Natale 2014, Spina: «La comunità deve guardare al valore della pace»

Il messaggio augurale del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani

mercoledì 24 dicembre 2014
A cura di Stefano Massaro
Un messaggio augurale nel quale è rimarcata più volte la parola pace ed in cui c'è ampia speranza che il 2015 sia un anno migliore di questo appena trascorso. E' Francesco Spina, Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani a rivolgersi ai cittadini di un ente che resta ancora nel limbo dell'ipotetica cancellazione: «Il mio non può che essere un saluto augurale, un saluto nel quale io non posso che auspicare di vivere un momento di pace. In questi giorni non mancano le tensioni anche a livello politico locale, ma il mio è un messaggio di auguri a tutti, a coloro i quali sono in difficoltà, ai cittadini ma anche ai politici in difficoltà ed ai rappresentanti delle istituzioni impegnati a fare il proprio lavoro con grande dedizione. Il presidente di un'ente come una Provincia deve guardare a tutta la comunità, una comunità che, invece, deve guardare al valore della pace come ad un valore fondamentale ed assoluto. Io credo che è necessario continuare a lavorare per recuperare il dialogo, il rispetto della dignità delle persone, il rispetto dei valori della trasparenza e della legalità, i rapporti personali. In questi primi due mesi di mandato credo di poter tracciare una primo bilancio decisamente positivo nonostante questa esperienza sia caratterizzata dalla crisi istituzionale delle Province a cui il Governo ha rassicurato che vi sarà più tranquillità per il futuro».

Per il prossimo anno tanta voglia di vivere un anno diverso da quello terribile del 2014: «Un 2015 che speriamo sia migliore del 2014 - ha detto Spina - questo 2014 è contraddistinto e rimarrà nella storia come anno di grave crisi sociale ed economica. Una crisi che nasce da sopratutto una crisi valoriale e dobbiamo auspicare che proprio con i valori si esca da questo momento. Proprio in quelle situazioni così buie, il genere umano trova la forza per andare avanti e trovare soluzioni per rilanciarsi e riemergere. Io auspico e spero che la BAT, invece, possa diventare un vero modello etico per il funzionamento degli enti».