Nasce l’orto sociale nel cuore del centro storico di Andria
E' situato nello spazio antistante all’immobile principale dell’Officina San Domenico
giovedì 17 novembre 2022
11.30
Nasce l'orto sociale nel cuore del centro storico di Andria. Precisamente nello spazio antistante all'immobile principale dell'Officina San Domenico, in via Sant'Angelo dei Meli, sottostante al campanile della Chiesa. Un dispositivo di sensibilizzazione sui temi dell'autosufficienza e dell'autoproduzione, a cura dei volontari dell'officina San Domenico.
Il vero fautore di questa iniziativa è Michele Stellacci, uno dei tanti volontari giovani di CapitalSud. Tutto è accaduto in tempi record, spinti dal desiderio di valorizzare quello spazio rimasto per troppo tempo trascurato. In quasi due mesi, così, i volontari sono riusciti a costruire, coltivare, raccogliere e a produrre già le prime conserve, come i funghi sott'olio.
«Ho proposto al collettivo di rallentare sul lato eventi e di concentrarsi sulla cura di questo spazio. Spazio tra l'altro di proprietà della Chiesa di San Domenico, nonostante si trova proprio all'interno dell'Officina, ma di cui abbiamo ricevuto il nulla osta» racconta Francesco Caldarola, presidente di Capital Sud «Tutto è successo in maniera spontanea, fuori della mia direzione. I ragazzi si sono messi subito a lavoro, hanno coinvolto un po' di persone vicine a noi per farsi dare una mano. Siamo partiti da zero. Abbiamo prima lavorato sulla realizzazione dei cassoni all'interno dei quali sono stati versati migliaia di chili di terra, circa 7 tonnellate. E realizzato, così, i cassoni a mano, in autoproduzione» continua «In secondo luogo ci siamo poi interrogati sulla possibilità di renderlo, come spesso si fa o come spesso avviene, un orto di comunità, un orto sociale. Per il momento, abbiamo deciso di considerarlo un dispositivo di autoproduzione, chiaramente è un orto pubblico dove si può visitare e fruire in qualche modo, per questo stiamo definendo ancora la distribuzione del raccolto. Intanto è già in programma una campagna in cui doneremo dei mazzi con delle verdure».
La cosa simpatica di questo orto è che è accessibile anche di sera. E quindi da punto di produzione di ortaggi e verdure, diventa punto di incontro e dialogo. Illuminato da delle lucine, accade spesso, di sera, che persone che hanno voglia di parlarsi in privato si ritrovano seduti al centro dell'orto, in uno scenario davvero esclusivo.
Questo è quello che accade nell'Officina San Domenico, grazie all'opera dei giovani volontari che con impegno e dedizione hanno deciso di dare forma a qualcosa di unico nella nostra città.
Il vero fautore di questa iniziativa è Michele Stellacci, uno dei tanti volontari giovani di CapitalSud. Tutto è accaduto in tempi record, spinti dal desiderio di valorizzare quello spazio rimasto per troppo tempo trascurato. In quasi due mesi, così, i volontari sono riusciti a costruire, coltivare, raccogliere e a produrre già le prime conserve, come i funghi sott'olio.
«Ho proposto al collettivo di rallentare sul lato eventi e di concentrarsi sulla cura di questo spazio. Spazio tra l'altro di proprietà della Chiesa di San Domenico, nonostante si trova proprio all'interno dell'Officina, ma di cui abbiamo ricevuto il nulla osta» racconta Francesco Caldarola, presidente di Capital Sud «Tutto è successo in maniera spontanea, fuori della mia direzione. I ragazzi si sono messi subito a lavoro, hanno coinvolto un po' di persone vicine a noi per farsi dare una mano. Siamo partiti da zero. Abbiamo prima lavorato sulla realizzazione dei cassoni all'interno dei quali sono stati versati migliaia di chili di terra, circa 7 tonnellate. E realizzato, così, i cassoni a mano, in autoproduzione» continua «In secondo luogo ci siamo poi interrogati sulla possibilità di renderlo, come spesso si fa o come spesso avviene, un orto di comunità, un orto sociale. Per il momento, abbiamo deciso di considerarlo un dispositivo di autoproduzione, chiaramente è un orto pubblico dove si può visitare e fruire in qualche modo, per questo stiamo definendo ancora la distribuzione del raccolto. Intanto è già in programma una campagna in cui doneremo dei mazzi con delle verdure».
La cosa simpatica di questo orto è che è accessibile anche di sera. E quindi da punto di produzione di ortaggi e verdure, diventa punto di incontro e dialogo. Illuminato da delle lucine, accade spesso, di sera, che persone che hanno voglia di parlarsi in privato si ritrovano seduti al centro dell'orto, in uno scenario davvero esclusivo.
Questo è quello che accade nell'Officina San Domenico, grazie all'opera dei giovani volontari che con impegno e dedizione hanno deciso di dare forma a qualcosa di unico nella nostra città.