Nasce ad Andria il primo Centro di Ascolto del Disagio Sociale
Sarà inaugurato oggi alle ore 17.30 presso la sede del "Mamre"
venerdì 22 aprile 2016
10.44
E' stato costituito il Circolo cittadino del CAD Sociale (Centri di Ascolto del Disagio Sociale), con sede ad Andria, in Via Campobasso n.7, presso il Centro Interparrocchiale "Mamre". L'inaugurazione, presso la sede indicata, si terrà quest'oggi alle 17.30, alla presenza dei Segretari Nazionale, Regionale e Provinciale.
«Lo spirito che anima questo movimento di volontariato Nazionale, che si sta ormai diffondendo anche a livello internazionale - spiega Riccardo Lamonarca, presidente del circolo locale - si può comunque riassumere in poche parole: "tutelare, assistere e difendere tutti coloro che sono calpestati nei loro primari diritti civili di uguaglianza, i quali subiscono immediatamente il primo devastante disagio di tali situazioni: la solitudine e l'isolamento!". E' un po' la filosofia del Mutuo-Auto-Aiuto, che punta a mettere in rilievo le potenzialità di ognuno, anche di quelli normalmente ritenuti disagiati o disadattati, e quindi messi da parte dalla società.
Essendo io stato onorato di ricevere l'incarico di Presidente del CAD del nostro Comune - continua Riccardo Lamonarca - avrò la possibilità di orientare le iniziative del Circolo e sarebbe davvero mio grande piacere poter realizzare importanti progetti a livello locale finalizzate alla valorizzazione delle notevoli risorse della nostra città. Quanto sopra nell'intesa di favorire la ripresa sociale ridando ai cittadini la voglia e l'opportunità di continuare ad investire per la crescita della nostra comunità. L'obiettivo è salvaguardare le importantissime categorie di destinatari, cosiddette deboli quali Anziani, Donne e soprattutto Bambini e Giovanissimi che vivono nel disagio. Il tutto promuovendo "business" sociale, cercando sponsor e possibilità di far finanziare una serie di attività ludiche, formative, culturali, sportive ed agonistiche, e molto altro.
Quello che faremo - conclude Riccardo Lamonarca - sarà semplicemente puntare alla realizzazione di una rete di professionalità e di rapporti umani migliori e basati sul rispetto delle regole e sull'aiuto di valore degli altri, a partire dai reali bisogni di chi è in difficoltà, per creare sviluppo sociale».
«Lo spirito che anima questo movimento di volontariato Nazionale, che si sta ormai diffondendo anche a livello internazionale - spiega Riccardo Lamonarca, presidente del circolo locale - si può comunque riassumere in poche parole: "tutelare, assistere e difendere tutti coloro che sono calpestati nei loro primari diritti civili di uguaglianza, i quali subiscono immediatamente il primo devastante disagio di tali situazioni: la solitudine e l'isolamento!". E' un po' la filosofia del Mutuo-Auto-Aiuto, che punta a mettere in rilievo le potenzialità di ognuno, anche di quelli normalmente ritenuti disagiati o disadattati, e quindi messi da parte dalla società.
Essendo io stato onorato di ricevere l'incarico di Presidente del CAD del nostro Comune - continua Riccardo Lamonarca - avrò la possibilità di orientare le iniziative del Circolo e sarebbe davvero mio grande piacere poter realizzare importanti progetti a livello locale finalizzate alla valorizzazione delle notevoli risorse della nostra città. Quanto sopra nell'intesa di favorire la ripresa sociale ridando ai cittadini la voglia e l'opportunità di continuare ad investire per la crescita della nostra comunità. L'obiettivo è salvaguardare le importantissime categorie di destinatari, cosiddette deboli quali Anziani, Donne e soprattutto Bambini e Giovanissimi che vivono nel disagio. Il tutto promuovendo "business" sociale, cercando sponsor e possibilità di far finanziare una serie di attività ludiche, formative, culturali, sportive ed agonistiche, e molto altro.
Quello che faremo - conclude Riccardo Lamonarca - sarà semplicemente puntare alla realizzazione di una rete di professionalità e di rapporti umani migliori e basati sul rispetto delle regole e sull'aiuto di valore degli altri, a partire dai reali bisogni di chi è in difficoltà, per creare sviluppo sociale».