"Natale a tavola 2014": sequestrate 60 tonnellate di prodotti
Operazione dei "Forestali". Coinvolta un'azienda alimentare di Andria
martedì 23 dicembre 2014
16.26
Circa cinquanta aziende sono state controllate su tutto il territorio pugliese, tra ristoranti, esercizi commerciali all'ingrosso e al dettaglio e aziende produttrici, dai Forestali del Nucleo tutela regolamenti comunitari della Sezione di analisi criminale: alla fine sono state sei le persone denunciate, rappresentanti legali di aziende alimentari di Bari, Brindisi, Terlizzi (BA), Andria (BT) e Trani (BT), tutti con importanti precedenti penali. Circa 60 tonnellate di prodotti alimentari sequestrati tra cui salumi, sottaceti e alimenti sott'olio, formaggi, pasta, pesce, carne, farine, semole e dolci natalizi. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 40.000 euro.
Questo è il bilancio dell'operazione "Natale a tavola 2014" per la sicurezza agroalimentare a tutela del consumatore in previsione delle festività natalizie, effettuata questo mese dal personale del Comando Regionale per la Puglia del Corpo forestale dello Stato. Gli indagati detenevano o commercializzavano alimenti in condizioni igieniche carenti e in cattivo stato di conservazione oppure pericolosi per la salute pubblica, prodotti scaduti pronti ad essere utilizzati nella ristorazione e altri privi di tracciabilità riguardo a data e lotto di produzione o mancanti di autorizzazione sanitaria. A Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi sono stati riscontrati gli illeciti più importanti. In particolare durante le ispezioni ad Andria sono state sequestrate confezioni di wurstel scaduti con l'apposizione fraudolenta di nuova data di scadenza. Un trentenne, al fine di commercializzare i prodotti rimuoveva l'etichettatura originaria con la data di scadenza effettiva per apporne una nuova. Tutto avveniva in un box non autorizzato e senza i minimi requisiti igienici.
Per completare il quadro dell'operazione, poi, in due paesini delle province di Bari e Brindisi erano state poste in vendita confezioni di funghi e carciofi sott'olio con le indicazioni di "Prodotti Pugliesi" o "Sapori di Puglia" che invece erano realizzate con materie prime provenienti dai Paesi dell'Unione Europea ed extra UE, come Cina, Polonia ed Egitto. Per questo motivo i due rappresentanti legali di altrettante aziende, rispettivamente di 65 e 70 anni, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria. A Terlizzi (BA) è stato denunciato il 54enne rappresentante legale di una ditta, residente nella stessa città poiché, anche in questo caso in un box non autorizzato dall'Asl competente e senza i minimi requisiti igienici, commercializzava salumi e formaggi conservati a temperatura ambiente anziché nelle celle frigorifere.
A Trani, infine, è stata individuata un'azienda che camuffava semplici forme di provolone in modo da commercializzarlo come l'analogo formaggio a marchio DOP. Il 54enne titolare del negozio specializzato nella vendita di salumi e formaggi è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio e per aver falsificato il marchio DOP. In ultimo i Forestali hanno riscontrato in tre importanti ristoranti dalle città di Taranto e Brindisi l'utilizzo di carne scaduta. Altre città interessate dai sequestri sono Molfetta, Altamura e Foggia.
Questo è il bilancio dell'operazione "Natale a tavola 2014" per la sicurezza agroalimentare a tutela del consumatore in previsione delle festività natalizie, effettuata questo mese dal personale del Comando Regionale per la Puglia del Corpo forestale dello Stato. Gli indagati detenevano o commercializzavano alimenti in condizioni igieniche carenti e in cattivo stato di conservazione oppure pericolosi per la salute pubblica, prodotti scaduti pronti ad essere utilizzati nella ristorazione e altri privi di tracciabilità riguardo a data e lotto di produzione o mancanti di autorizzazione sanitaria. A Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi sono stati riscontrati gli illeciti più importanti. In particolare durante le ispezioni ad Andria sono state sequestrate confezioni di wurstel scaduti con l'apposizione fraudolenta di nuova data di scadenza. Un trentenne, al fine di commercializzare i prodotti rimuoveva l'etichettatura originaria con la data di scadenza effettiva per apporne una nuova. Tutto avveniva in un box non autorizzato e senza i minimi requisiti igienici.
Per completare il quadro dell'operazione, poi, in due paesini delle province di Bari e Brindisi erano state poste in vendita confezioni di funghi e carciofi sott'olio con le indicazioni di "Prodotti Pugliesi" o "Sapori di Puglia" che invece erano realizzate con materie prime provenienti dai Paesi dell'Unione Europea ed extra UE, come Cina, Polonia ed Egitto. Per questo motivo i due rappresentanti legali di altrettante aziende, rispettivamente di 65 e 70 anni, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria. A Terlizzi (BA) è stato denunciato il 54enne rappresentante legale di una ditta, residente nella stessa città poiché, anche in questo caso in un box non autorizzato dall'Asl competente e senza i minimi requisiti igienici, commercializzava salumi e formaggi conservati a temperatura ambiente anziché nelle celle frigorifere.
A Trani, infine, è stata individuata un'azienda che camuffava semplici forme di provolone in modo da commercializzarlo come l'analogo formaggio a marchio DOP. Il 54enne titolare del negozio specializzato nella vendita di salumi e formaggi è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio e per aver falsificato il marchio DOP. In ultimo i Forestali hanno riscontrato in tre importanti ristoranti dalle città di Taranto e Brindisi l'utilizzo di carne scaduta. Altre città interessate dai sequestri sono Molfetta, Altamura e Foggia.