anno continuiamo a persistere sulla nostra linea di comportamento contro le aperture domenicali e festive dei negozi e dei mercati a Pasqua e Pasquetta. Per quanto riguarda i negozi, nelle Province di Bari e Bat si registrerà la chiusura pressoché totale dei piccoli esercizi ma anche di catene della Grande Distribuzione nella giornata di domenica di Pasqua primo aprile e sporadiche, saltuarie aperture solo mattutine del settore alimentare, per i beni di prima necessità, il giorno di Pasquetta. Anche per quanto concerne lo svolgimento dei mercati la domenica di Pasqua non si svolgerà alcun mercato, di nessun genere, neppure in edizione straordinaria così come anche per il lunedì di Pasquetta non abbiamo inoltrato alcuna istanza ai comuni pugliesi quindi non è stata richiesta alcuna deroga e i mercati andranno praticamente deserti.
Questo è il proseguimento di una nostra battaglia storica che portiamo avanti senza timori perché noi, si noi, non abbiamo alcun conflitto di interesse né tantomeno siamo in alcun modo legati o condizionati dalla Grande Distribuzione Organizzata e dagli ipermercati che tanti danni hanno prodotto al piccolo commercio indifeso e sottomesso ai grandi interessi economici e commerciali e alla concorrenza sleale in diciotto anni di invasione degli ipermercati in Puglia, grazie alla compiacenze politiche e polisindacali. Abbiamo scongiurato il gravissimo pericolo lo scorso 25 dicembre, Santo Natale, quando addirittura alcuni comuni pugliesi avrebbero voluto far svolgere i mercati tradizionali nella giornata Santa. Abbiamo diffidato quei comuni e quei mercati non si sono svolti o sono stati anticipati quindi anche per Pasqua la nostra linea di condotta resta quella. Auspico, - continua Montaruli – che anche in Puglia, come accaduto in Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, i Sindacati del commercio di Cgil, Cisl e Uil scendano di nuovo in campo per una Pasqua e una Pasquetta libere dal lavoro, senza shopping. Contro le aperture dei negozi nelle festività, il cui "valore sociale" va rispettato e difeso. Lo facciano attraverso una serie di iniziative a livello regionale Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamando uno sciopero per domenica 1 aprile e lunedì 2.
"La festa non si vende. Il commercio non è un servizio essenziale", questo si legge nel volantino preparato dalle tre sigle sindacali toscane, unite nella battaglia e questo stesso slogan vogliamo che venga fatto proprio anche dalla Puglia che per troppi anni è stata completamente asservita alle lobby commerciali delle multinazionali e che ha addirittura promulgato leggi ah hoc per conferire privilegi e deregulation anche a discapito della rappresentanza di categoria chiusa unicamente a soggetti compiacenti che hanno di fatto messo le loro mani su un intero comparto. Le cose stanno cambiando e questi privilegi stanno verso il loro esaurimento totale" – ha concluso Montaruli.